PISTOIA. Dopo averne avuto l’ok, ribattiamo l’intervento di Virginia
Lombardi sul caso-Nuti.
Siamo convinti che meriti per i
contenuti e l’oggettività del ragionamento.
Ecco il testo:
CASO NUTI
Chi si occupa di politiche sociali non può non conoscere il dramma della disoccupazione e dovrebbe essere in grado di trattare l’argomento con la delicatezza ed il rispetto che sono dovuti sia al tema sia a chi sperimenta questa particolare condizione.
Chi ci amministra e analizza il problema per cercare di risolverlo o mitigarne
gli effetti non può non sapere che la casualità non può essere contemplata come
unico fattore di successo nella ricerca di lavoro. Chi si occupa di politiche sociali non può non conoscere il dramma della disoccupazione e dovrebbe essere in grado di trattare l’argomento con la delicatezza ed il rispetto che sono dovuti sia al tema sia a chi sperimenta questa particolare condizione.
L’ISTAT (vedi articolo sotto) ci dice che il fattore che incide di più per trovare una collocazione nel mondo del lavoro è la provenienza sociale della famiglia cioè IL CETO di appartenenza!!
Altro che trovare lavoro per caso.....
Non so come mai non riesco a togliermi dalla testa Cosimo, che si è gettato dal treno per non sopportare l’umiliazione di una vita senza lavoro, una carriera universitaria invidiabile e un libretto pieno di voti alti con cui aveva conseguito la laurea in economia e commercio alla Cattolica di Milano. Di lui si scrive: “Cosimo, figlio di operai, sognava un posto stabile e aveva tentato diversi concorsi, ma senza successo. Intanto non aveva disdegnato lavoretti occasionali e non qualificati, pur di rendersi indipendente”. ....forse lui non conosceva la Sala...
E pensare che un sindaco in campagna elettorale diceva: “un politico è un cittadino con gli stessi diritti degli altri e qualche dovere in più...”
1. http://www.studenti.it/lavoro/leggi_contratti/dramma-della-disoccupazione-laureato-e-senza-lavoro-si-suicida-buttandosi-dal-treno.php
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 12 gennaio 2014 | 21:14 - © Quarrata/news]
Reputo il nome Virginia particolarmente bello, ma del resto lo è anche Ginevra. Sul commento ho già espresso su facebook con il "mi piace" il mio parere. Niente da eccepire ad una logica che va oltre il semplice criterio di legalità e molto si attiene al livello politico.
RispondiElimina