giovedì 25 aprile 2013

CAMBIARE FORMA DI STATO E DI GOVERNO


PISTOIA. Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

Questo evento (vedi link) è stato creato da Paolo Bonacchi, Edi Mattioli e Riccardo Capecchi.
Se vuoi continuare ad essere fedele alleato dei partiti che governano l’Italia, non perdere un minuto e 15 secondi a leggere questa lettera rivolta a tutti i cittadini e movimenti. Se ne condividi il contenuto, diffondilo.
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I cittadini sovrani, chiedono a partiti, ai movimenti, alla politica tutta ed a Beppe Grillo in particolare (visto che di “referendum” e “democrazia diretta” ne ha parlato molte volte) di rispondere a due domande.

Considerato che:
“Sempre la bandiera della libertà è servita a mascherare il dispotismo; sempre le classi privilegiate, per proteggere i loro privilegi, si sono circondate di istituzioni liberali ed egualitarie; sempre i partiti hanno mentito sui loro programmi e sempre l’indifferenza è succeduta alla fiducia, la corruzione allo spirito civico e gli Stati si sono disgregati per lo sviluppo dei concetti e dei programmi sui quali si erano fondati”,
i sottoscritti chiedono di chiarire definitivamente:
1) – Se non ritenete che sia di primaria importanza cambiare forma di stato e di governo passando dall’attuale forma di stato sovrano, accentrato, statalista, antidemocratico e violentatore dei “diritti naturali” dei cittadini, a una forma di governo fondata sui principi della “contrattualità politica” per la quale la Costituzione e la Legge devono essere il contenuto di un “contratto politico” fra cittadini sovrani;
2) – Se non ritenete che questo possa essere ottenuto inserendo negli Statuti dei Comuni (delle Province), delle Regioni e nella Costituzione, i referendum deliberativi o legislativi di iniziativa popolare senza quorum (e non propositivi che lasciano sempre l’ultima parola agli eletti nelle istituzioni), mediante i quali la volontà della maggioranza dei cittadini responsabili, che giuridicamente è sovranità, è legge che tutti devono rispettare.
Vogliamo ricordare che la volontà, in quanto proprietà del proprio corpo e della propria mente, è un diritto naturale “inalienabile” e “inviolabile” e che, come tutti i “diritti naturali” della persona, non può essere “ceduta” ad altri neppure volontariamente, né può essere “limitata” o “violata” da parte della Costituzione, della legge o del governo.
Di conseguenza in un sistema fondato sul procedimento della Democrazia, la formazione della legge deve essere oggetto di garanzia costituzionale relativa alla sua deliberazione (o legittimazione) mediante un Contratto Politico, letto, discusso, votato e approvato (o respinto) dalla maggioranza dei cittadini “sovrani” per diritto naturale, che partecipano alle scelte di governo.
Sottoscrivono la presente Petizione di chiarimento: Paolo Bonacchi, Edi Mattioli, Riccardo Capecchi, Daria Ulini, Massimo Francini, Massimo Beltrami.


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[Giovedì 25 aprile 2013 | 11:45 - © Quarrata/news]

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