Analisi
irriverente e antidemagogica
della
situazione dell’azienda pistoiese
PISTOIA. Di
fronte al no della Breda di fare svolgere, domani 12 marzo, la seduta in
fabbrica – come scrive La Nazione – il Consiglio Comunale di Pistoia si
riunirà in strada.
Da
questo punto di vista credo che prova di più chiara demagogia non possa
esserci. Si tenga anche presente che questo consiglio viene come un ‘ultimo
atto’ – cioè da ultimo e per forza – prima dello scioglimento in vista delle
nuove elezioni amministrative.
Ma
la demagogia non viene mai da sola – come i mali.
Ieri
è stato il Demagogy day con la presenza di Enrico Letta accolto con
trombe a tamburi a Pistoia: in prima fila, oltre agli altri, anche la Federica sopprimenda
e l’onnipresente prof. Magnanensi.
E
Letta, accolto dal futuro sindaco di Pistojalandia, ha parlato: una
bella padella e tanta, tantissima aria fritta bene insaporita di nulla per
tutti i fedelissimi che lo hanno ricevuto come il profeta.
Profeta,
in effetti, lo è stato quando ha detto che tutto – anche la Breda – cambierà quando
loro, i Pd, andranno al potere.
Le
tute blu di via Ciliegiole, quindi, non hanno che da aspettare il 2013 –
ammesso che ci arriviamo prima ancora che (come ha detto ieri in Tv,
intervistato da qualche parte, Gad Lerner, che ha parlato di Italia che si
spappola), prima ancora che questo Paese dia forfait.
Vi
consiglio di rileggervi, passo passo, il servizio della Nazione di oggi:
e se riuscirete a trovare una sola cosa concreta, al di là del monte delle
parole spese da Letta per friggere, sarete veramente dei geni, ma soprattutto
dei fortunati.
Non
basta dire che l’Italia non vuole rinunciare al patrimonio acquisito in
campo-treni etc. E non basta nemmeno chiedersi cosa abbiamo noi di diverso da
francesi e tedeschi nel campo dell’industria del trasporto su rotaia.
Letta
ha dimenticato un piccolo particolare – dimostrando o di non conoscere il tema
o di volerlo strumentalmente ignorare –: che ogni anno, per ben che vada, la
Breda ci rimette almeno 200 milioni di euro di danni, per penali e/o problemi
vari.
Se
vi sembra poco e se questo è un niente di che – orribile espressione
bell’e fatta –, allora potrete sempre dire che tutto va bene e che dobbiamo
continuare su questa strada della ripresa e dell’aumento della produzione.
Il
tema sotteso al problema –
ma sempre opportunamente taciuto – è
che la Breda fa estremamente comodo ‘viva’.
Fa
comodo al Pd.
Almeno
fino a dopo le elezioni di maggio.
e.b blogger
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[Domenica 11 marzo 2012 - © Quarrata/news
2012]
Personalmente l'unica cosa concreta che mi par di aver percepito da Letta è che IL FUTURO DI PISTOIA E DELL'AREA METROPOLITANA sarà il trasporto pubblico( su ferro !). Proprio per questo motivo è urgente che Letta convinca l'altro Enrico, quello degli Asburgo-Lorena, cioè il presidente Rossi, che raddoppiare l'autostrada A11 è il contrario di quanto da molti auspicato a parole. A maggior ragione i candidati a sindaco del comune di Pistoia dovrebbero, per coerenza,impegnarsi ad attivare tutte le procedure per annullare il protocollo per la terza corsia, anche pagando eventuali penali. In questo contesto è troppo più utile, per tutti, dare priorità al raddoppio ferroviario. Altrimenti vadano a fare il consiglio a casa di Benetton o all'autogrill.
RispondiEliminaL.C.