di GRILLO PARLANTE
C’è stato portato da disaffezione,
incapacità, neghittosità e strane ed interessate manovre
CUTIGLIANO. Da un paio d’anni la frenesia che Carluccio Ceccarelli,
sindaco di Cutigliano, e la sua Giunta esprimono per addivenire alla fusione
con San Marcello del Comune a loro affidato, hanno ancor più rallentato l’azione
amministrativa di Cutigliano.
A questo stato di cose si aggiungono le
dichiarazioni di non ripresentare la loro candidatura nel corso delle prossime
elezioni amministrative rilasciate dagli stessi a Roberto Orlandini, promotore
e coordinatore del Comitato.
Questa plateale disaffezione ha
prodotto di conseguenza una immobilità pressoché assoluta ed il Comune, un
tempo fulcro di iniziative che avevano trasformato il territorio in una sorta
di Svizzera in miniatura, è ora una “nave sanza nocchiero in gran tempesta”
destinata a confluire in quel Comitatone-Dynamone in cui essi militano (a
titolo personale, sostengono).
Per quanto ci risulta tuttora nessuno
degli attuali amministratori si è preso cura di intervenire per trovare
soluzioni che possano in qualche modo bonificare lo sconcio dell’ex complesso
turistico “Rondò Priscilla” già di proprietà comunale ma sciaguratamente
venduto a privati dalle Giunte capeggiate da Graziano Nesti e Marina Lauri, e
sul quale peraltro il Comune tuttora mantiene una servitù per l’uso pubblico
della piscina “rottamata” con discutibili dichiarazioni di non agibilità ed ora
ridotta a discarica.
Ma neppure il cambio di guida che ha
messo a capo del Comune il sindaco Ceccarelli & soci, nonostante le
roboanti affermazioni di dar vita ad indagini approfondite, è riuscito a
muovere passo per quel Centro benessere di Ponte Sestaione da anni in attesa di
ultimazione.
Nessuna informazione sulla sospensione
dei lavori per la messa a norma della funivia Doganaccia-Croce Arcana disposta dalla
Sovraintendenza ai Monumenti dopo il brillamento non autorizzato di un pilone,
operazione avvenuta presente il sindaco Ceccarelli nella sua veste anche di
presidente della Comunità Montana.
Alla sospensione – com’è noto – fece seguito la
crisi finanziaria della ditta a cui erano stati assegnati i lavori ed addirittura
erogata una somma di 300/350.000 euro senza che la Comunità si fosse garantita
con fidejussione.
Le attuali difficoltà di cassa del
Comune determinate dal surplus del personale –
portate alla luce a gran voce e successivamente smentite dal sindaco Ceccarelli
che aveva dato l’allarme di non poter pagare il personale – si sono poi tradotte dallo stesso sindaco in una urgente
calata a Firenze per chiedere alla Regione l’anticipazione di 700.000 euro dovute
dalla S.p.A. Gaia a titolo di rimborso mutui.
A questo proposito c’è da segnalare che
la recente citazione presentata dai Comuni di Cutigliano, Piteglio e San
Marcello è stata respinta per “vizio di forma”, dimostrazione palese di
disattento esame da parte di sindaci, segretari comunali e dirigenti.
Ma oltre a questi al Comune spettano
altri 70-75 mila euro derivanti dai contributi Bim la cui gestione, già
affidata alla Comunità Montana ed ora in cassa alla Provincia, non sembra sia
stata trasferita nelle casse comunali.
Abbiamo detto 70-75.000 euro, ma
potrebbero essere di più poiché sembra che alcune aziende (tra cui una di
comproprietà del sindaco) non abbiano effettuato i versamenti. In più non sono
stati appaltati ed iniziati i lavori di ristrutturazione del Palazzo dei
Capitani della Montagna per i quali esiste da tempo la copertura, né si è
rimesso in sesto il Palazzo degli Uffici ora solo in parte di proprietà
comunale ed il cui degrado, proprio perché sorge all’inizio del paese,
costituisce un pessimo biglietto da visita per un paese di antiche
frequentazioni turistiche.
A questo punto merita rilevare il
ridotto utilizzo della biblioteca comunale (ora utilizzata come mero deposito
di libri neppure tutti inventariati) e del punto Informazioni turistiche
dei Casotti di Cutigliano che – costato circa
180.000 euro – non funziona per carenza di personale.
E dire che – a detta del sindaco, titolare tra l’altro della delega per
il turismo – il Comune avrebbe in surplus.
Disattenzione, incapacità, neghittosità,
scarsa presenza in Comune, carenza pressoché totale di colloquio con la
popolazione e con la stessa minoranza consiliare (un ex sindaco democristiano
sostiene che a Cutigliano da quando Ceccarelli è in carica non esiste più il
Comune) sono i mali che hanno portato Cutigliano allo sbaraglio e che ora lo
vogliono definitivamente affossare nel Comunone-Dynamone.
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[Martedì 19 novembre 2013 | 18:16 - © Quarrata/news]
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