di EDOARDO BIANCHINI
Tutto il personale in servizio
trasferito alla Fondazione di cui è Presidente la dottoressa Laura Corrieri,
Vicepresidente, peraltro, anche dell’Apr – E intanto si dice che la nuova
associazione si sarebbe già rivolta al Suap per essere accreditata in Regione –
Quale sarà la posizione del Sindaco Bertinelli?
PISTOIA. E così Luigi Egidio Bardelli, patron Presidente di Apr/ex-Aias;
padrone, proprietario, direttore e commentatore di Tvl-Tv Pistoia Libera; uomo sulla
via di Damasco ma non uso a rispettare le ordinanze dei tribunali della
Repubblica e nonostante tutto, benvisto da tutti e da tutti aiutato (Sindaco
Berti in primis, che lo accreditò, extra ordinem, in Regione,
andando oltre le legittime prerogative della dottoressa Borgogni e
sostituendosi ad essa nella dichiarazione del Suap;
ma anche Regione di Enrico
Rossi, prima attraverso Scarafuggi, poi Bruno Cravedi e, oggi, Roberto Abati:
un’Asl 3 che gli eroga centinaia di migliaia di euro pubblici al mese
nonostante l’ordinanza
del Tribunale civile di Roma; e molti altri in fila…): e così, dicevo,
Luigi Egidio Bardelli ha fatto quello che avevamo scritto nei mesi scorsi, cioè
ha passato la palla, il testimone, il bastone del comando, lo scettro – o come
diavolo volete chiamarlo voi – alla Fondazione di don Pancaldo, la Maria
Assunta in Cielo, già proprietaria delle strutture in cui prima l’Aias e
poi l’Apr (soggetto diverso, ma che, ricorderete, si era appropriata della
partita iva di Aias-verace [e senza che l’Agenzia delle Entrate, pur avvertita,
avesse battuto ciglio]) svolgevano la loro attività di assistenza: con gli
applausi del
Sindaco di Massa, di quello di Carrara, di quello di Montecatini e dell’Assessore
Tina Nuti e, quindi, per attrazione ed estensione, anche della Giunta
pistoiese e anche di Bertinelli.
Allo stato, siamo a questo punto. Lo
avevamo preannunciato, nel silenzio generale delle istituzioni, ma, come al
solito, non avevamo inventato nulla: noi non siamo creativi e ci
limitiamo ai fatti.
Qualcuno dovrebbe scrivere, oggi, alla
fine tutto torna: ma siamo certi che se ne starà in silenzio. E che questo
sfuggirà anche ai più altri…
Tutto torna nel senso che Luigi Egidio Bardelli si è liberato di un
peso e di molte preoccupazioni di natura economico-finanziaria: e se era
rimasto a secco di liquidi, con questo salto mortale da un trapezio a un nuovo
trapezio, si sarebbe procurato (almeno così si dice in giro) sufficienti
credenziali per ottenere mutui e prestiti dalle banche locali da cui (esclusa
quella di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia) sembra essere visto, forse, se
non di buon occhio, almeno di non malocchio, considerato anche il lauto
donativo (10mila €!) che il Presidente Rosi, sostenitore di Pippo Baudo contro
l’ex-Sindaco Severi, gli ha mollato non molto tempo fa: un bel salto mortale
anch’esso, e un gran bel gesto di generosità per una banchina come la sua (di
Rosi).
Anche delle difficoltà economiche
avevamo dato annuncio (ovviamente ignorato da tutti) su questo stesso blog: malvisto,
certo, ma proprio per questo più che utile necessario a informare davvero chi è
stufo di un conformismo che dura da settant’anni almeno.
Comunque basterà che gli scettici
leggano questo passaggio della lettera (e non di San Paolo Apostolo ai Corinzi)
che la nuova “terra promessa”, nata dalla cessione di Apr alla Santa Maria
Assunta, ha fatto distribuire ai dipendenti fatti frullare in giro come
pacchi di Poste Italiane:
a) La
Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus subentra all’APR Onlus quale
datore di lavoro nei rapporti di lavoro dipendente in essere alla data di
entrata in vigore del presente accordo;
b) La
Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus e l’APR Onlus sono obbligati, in
solido, per tutti i crediti del lavoratore maturati al tempo del trasferimento
inclusi, in particolare, quelli derivanti dal TFR;
c) La
Fondazione Maria Assunta in Cielo Onlus applicherà i medesimi
trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali,
territoriali ed aziendali vigenti alla data del trasferimento.
Letto, confermato e sottoscritto.
Pistoia, 19 novembre 2013
Soffermatevi soprattutto sul punto b)
e in particolare sui crediti derivanti, per i lavoratori, dal Tfr, il trattamento
di fine rapporto o, come si dice comunemente, la liquidazione.
Del resto Bardelli lo aveva detto,
qualche mese fa, ai suoi dipendenti, di non andarsene troppi in pensione
insieme perché… c’erano pochi quattrini per poter pagare il Tfr. E noi c’eravamo
chiesti: e gli accantonamenti? L’Apr non ci pensava a farseli come per legge? E
anche qui, tutti zitti…
Ma mentre l’Apr è sub iudice a
Roma e si stanno per decidere le sue sorti (la soluzione è attesa entro il
prossimo gennaio), il Presidentissimo non si arrende e, con un senso mirabile
di rispetto della legalità, davvero degno anche di un fervente illuminato sulla
via di Damasco, snatura (una cessione non è cosa da poco) l’Apr, che, a
questo punto, non è più che un guscio vuoto: e con un Sim Salabim fa
sparire la sua creatura venuta alla luce poco più di due anni fa (ma con
delibere sospese dal Tribunale di Roma).
E permetteteci di dire che non è finita
qui: o sarebbe troppo semplice.
Oltre che coinvolgere i sindacati, che
non battono ciglio e non fanno pio (e anche su questo ci sarebbe molto da dire
e da ridire), Luigi Egidio comunica – ci
dicono – l’avvenuta metamorfosi della crisalide in farfalla al
Sindaco Bertinelli e al Suap, dopo avere – sembra – opportunamente cambiato anche
partita iva.
Cosa si aspetta, il Presidente, dal
Suap? Che Bertinelli, come a suo tempo Berti, scavalchi miracolosamente la
Spilotros (il Suap, ci pare, dipende oggi appunto da quella Dirigente) o chi
per essa, e garantisca, di nuovo, miracolosamente, al Dirigente dottor Marco
Menchini (se non sbagliamo) e, quindi, a Enrico Rossi il Rosso, che è tutto a
posto e che è tutto ineccepibile perché questo “nuovo prodotto magmatico” dell’inventiva
pistoiese sia autorizzato a ricevere ancora palate e palate di denaro pubblico che
i contribuenti, e non solo pistoiesi, versano per l’assistenza ai disabili?
La domanda che ogni cittadino dovrebbe
porsi è semplicemente questa: ma Pistoia è davvero la città a misura d’uomo
oppure è la terra di nessuno dove tutti, a partire dalle istituzioni, sono
ciechi, sordi e muti, e dove solo chi fa come gli pare e piace può avere ogni
vantaggio a dispetto di tutto e di tutti?
Un’ultima – ma significativa – nota finale.
È davvero straordinario che Apr (=
Bardelli) e Maria Assunta in Cielo (rappresentata dalla dott.ssa Laura
Corrieri) abbiano incontrato, insieme, i sindacati, per l’informativa che
leggete nei documenti in linea.
Ma che differenza c’è tra Bardelli e
Corrieri se quest’ultima è Presidente della Fondazione Maria Assunta in Cielo
e, al tempo stesso, Vicepresidente di Apr?
O non è un conflitto di interessi? E non
bastava soltanto la Corrieri a rappresentare entrambe le parti in gioco?
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Mercoledì 20 novembre 2013 | 17:09 - © Quarrata/news]
Nel mio piccolo sono uno che a Maria, Madre di Cristo, ci crede davvero. La figura di questa donna mi ha sempre affascinato. E, pure lontano da ogni forma di vecchio e nuovo devozionalismo, la prego ogni giorno: considerando il Magnificat uno dei testi più potenti che mai siano stati redatti e l'Ave Maria una delle preghiere più belle, nella sua semplicità, in assoluto.
RispondiEliminaE' con questa premessa che mi permetto di sostenere la oscenità, la volgarità e starei perfino per dire la sostanziale blasfemia nell'intitolare a "Maria Assunta in Cielo" (sic) una fondazione ideata per scopi molto materiali e adesso occupantesi anche di contratti lavorativi, TFR, stipendi e quant'altro.
Ma non potevano chiamarla in un altro modo visto che sono tutti così credenti, praticanti e perfino moraleggianti (verso gli altri)?
Se lo sapesse papa Francesco ...
E poi qualcosa mi dice che Maria, da Lassù, questi giochetti di bussolotti mica li gradisce tanto ...
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