venerdì 19 aprile 2013

IL PACCO AVVELENATO SERVITO DA SINDACI-PODESTA’ IGNAVI O CONNIVENTI


di GRILLO PARLANTE

MONTAGNA. La recente consultazione dei sindaci e di altri soggetti convocati in Firenze dalla Prima Commissione regionale alla cui attenzione è stata affidata la valutazione della proposta di legge-blitz presentata da Antonio Gambetta Vianna, capogruppo (e generale senza truppe) di “Toscana più”, ha avuto discordante accoglimento da parte di chi dovrà votare sul referendum per la costituzione del Comune Unico per la Montagna pistoiese.

Com’è noto questa proposta – partita da Roberto Orlandini, uomo legato all’imprenditore Vincenzo Manes (capo della Kme proprietaria, tra l’altro, degli immobili ex Smi di Limestre Pistoiese su parte dei quali sorge il Dynamo Camp di cui Orlandini è direttore) – ha ottenuto il placet dei sindaci della Montagna vale a dire Ceccarelli per Cutigliano,  Danti per Abetone, Cormio per San Marcello e Gaggini per Piteglio.
Un placet che, non essendo stato discusso, è da considerarsi espresso a titolo personale e quindi non impegnativo per le rispettive amministrazioni. Sempreché alla carica di Sindaco non sia stata sostituita quella di Podestà di stampo fascista il quale poteva decidere da solo.
Ne discende che la convocazione alla quale ha preso parte il sindacato è servita esclusivamente a sondare l’opinione personale di quattro sindaci alcuni dei quali, contrari al Comune unico a quattro, in sede di Commissione – al pari dell’apostolo Paolo – hanno cambiato la propria opinione.
Probabilmente né i Sindaci-Podestà sono a piena conoscenza di quanto bolle in pentola peraltro leggibile nella proposta di legge regionale nr. 213 che ha come titolo “ Istituzione del Comune Unico Montagna Pistoiese mediante fusione dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello pistoiese”. Una legge che ove approvata dal Consiglio Regionale dichiarerebbe l’estinzione dei quattro Comuni per cedere la titolarità di tutti i beni mobili e immobili e tutti i rapporti giuridici prima nelle mani di un Commissario e poi nelle mani degli amministratori eletti che, dato il maggior numero di elettori, è facile siamo composti da persone espresse tra gli elettori di San Marcello.
Un Comune – si noti – che, pur non avendone alcun obbligo derivante dalla normativa statale, si associa per diventarne la mosca cocchiera ed assicurarsi la titolarità dei contributi previsti dallo Stato e  dalla Regione.
Un “ pacco-regalo” allestito da personaggi ammantati di filantropia e da interessi  personali, politici o lobbistici nascosti  destinati ad affossare  la parte alta della montagna pistoiese.
Una triste vicenda che richiama alla mente quella biblica di Esaù che vendette la primogenitura per un piatto di lenticchie.
Meditate, gente, meditate.

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[Venerdì 19 aprile 2013 | 16:21 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Sindaci podestà oggi? Quando mai sono mancati? Ne abbiamo avuti di tutti i tipi, Re Sole, ... etc. Mai si era assistito ad una partecipazione e ad un coinvolgimento così basso come sta avvenendo adesso e su problemi decisamente grandi!

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