di ALESSANDRO ROMITI
PISTOIA-PIANA. Una seconda faticosa
sessione d’incontro, si è tenuta tra il Comitato per la Chiusura
dell’Inceneritore di Montale e i vertici di Usl 3 e Arpat-Pistoia, dopo la
precedente del Settembre dello scorso anno (vedi).
La
delegazione, guidata da Giacomo De Lucia, ha pesantemente affrontato (il
termine può sembrare fuori luogo, ma le tematiche sul tavolo sono state tali da
autorizzare un sicuro “scontro” tra i due soggetti antagonisti) varie
sfaccettature dell’emergenza sanitaria in atto.
In
rappresentanza degli organi di controllo c’erano vari funzionari del
Dipartimento prevenzione guidato dal Dott. Pietro Gabbrielli e dell’Arpat con
il Direttore Claudio Coppi.
L’argomento
“inceneritore di Montale” è divenuto – in questi ultimi tempi
– assai bollente dopo l’evidenza della discarica
di ceneri nel sottosuolo dell’area e l’intenzione di proporre un referendum consultivo del sindaco di
Montale sulla sua conduzione dell’impianto.
Sul
tavolo i seguenti argomenti:
1.
Pollai e orti
Proteste
sul diniego delle autorità sanitarie di attuare delle prescrizioni sanitarie tese
a limitare e proibire il consumo di alimenti vegetali e animali autoprodotti in
loco, come prescritto dalla nota epidemiologa dell’Ispo (Istituto Superiore
Prevenzione Oncologica) Dott.ssa Elisabetta Chiellini. Sul punto, ‘Usl, dopo
aver preso atto della nota scritta dall’autorevole studiosa, ha ribadito
argomentazioni formalmente utili a sostenere lo status quo: “i cittadini, possono tranquillamente continuare a
cibarsi di alimenti coltivati e allevati in proprio, nessuna ordinanza è da
prevedersi” (così trovandosi esposti a sicuri processi di biomagnificazione dei microinquinanti, non eludibili causa delle
ricadute?).
2.
Indagine epidemiologica
L’indagine
era stata assicurata come conclusa nel corrente anno. Come già annunciato però,
ha già visto uno slittamento al 2014, ufficialmente confermato e quindi è
ragionevole considerare che il termine utile sia da prefissarsi nella primavera-state
del 2015. Nel frattempo il paradiso può attendere e Fragai e Fratoni
fremono. Dopo aver promesso che raddoppieranno l’inceneritore all’esito delle
indagini (questo l’ha osservato il Dott. Coppi), non riescono più a definire il
tempo?! Che faranno, dunque “lasceranno” invece di raddoppiare?
3.
Polveri fini
Sulle
polveri fini, siamo messi ancora peggio. Nonostante la “maglia nera” del
territorio di Montale e Agliana, ci sarà da attendere anche qui almeno un paio
di anni (dal novembre scorso si scorre al novembre 2014) per la conclusione
delle indagini sulla ricerca della relazione di causalità. Ancora il Dott.
Coppi, ha finalmente convenuto con il Comitato (che è oggi orgoglioso di tale
riconoscimento, inaspettato) che una misura di tipo dirimente e chiarificatrice
sarebbe (più utilmente ed economica) un’analisi chimica del particolato e non
la misurazione di quello fine! Un suggerimento alla Regione Toscana che intanto
ha investito un bel gruzzolo in una dispendiosa attività d’indagine di
misurazione del Pm 2,5 forse non esaustiva?
4.
Discarica
La
discarica che è stata denunciata sotto l’impianto del Cis (e
che è finita in una interrogazione al Parlamento Europeo) è davvero
imbarazzante: perché quell’operaio cosparge di polvere bianca il “terriccio”
che a prima vista sembra un bello strato di humus?
Coppi, ha risposto anche a questa vicenda proponendo due valutazioni, una da
dirigente di Arpat e l’altra da esperto chimico. Per la prima, si è dichiarato
“non sorpreso” della sussistenza, ricordando che già nel 2010 (al teatro
Moderno), aveva presentato detta evidenza di cumuli di cenere preesistenti
rinvenuti in prossimità dell’impianto dai suoi tecnici (e non aveva fatto
nulla?). Per la seconda – in proprio –
ha detto che, probabilmente, lo spargimento di polvere (gesso?) potrebbe essere
stato richiesto dalla direzione del Cis per “tamponare” l’acidità delle ceneri.
Abbiamo
evitato ogni considerazione e riportiamo l’osservazione così comè stata fatta:
sperando che Gabriele Marchiani o Alfredo Perruccio, intervengano sul punto con
delle note di precisazione. Intanto la falda d’acqua dov’è? E come se la passa…?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 22 aprile 2013 | 09:08 - © Quarrata/news]
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