Un no motivato da norme e disposizioni
di legge
SAN MARCELLO. Ringraziamo il lettore per la segnalazione inviataci,
relativa al diniego
del Sindaco Cormio alla propaganda del Comitato Comunone/Dynamone nei
locali comunali in orario di servizio.
La corrispondenza alla verità delle
notizie che questo blog riceve e pubblica sono parte del nostro modo di fare
informazione.
Il gossip e le veline ufficiali non ci
appartengono.
Dunque, Silvia Cormio, appellandosi all’art.
20 dello Statuto dei Lavoratori, all’art. 50 del Contratto Nazionale e alle
varie normative che regolano le assemblee di lavoratori (12 ore annue) che non
prevedono presenze di soggetti esterni – ed il Comitato/Comunone/Dynamone lo è – durante le assemblee in orario di lavoro, ha rispettato la
legge ed ha fatto il proprio dovere.
Al contrario i Sindaci di Piteglio e
Abetone hanno consentito un’attività che la legge non contempla.
Se ne deduce che le ore di servizio
saranno recuperate? O il fatto dovrà essere segnalato alla Corte dei Conti?
Una battuta ci viene spontanea:
vogliono fare la fusione dei Comuni e sono già loro, i primi cittadini,
a essere fusi…?
f.d.m.
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[Sabato 16 novembre 2013 | 17:50 - © Quarrata/news]
Ineccepibile la decisione del sindaco Silvia Cormio. E da non trascurare la superficialità (a dir poco) con cui un soggetto privato pensava di convocare dipendenti pubblici durante l'orario di lavoro.
RispondiEliminaA differenza di quanto attivato dal sindaco Cornio nei Comuni amministrati (si fa per dire) dai sindaci Ceccarelli e Gaggini si sono tenute queste riunioni promosse dal Comitato per il Comunone Dynamone.
RispondiEliminaPer quanto se ne sa sono servite per imbonire i dipendenti partecipanti e convincerli a dire sì sul referendum che da tempo i due - a titolo privato fondatori del Comitato - stanno portando avanti fottendosene del conflitto di interessi.-