giovedì 2 gennaio 2014

2014: UNA CITTÀ DI PROGRESSISTI CONSERVATORI, DI CONVERGENZE PARALLELE E DI OPPOSTI CHE SI TOCCANO


di EDOARDO BIANCHINI

Riflettendo (demo)cristianamente su «Monsignor Bianchi tra i “Gay friendly” dell’Huffington Post»

PISTOIA. Antonio Nardi era solito rimproverarmi ripetendomi «Mi meraviglio che tu ti meravigli di quello che accade e che si dice».
Aveva ragione, anche se, come dicevo a lui, e qui ripeto, non passa giorno che non ci sia materia di doversi strappare i capelli.
Stamattina tocca a S.E. il Vescovo Mansueto Bianchi, ricordato – come vedete nell’immagine qui a fianco – dal Tirreno per essere nominato dalla classifica degli eccellenti: e come aperto ai gay.
Deve essere una moda, però, sia post-romana (questo Papa l’ha fatta pulita a esclamare «Chi sono io per poter giudicare?»: ha prestato la sua immagine per riconciliare tutti con quei furbacchioni vestiti di rosso che all’apparenza sembrano spartiti dalla Curia Romana, ma che, di fatto, si sono ancora dentro eccome!); sia anche Pd (d = democristiana), ben rappresentata dal Sindaco che s’è fatto antesignano dei problemi dei diritti degli omosessuali.
Premettendo a chiare lettere che prendere una posizione anti-gay è l’ultima cosa che mi passa per la testa, approfitto per tracciare una bozza di mappa delle affinità e divergenze delle fonti: fatti peraltro già in parte notati e annotati in vari altri post.
Nonostante si sia sempre sentito dire (per vulgata) che il Vescovo Bianchi “è di destra” e che sia provato (per fede) che il Sindaco “è di sinistra”, eccoci alle convergenze parallele (per il Pd questo non è scandaloso, visto quanti ex-democristiani ci sono dentro…).
1. Bertinelli, H.S. (non Homo Sapiens, ma Homo Superior), ha filosoficamente delineato la sua posizione a favore degli omosessuali e in difesa dei loro diritti, ma ha sempre negato, per esempio, i diritti dei giornalisti perché pretende, per prendere in considerazione il caso di salutarne uno, che abbia una testata ben salda sotto il culo (vedi qui) – e permettetemi di dirlo: un’emerita stronzata (citazione, per i puritani, da Pretty Woman).
2. Il Vescovo Mansueto, dal canto suo, ci dice che, prima dei fatti e dei doveri, vengono le persone: e, con ciò, salta a conclusioni di assoluta apertura in netta opposizione con il fu Vescovo Simone (come Melegari ben sottolinea sul Tirreno) che, più aderente al magistero ecclesiastico, di certe aperture non voleva proprio saperne.
Di fatto, però, chi scrive e un suo collaboratore, Alessandro Romiti, hanno chiesto di essere ricevuti dal Vescovo Bianchi per discutere, carte alla mano, di Misericordia di Agliana e di «correttori morali» che non credono al loro mandato di correzione morale, ma che si occupano di far politica a messa, di Caritas e di PorteAperte (però talvolta per buttar fuori le persone, invece di accoglierle). E non solo non ci riceve, il Vescovo: ma ci ha fatto sapere, per interposta persona del suo segretario di camera, che non lo farà neppure; con la motivazione che non c’è niente da discutere. Non c’è dubbio: una posizione indiscutibilmente evangelico-cristiana.
In fondo, però, non posso dargli torto in assoluto: perché il Vescovo Mansueto sembra coerente, dato che lui pensa prima alle persone che non al resto. Solo che – con evidenza – le persone di cui parla sembrano essere solo quelle che contano o che, almeno, per lui contano: i suoi preti e quelli che, in un modo o nell’altro, sembrano fare i suoi interessi di Vescovo; mentre certi scomodi come noi possono pure andare a farsi… benedire.
Come vedete, dunque, questa città a misura d’uomo è perfettamente sintònica: e giustamente e coordinatamente i quattro poteri vi si incontrano – pensateci – tutti, e tutti si inchinano rispettosi gli uni agli altri, sulla stessa area, su piazza del Duomo.
Ma nella fattispecie più ristretta, Comune e Chiesa, cioè Sindaco e Vescovo, sia pure specularmente, si eguagliano in toto: sono progressisti con ciò che sembra far comodo e conservatori sul resto.
Possono, insomma, darsi la mano senza problemi: si assomigliano, si sovrappongono nel potere.
Del resto “gli opposti di toccano”, come ha sempre detto qualche vecchio pipióne che ha lasciato fin troppi figli anche nel Pd (d = democristiano)…
Buon 2014 (ma solo a chi ci crede, però)!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Giovedì 2 gennaio 2014 | 12:56 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Condivido quanto scritto dal Dottor Bianchini.
    Apprezzerà i gay, ma disprezza nei fatti l'umanità che, non è congeniale al "SUO" essere, forse solo al fine e mi perdoni la cattiveria, al fine di ottenere "IL SUO CONSENSO". Anche io aspetto, Pier Vittorio Porciatti

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