domenica 21 aprile 2013

CARCERI, GIANFRANCO VENTURI (PD) HA VISITATO LA CASA CIRCONDARIALE DI PISTOIA


FIRENZE. «Ho voluto constatare di persona la situazione della struttura, i problemi dei detenuti e del personale, anche per portare un contributo fattivo alla discussione che terremo presto in Consiglio regionale nella seduta straordinaria dedicata ai problemi della condizione carceraria in Toscana».
Lo ha detto Gianfranco Venturi, consigliere regionale del Pd, che il 19 aprile in mattinata, accompagnato dal direttore Tazio Bianchi, ha visitato la Casa circondariale di Pistoia.
«Al carcere – racconta Venturi – ho riscontrato i soliti problemi comuni agli altri istituti: troppi detenuti (quasi il doppio della cosiddetta capienza regolare), carenza di personale in servizio, sia per quanto riguarda gli agenti che per il personale educativo, strutture anguste:
le celle sono ben al di sotto della soglia dei 3 mq per detenuto, soglia al di sotto della quale, per la Corte Europea dei Diritti Umani, si configura automaticamente il reato di tortura. Per non parlare dei problemi edilizi relativi a una struttura che risale a un secolo fa e della mancanza di risorse finanziarie per provvedere anche alle cose fondamentali. Ho però potuto rendermi conto – continua Venturi – che da parte della direzione e del personale in servizio si moltiplicano ogni giorno gli sforzi per tentare, pur tra mille difficoltà, di porre rimedio ad alcuni problemi, come nel caso dell’iniziativa intrapresa insieme alla grande distribuzione pistoiese per portare generi igienici e di prima necessità all’interno del carcere. Certo, negli ultimi tempi alcune situazioni più acute hanno visto miglioramenti, come per la parziale riduzione della popolazione carceraria che ha permesso di guadagnare spazi indispensabili. Altri spazi si stanno attrezzando per migliorare i servizi sanitari. Ho espresso al direttore – aggiunge il consigliere – la volontà di impegnarmi a contribuire alla soluzione di problemi apparentemente minori ma fondamentali per quanti trascorrono la loro vita all’interno delle mura del carcere. Questa visita, più in generale – conclude Venturi – rafforza in me la consapevolezza che occorre quanto prima affrontare e risolvere i problemi delle condizioni materiali di vita dei detenuti e questo può avvenire solo con provvedimenti di legge del parlamento, tra cui certamente quello di un maggiore ricorso a misure alternative al carcere, soprattutto per i tossicodipendenti che dovrebbero essere inseriti in comunità di recupero».
[ciro becchimanzi – uff. stampa pd cons. reg. toscana]
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[Domenica 21 aprile 2013 | 08:04 - © Quarrata/news]

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