martedì 30 aprile 2013

LE ITALICHE AMNESIE E IL PIFFERAIO MAGICO


di Paolo Caselli [*]

CREDO che, attualmente, il personaggio più popolare nel nostro paese non sia Berlusconi o Letta o Napolitano o Grillo, ma lo smemorato di Collegno, il povero Bruneri-Canella, personaggio realmente esistito, che non ricordava la propria identità ed il proprio passato e che fu portato sul grande schermo dall’indimenticabile Totò.
Fino a pochi giorni fa, assistevamo ad una conflittualità, ad una incomunicabilità assoluta fra i nostri diversi schieramenti politici: i programmi, le prospettive, le finalità di ciascuno erano del tutto inconciliabili con quelle degli altri.

All’improvviso, quasi dalla scatola di un occulto prestigiatore, ecco riemergere trionfante il “pifferaio magico”. Sì, proprio lui, come lo aveva definito il nostro ex premier, con le sue melodie, forse ispirate dalle incantatrici sirene di Omero, è riuscito a realizzare l’impossibile in men che non si dica: tutti insieme all’insegna del “vogliamoci bene”!
Resta solo il povero Grillo, fuori, ad urlare nel vuoto.
Il problema è capire dove il magico pifferaio ci porterà: speriamo non nelle acque profonde del fiume dove rimarremmo annegati come i ratti nella fiaba dei fratelli Grimm.
No, non credo proprio che la strada intrapresa, al di là degli elogi di circostanza e di prammatica della stampa servile, sia quella giusta, soprattutto perché sono sempre i soliti noti, o forse “ignoti”, a gestire il potere.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”
Mi sembra che i versi profetici di Dante siano quanto mai attuali!!

[*] – Ex allievo del Liceo Forteguerri e medico ospedaliero

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[Martedì 30 aprile 2013 | 19:10 - © Quarrata/news]

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