venerdì 19 aprile 2013

«TRA IL DIRE E IL FARE», E L’EX SINDACO BERTI È PRESO D’ASSALTO DA CHI GLI CHIEDE L’AUTOGRAFO

Renzo Berti

di LUIGI SCARDIGLI

Cosa strana in una città che riempie a stento la saletta della libreria “Lo Spazio” e che non si accoda nemmeno per farsi autografare un libro da Luis Sepulveda

PISTOIA. Cristina Privitera, caposervizio de La Nazione di Pistoia, ha provato, rompendo il ghiaccio, bollente, a chiedere, vista la ressa, se Renzo Berti si stesse per candidare, a sua insaputa, a qualche nuova scommessa politica.
Un sorriso ironico da parte del destinatario, seguito dal silenzio, ha indotto la giornalista –che con il collega Tiziano Carradori ha introdotto, nel pomeriggio, presso il salone della biblioteca San Giorgio la presentazione del libro, Tra dire e il fare, scritto da Renzo Berti, dall’ex ultimo Sindaco di Pistoia –, a sorvolare.

La domanda però, soprattutto in relazione ad un’inaspettata ed in aspettabile moltitudine di curiosi, è sorta doverosa, più che spontanea, visto e considerato, tra l’altro, che nessuno dei presenti, in coda per oltre mezz’ora a farsi autografare il volume acquistato un attimo prima, il libro l’avesse ancora letto.
La copertina
Riconoscenza, messaggi trasversali alla nuova Amministrazione, segnali forti del Partito?
Non lo so, ma un atto d’amore così grande, numeroso e sentito verso l’ex primo cittadino di Pistoia, uno di quelli inoltre che non ha lasciato tracce indelebili del suo doppio mandato, medico prestato alla politica amministrativa e tornato subito dopo in camice bianco, con un trascorso bibliografico decisamente modesto, è parso, non solo a me, voglio augurarmi, se non sospetto, almeno anomalo.
D’accordo, la sala pullulava di ex compagni di viaggio dell’autore, autorità ed addetti ai lavori; lettori qualsiasi, nonostante si fosse alla San Giorgio, non ce n’era, insomma, ma l’esplosione di curiosità e soprattutto il pellegrinaggio per la dedica mi ha decisamente impressionato.
Carradori, Privitera, Berti
Uno scrittore d’occasione, Renzo Berti, che ha sentito il bisogno, comprensibilissimo, di voler lasciare tracciato su carta il proprio percorso di Sindaco e che riceve, al buio della lettura, un successo del genere, è decisamente cosa strana, in una città, oltre tutto, che riempie, a stento, la saletta della libreria Lo Spazio anche quando arriva un autore doc (mi viene in mente Ascanio Celestini) e che non si accoda, pazientemente, nemmeno per farsi autografare uno dei capolavori – lo dico con assoluta certezza, senza temere contraddittori – di Luis Sepulveda (venne al Bolognini, qualche anno fa).
Del libro non posso dirvi nulla perché sono abituato a recensire alla luce di quello che leggo, così come esprimo sensazioni solo dopo aver assistito ad uno spettacolo, aver sentito un concerto o visto un film.
Ho chiesto ad Antonio Pileggi, presente alla San Giorgio, uno dei tanti ex addetti ai lavori che con Berti, tra l’altro, guerreggiò democraticamente, ma duramente, per la candidatura alla corsa del Pd per Sindaco ai tempi del primo mandato, cosa ne pensasse di questa inconsueta adunata umana: ma no, è solo la voglia di stare tutti insieme.
E a questo, credetemi, non ci avrei proprio mai pensato…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Venerdì 19 aprile 2013 | 20:42 - © Quarrata/news]

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