lunedì 22 aprile 2013

COMUNE UNICO-COMUNONE E DYNAMONE. LEGGIAMO ATTENTAMENTE COSA SUCCEDE ALTROVE


SAN MARCELLO-MONTAGNA. In altre aree della Toscana e all’Elba si è votato per le fusioni dei Comuni.
Per puro scrupolo, è il caso di segnalare alla Montagna Pistoiese i risultati significativi di questi ‘movimenti’, con le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Bugli.
La “lezione” di questa tornata referendaria sembra essere che i cittadini, altrove, accettano anche di unire i Comuni: ma solo se guidate e ampiamente partecipate su iniziativa delle istituzioni e non già di Comitati più o meno ‘singolari’ e nati come dal nulla e all’improvviso.

Per i risultati si vedano i seguenti link:
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BUGLI SUI REFERENDUM PER LA FUSIONE DEI COMUNI: SODDISFAZIONE PER L’ALTO NUMERO DI VOTANTI. PRENDIAMO ATTO DEL RISULTATO

FIRENZE. “Soddisfazione per l’alto livello di partecipazione, anche considerato il particolare tipo di chiamata al voto”.
Così Vittorio Bugli, assessore regionale con delega alle riforme istituzionali e ai rapporti con gli enti locali, sull’esito della tornata referendaria che ha chiamato al voto i cittadini di 14 Comuni toscani per chiedere se erano o meno d’accordo nel ridurli a 4.
“In tutto – sottolinea Bugli – ha partecipato quasi il 40% degli aventi diritto”.
Rispetto all’esito del voto, precisa e sottolinea che questo ha mostrato “un largo consenso, in tre referendum su quattro, rispetto alla proposta di fusione: stanti i casi in cui i Comuni stessi avevano promosso l’iniziativa, accompagnando la scadenza del voto con un ampio processo di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini”.
In merito a quanto invece accaduto all’Elba (dove “il referendum sulla costituzione del Comune unico dell’Isola d’Elba era stato promosso da un comitato dei cittadini”), davanti alla prevalenza dei “no”, l’assessore aggiunge “non possiamo che prendere atto di questo esito, rilevando il carattere più conflittuale del confronto che in quella realtà si è svolto”.
Notato come “spetta ora al Consiglio Regionale valutare gli esiti dei referendum e deliberare conseguentemente”, Bugli ricorda come altri importanti referendum sono previsti in autunno. “La Regione Toscana – conclude – non potrà che continuare nella linea seguita fino a questo momento: incoraggiare processi di aggregazione che favoriscano una migliore capacità di azione e di governo delle autonomie locali”.

[Regione Toscana – Scritto da Mauro Banchini lunedì 22 aprile 2013 alle 18:28]

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[Lunedì 22 aprile 2013 | 21:19 - © Quarrata/news]

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