di LUIGI SCARDIGLI
PRATO. Da allergico di vecchio lignaggio quale sono, avverto prima
degli altri l’arrivo della Primavera. Ma non perché gli occhi inizino a bruciarmi
o starnutisca, improvvisamente, senza alcun motivo. Lo avverto e lo capisco
soprattutto dal risveglio della musica, che esce dal proprio immotivato letargo
invernale, soprattutto ora – ma succede da anni – che le mezze stagioni non
esistono più e che live si suoni sempre meno.
Al Wallace poi, pub storico pratese di
piazza Mercatale, ci mettono poco a tirar su band e confusione, come ieri sera,
con un quintetto di tutto rispetto, impegnato a saltabeccare da Elvis a Prince
con invidiabile eleganze e leggerezza, con Cris Pinzauti, sostituto dell’ultim’ora
di Steven, alla voce che si è fatto circondare da una troupe di sessionisti
abituati tanto al bosco, quanto alla riviera: l’eccellente Leonardo Ricotti
alla chitarra, Carmine Bloisi (è in arrivo il secondo erede, la moglie lo
custodisce con cura), Stefano Girone al basso e quel folletto, imprendibile, ma
micidiale, di Pee Wee Durante all’organo Hammond, suonato con agilità più dalla
sinuosità del corpo, che dalle mani che scorrono e picchiano veloci sulla
tastiera.
Cover
rock blues, un piacere del piacere, in un locale, il Wallace, dove la musica viene servita prima delle pinte di birra e
le pizze, una spelonca ideale dove la temperatura si alza sistematicamente in
stato di quiete solo con il trascorrere delle ore della notte, fino a diventare
equatoriale quando sul palco, invece che un maxi schermo che proietta immagini
surreali, ci sono musicisti.
Una
serata da incorniciare, quella di ieri, che ne precede un’altra che ha dell’incredibile:
alla batteria, in trasferta da Padova, ci sarà ancora Carmine Bloisi, con uno
dei beniamini di pub al baso, Marco Luotto
Polidori; gli altri sessionisti rispondono, all’anagrafe, a Frank Santarnecchi
all’organo Hammond, Cris Pacini al sax e Riccardo Onori alla chitarra. Se nel
raggio di centinaia di chilometri, stasera, primo maggio, mi indicate un sito
dove si concentrino musicisti di pari calibro di quelli di piazza Mercatale,
sono disposto a disertare il Wallace e restarmene addirittura a casa, quasi in
penitenza; non vi sforzate in improvvide interrogazioni su Google o
qualsivoglia motore di ricerca.
Andate al
Wallace, fatevelo raccomandare, c’è da divertirsi, ma assai, eh!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Mercoledì 1 maggio 2013 | 08:01 - © Quarrata/news]
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