mercoledì 20 novembre 2013

CONSORZIO DI BONIFICA. PERCHÉ NON VOTERÒ MAI BARGELLINI


di EDOARDO BIANCHINI

Il Signor Commissario dell’Ombrone-Bisenzio non è mai stato tanto portato per la trasparenza – La pesante vicenda del premio di 12 mila € assegnato ‘motu proprio’ al Direttore Lorenzo Cecchi De’ Rossi e contestato dalla Provincia e dall’Assessore Mari

FIRENZE-PISTOIA. Parte l’operazione “casin-consorzi” – fatta alla maniera di Enrico il Rosso (come John il Rosso del Mentalista) a tagli e rasoiate – e parte, ovviamente, la campagna elettorale per la corsa al posticino, alla poltroncina, al pezzettino di poterino che ognuno può raccattare (alla De Gaulle).

Stamattina sul Tirreno, a firma di Leonardo Soldati, èccoti il Bargellini che si propone alle luci della ribalta: parla, da saggio; dice il perché della sua ricandidatura nonostante il rinvio a giudizio per disastro colposo, assolvendosi da sé senza mezzi termini (un po’ di presunzione non guasta mai…) e dicendo male degli altri: i fiorentini arraffoni di contro ai pistoio-pratesi buonissimi, vittime e – diciamolo pure – puri e santi martiri locali, vere colombe a cui i falchi vogliono saltare addosso.
Peccato che Bargellini – pur se convincerà molti altri – non riesce per niente a convincere me, che ho il pessimo vizio di non credere alle parole di autolegittimazione, ma che sono abituato a giudicare (e credo in maniera logica) gli uomini dalle azioni, non da quel che dicono.
E su Paolo Bargellini, uomo pubblico e quindi sotto la luce dei riflettori più degli altri e quindi più criticabile degli altri sia sotto il profilo della professione giornalistica sia sotto quello della libertà di critica costituzionalmente protetta (anche se a Pistoia l’art. 21 della Costituzione sembra essere ignoto), su Bargellini, dicevo, di cose da dire ne basterebbe una sola: non tanto il fatto del rinvio a giudizio (ma fosse mai rimasto fedele ai princìpi del suo antico Partito Repubblicano e non del suo primo amore democristiano, con un masso di quel calibro sul capo, avrebbe evitato di presentarsi come capolista…), quanto quello, molto più grave a mio avviso, di non aver mai chiarito in sede pubblica – come sono convinto che fosse il suo dovere – il perché, motu proprio, cioè di testa sua, pur essendo un semplice commissario del Consorzio Ombrone e Bisenzio, e quindi essendo tenuto all’ordinaria gestione e non alla gestione discrezionale in prima persona, decise di affibbiare ben 12 mila euro l’anno in più di prebende e regalie al suo direttore, il dottor Lorenzo Cecchi De’ Rossi.
Il primo ad accorgersi di questa anomalia macroscopica fu l’Assessore Mauro Mari: che gliene chiese ragione con una osservazione di legittimità. E il signor Bargellini – per chi non avesse le idee chiare, troverà tutto su questo blog digitando i nomi Mari, Bargellini, De’ Rossi e i termini più appropriati – rispose inviperito che, in buona sostanza, “lui faceva come voleva” e non intendeva avere né critiche né altro: da nessuno. Né, tantomeno, dare spiegazioni.
Se questa vi sembra correttezza e trasparenza, votatelo pure come nuovo Presidente. Io, come elettore o delegato di elettore, non lo farò di certo. E così mi esprimo perché siamo in campagna elettorale.
Non lo farò di certo anche perché, pur avendo interpellato, in séguito, la Regione Toscana, per chiedere se fosse stato mio diritto (non solo di giornalista, ma di cittadino legato al Consorzio quale procuratore generale di familiari assoggettati al contributo dovuto), mio diritto – voglio dire – di conoscere e consultare il bilancio e le spese del Consorzio e pur avendone ricevuto risposta affermativa, dopo essermi rivolto al Signor Commissario Bargellini, se non ricordo male, in posta elettronica certificata, non ho mai avuto alcuna risposta di alcun genere sulle somme percepite dal direttore Lorenzo Cecchi De’ Rossi, il cui stipendio, credo, dovrebbe essere pubblico e non solo nelle voci istituzionali (tabellari, voglio dire), ma anche (e soprattutto) in quegli accessori che, in ipotesi, pur non tabellari, potrebbero perfino rimpolpare sostanziosamente la cifra percepita, se non addirittura raddoppiarla.
Bargellini, forse, non ha mai risposto perché – come ebbe a dire a Mari – “lui faceva come gli pareva”? O era al di sopra e al di là del bene e del male perché investito da Dio?
E allora, gentili lettori e pistoiesi soggetti a questo brillante e democratico ex-Commissario, io non voterò e cercherò di non fare votare Paolo Bargellini con questa semplice considerazione da campagna elettorale: che se vuol fare quel che vuole con i quattrini, lo faccia, ma con i suoi € e con le persone di casa sua, non con i cittadini, che è tenuto a rispettare molto assai più dei suoi parenti e affini; e con i loro quattrini che sono quattrini pubblici.
Non toccherei – personalmente – la lista Bargellini anche per altri motivi di altre persone in lista (che, ovviamente, non intendo nominare) ma che, pur avendo finora sparato alle spalle di Bargellini stesso per la legittima insoddisfazione dovuta alle annuali e ripetute alluvioni della Piana, alla fine si sono accodate a lui: e obiettivamente non capisco con che coraggio e perché, se lo hanno sempre ritenuto incapace nel suo compito e ruolo istituzionale.
Ma la cosa più straordinaria è, comunque – lasciatemelo dire –, la posizione per così dire fluida del direttore De’ Rossi.
Osservatela bene all’interno del quadro più o meno normativo che sta andando a delinearsi, salvo miei involontari errori, di cui chiedo venia in via preventiva.
Il De’ Rossi, ampiamente beneficato dal Bargellini con le regalie dei 12mila € a cui accennavo, sarà lì che prega che Bargellini non venga mai eletto…
Perché? Perché, fosse mai eletto Bargellini, il De’ Rossi ha – in teoria – la strada della propria futura carriera tagliata dal fatto che Presidente e Direttore (in ipotesi) Generale del nuovo Consorzione non possano provenire ambedue dalla stessa terra.
E pensare che Bargellini gli ha voluto così bene…
Non è crudele la vita?
• • •
P.S. – Per eccesso di specificazione – come avrebbe detto Primo Levi – chiarisco subito che, personalmente, sono più favorevole alla cordata dei cattivi fiorentini (di cui parlerò più approfonditamente oggi pomeriggio e/o domani) perché questo cambio di troika potrebbe portare un po’ d’aria nuova nel cervello dei pistoiesi.
Chissà che chi viene da fuori non abbia molti meno pensieri ‘personalizzati’ da portare avanti all’interno dell’amministrazione del territorio che vuole solo poche cose: ma in primis la trasparenza e l’attenzione che merita per i suoi tragici problemi idrogeologici.

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 20 novembre 2013 | 11:37 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.