di Giuliano Ciampolini [*]
AGLIANA. Tanti italiani che si riconoscono nella “Sinistra
plurale e democratica” si chiedono: perché Bersani, D’Alema, Letta, Renzi,
Franceschini, Fioroni, ecc. e una parte dei Deputati e dei Senatori eletti dal
Pd non vogliono una personalità autorevole e limpida come Stefano Rodotà alla
Presidenza della Repubblica?
Io penso che, dietro alcune “giustificazioni”
ridicole, le ragioni vere siano queste:
- Rodotà vuole dare piena attuazione alla Costituzione Repubblicana.
- Loro (quelli citati sopra) vogliono cambiare la Costituzione Repubblicana.
- Rodotà difenderebbe in modo intransigente l’art. 11 e altri articoli della Costituzione.
- Loro, hanno già demolito più volte il “prima di tutto la pace” di Enrico Berlinguer.
- Rodotà difenderebbe i “beni comuni” ed i diritti fondamentali scritti nella Costituzione.
- Loro, sono (in modo più o meno ampio) per le privatizzazioni dei beni comuni e per la riduzione dei diritti dei lavoratori.
- Rodotà è per rispettare il 95% di sì nei referendum sull’acqua.
- Loro, hanno ignorato e boicottato l’attuazione di quei referendum.
- Rodotà vuole una politica non subalterna alle logiche del mercato e degli affari.
- Loro, fanno parte di un sistema economico e di potere subalterno agli affari e al potere conseguente.
- Rodotà è fuori dal “sistema economico/politico” dominante.
- Loro sono dentro.
- Rodotà è per uno sviluppo qualitativamente diverso e sostenibile.
- Loro sono per lo sviluppismo quantitativo determinato dalle logiche naturali del mercato e del profitto.
Per queste ragioni, a mio parere,
Rodotà è stimato da una larga maggioranza degli elettori di centrosinistra, ma
non lo vogliono Presidente della Repubblica i massimi dirigenti nazionali del
Pd (e quella parte dei parlamentari del Pd che li seguono fedelmente, sapendo
che sono stati eletti in Parlamento per la loro fedeltà).
[*] – Ex operaio tessile, di
sinistra e pacifista – Agliana
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[Domenica 21 aprile 2013 | 17:20 - © Quarrata/news]
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