giovedì 18 ottobre 2012

GLI AMBIENTALISTI TIRANO LA GIACCA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE


Allo ‘Spazio di via dell’Ospizio’ conferenza stampa di Legambiente e Wwf sui problemi della città

PISTOIA. La conferenza stampa di stamani, 18 ottobre, alla libreria “Lo spazio di via dell’ospizio”, convocata a cinque mesi dalle elezioni da Legambiente e Wwf di Pistoia, vuole essere uno stimolo per l’amministrazione e la politica in generale.

Serve in particolar modo a ricordare quei famosi dieci punti su cui gli allora candidati a sindaco si trovarono tutti d’accordo. Si tratta perciò non di una polemica, ma di una sollecitazione affinché il sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza e opposizione si facciano carico di dar seguito ad una pianificazione virtuosa in materia di: mobilità, urbanistica, rifiuti, biodiversità/vivaismo e consumo di suolo. In attesa anche di sapere se le istituzioni democratiche intendono rispettare la sentenza della Corte Costituzionale in merito al sistema idrico integrato e alle vicende referendarie. Vicende, queste dell’acqua bene comune, che, in una città legalitaria, dove si corre la staffetta della legalità [in questi giorni, iniziativa per le scuole – n.d.r.] e fino all’altro ieri campeggiava l’immagine di Falcone e Borsellino su palazzo di Giano, dovrebbero gridare vendetta.
Antonio Sessa, bandiera dell’ambientalismo pistoiese e non solo, apprezza la scelta dell’amministrazione di sostituire con un parco pubblico parte delle costruzioni previste nell’area ex Breda, una zona che sarà invivibile e piena di disagi, più antropizzata di viale Adua. Ha invece più di una perplessità sulla previsione di ulteriore espansione a Pistoia sud – Esselunga, piscina olimpionica, residenze, etc… – dove ancora non è pervenuta alcuna programmazione del parco annesso all’ospedale al campo di volo, promesso invece in tutte le lingue dai politici che scelsero quel sito per il presidio ospedaliero.
In generale il presidente di Legambiente segnala la situazione di degrado di alcune periferie, alcune fuori dal limite della decenza: in via del Casello, per esempio, dove sono stati fatti i lavori idraulici da due anni, c’è un unico canale che raccoglie acque nere e grigie e che scarica nel Brusigliano. Di fatto c’è una palude e quando piove questa fogna a cielo aperto si infiltra letteralmente nelle case. Non è accettabile nel 2012.
Ugualmente super critica rimane la viabilità di alcune aree interessate da vivai e relativi Tir giganti, che sono costretti a passare da stradine larghe due metri e mezzo – via del Bollacchione. Luci e ombre sulla nuova Ztl del centro storico: è doverosa, ma ora come ora rischia d’essere affrettata; occorre fornire posti auto a residenti e fruitori del centro. Basta, a tal fine, attrezzare quello che sarà l’ex ospedale di viale Matteotti – più di 400 posti auto – e riqualificare l’area Pupilli – 160 posti – archiviando definitivamente l’insostenibile – come dimostrato da più parti – ipotesi San Bartolomeo.
Pierluigi Palandri, del Wwf, ricorda l’urgenza di prevedere isole ecologiche a servizio della raccolta differenziata: senza queste infrastrutture non è pensabile di raggiungere una R.D. capillare come richiedono le normative europee e nazionali [il 65%, con successivo avvio al riciclo di materia – n.d.r.] e come hanno già fatto molti comuni toscani. Si pone inoltre l’esigenza di riconvocare un osservatorio sul vivaismo, costituito in passato con tanto di norme tecniche d’attuazione, per il controllo e la tutela della principale risorsa economica territoriale. Rileva poi che con la nuova amministrazione l’aria comunque è cambiata.
Samuele Pesce – Legambiente – torna sulla mobilità: la promessa del tavolo di concertazione regionale sulla Porrettana non è stata mantenuta, si vuole creare ad arte un disservizio per chiudere la storica linea: «Dove sono tutti gli allora candidati a sindaco che misero la faccia per rilanciare la montagna e la sua strada ferrata?». In aggiunta, a fronte del quasi fallimento dell’azienda che gestisce l’impianto di teleriscaldamento a Sammommè, invita il comune a farsi garante nei confronti di cittadini e Ass. dei boscaioli. Non passi l’idea che il riscaldamento a biomasse sia sbagliata: se nell’operazione qualcuno ha commesso degli errori, ricadranno sui responsabili [ed eventualmente le responsabilità saranno chiarite dalla magistratura – n.d.r.].
Lorenzo CristofaniLegambiente – raccomanda la massima trasparenza e coraggio in vista dell’elaborazione del Regolamento Urbanistico e del piano del area Ceppo: nascerà l’ufficio per la città storica per mantenere un equilibrio tra città antica e città che cresce. In quest’ottica gli orti monastici legati alla storia e all’identità pistoiese – orti del Vescovado e orti di San Bartolomeo – necessiteranno di valorizzazione, non di banalizzazione, così come tutto quel poco di verde che rimane nel centro – ci sono standard di verde fruibile da rispettare! Auspica che “Stop al consumo di suolo” non sia solo uno slogan – se proprio si deve costruire si costruisca sul costruito – e soprattutto che si inizi a sviluppare le costruzioni in legno: si darebbe così senso ai corsi di formazione, finanziati anche dagli enti pubblici locali, appunto su strutture di questo materiale.
[sintesi stilata da Legambiente]
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[Giovedì 18 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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