«Sì, ho chiesto i posti anche perché
meglio chiedere i posti che spettano
che sottrarre quelli che non spettano» – Ovvero la perenne favola dell’agnello e il
lupo nelle campagne di Praga
PISTOIA. «Sono regimi corruttori delle coscienze
“fino al midollo” quelli che trattano i fatti come opinioni e instaurano un
relativismo nichilistico applicato non alle opinioni ma ai fatti, quelli in cui
la verità è messa sullo stesso piano della menzogna, il giusto su quello dell’ingiusto,
il bene su quello del male […] la menzogna intenzionale, cioè la frode […]
dovrebbe essere considerata il peggior crimine contro la democrazia, peggiore
anche dell’altro mezzo del dispotismo, la violenza, che almeno è manifesta.
I
mentitori dovrebbero considerarsi non già come abili, e quindi perfino
ammirevoli e forse anche simpaticamente spregiudicati uomini politici, ma come
corruttori della politica».
G. Zagrebelsky
La
cosa ha davvero del paradossale. Mi si rimprovera di avere chiesto posti.
Ebbene sì, ho chiesto posti, li chiedo e non smetterò di chiederli fino a
quando non saranno dati, perché è un diritto di 300 iscritti del PD, di 3.500
elettori alle primarie, di tutti coloro che credono nella democrazia:
1)
a parte il fatto che chiedere di entrare in una lista per passare dal vaglio
degli elettori non è chiedere posti, ma semplicemente posti in una lista. Ormai
ci siamo talmente assuefatti alla cooptazione che non si sa neppure
distinguere;
2)
a parte il fatto che i posti veri sono quelli dei cooptati e non degli eletti,
non quelli per i quali si deve passare dal vaglio dei cittadini. Nel caso del
Consiglio comunale ci sono oltretutto ancora le preferenze;
3)
a parte il fatto che rimproverare ad uno del proprio del partito di chiedere i
posti in lista, tradisce il retropensiero di considerarlo un corpo estraneo,
che non si vuole al proprio interno;
4)
a parte il fatto che ho chiesto posti in lista così come tutti coloro che,
facendo parte di una squadra, chiedono di poter giocare,
il
punto vero è un altro: il gruppo dirigente del Partito Democratico di Pistoia
ha deciso di sottrarre a Scegliamo Pistoia (300 iscritti Pd, 3.500
elettori primarie e tanti cittadini che credono nella democrazia) i posti che,
nel nome del pluralismo, delle regole democratiche e della convivenza, gli
spettano. Sì, siamo in presenza di una vera e propria sottrazione indebita e,
nonostante ciò, si ha il coraggio di rimproverare chi si oppone alla sua
realizzazione.
Così
nelle campagne di Praga il lupo che stava a monte rimproverava l’agnello che
stava a valle di sporcargli l’acqua, mentre si dava ordine ai carri armati di
avanzare dicendo che avrebbero portato la pace.
I
cittadini non ne possono più e chiedo loro scusa per questa politica malata che
sto cercando di combattere con tutte le mie forze.
Roberto Bartoli
[comunicato]
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[Domenica
11 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]
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