di FELICE DE MATTEIS
Dal consesso si defilarono sia don
Carlesi (Curia di Pistoia) sia l’On. Barontini (Istituto Storico della
Resistenza e associazioni del volontariato)
PISTOIA. Abbiamo parlato nel precedente
post di Ivano Paci, Presidente della Fondazione Caripit, dei dieci
milioni di titoli truffa rifilatigli dal M.P.S., tramite Prometeia, e del
salvataggio in calcio d’angolo del Professore nell’ultima riunione del
Consiglio Generale: otto, di fatto a suo favore, dodici, di fatto, non
pervenuti, quattro, uomini liberi, contro. Ventiquattro sono infatti i componenti
il Consiglio Generale: e Lui se l’è cavata solo per un terzo e grazie alle défaillances
degli altri due terzi (roba da Italietta).
Svariate milionate di euro sono invece
il bilancio che la Fondazione distribuisce attraverso il Padre-Padrone per i bisogni
del territorio di sua competenza. Una carità Mansueta e padronale. Da cattocomunisti,
insomma.
Esiste poi un elenco dei soci dove
convivono, e non contano nulla, persone di conclamata ed acclarata e civica
onestà, assieme a qualche pregiudicato che non si chiama Silvio B. (e quindi fa
ancora comodo), ruffiani di parrocchia e simili: insomma, uno spaccato di vita
e di questa Italia/Pistoia.
Abbiamo fatto questa premessa perché
mentre si “usano” – a nostro modestissimo parere – personalità civiche di
Pistoia, culturalmente di spicco e notoriamente conosciute per il loro sapere e
la loro professionalità, si contrabbanda un Consiglio dei Soci composto da
“gente” che accetta di comparire solo per “esserci” e magari chiedere qualche
elemosina per l’associazione di appartenenza quando si prospetta l’opportunità:
gente simile al povero che viene a raccattare le briciole dalla tavola del ‘ricco
epulone’ – la metafora evangelica ben s’adatta al Prof., dato che è anche il
teorico della necessità, per chi sa e può (e Lui sa e può), di darsi
evangelicamente alla politica, com’ebbe a dire a casa di don Firindelli.
Sì: Gao
Zu dà. Se vuole.
Per l’archivio storico del Comune di
San Marcello (e sì che l’assessore richiedente, l’Alice Sobrero, si presenta
anche bene) o per Santa Caterina, nemmeno un tallero.
Dei quattro “contrari” a Papa/Papà etc.,
dopo la legittima richiesta che si proponesse come eventuale parte offesa
contro il M.P.S. per il bidone rifilato alla Fondazione in relazione ai dieci
milioni di Fresh mentre Paci Eugenio Settimo (per esteso) regnava in
Deputazione M.P.S., abbiamo esaurientemente parlato.
Rinnoviamo il nostro civile
apprezzamento: in primis, doverosamente all’avv. Ermanno Bujani, con il
quale ho avuto un cortese e civile scambio di opinioni a proposito di certi
suoi “conflitti di interesse” con la Fondazione.
Mi rivolgo a lui, per la posizione
assunta che travalica il fatto – i titoli Fresh – per fagli notare che, lungi da me il pensare che sia lui
uno dei Bruti in attesa della pugnalata a Cesare/Gao/Io/Lui etc., anche per
motivi anagrafici, potrebbe adoperarsi per un ‘trapasso’ positivo a favore
della comunità pistoiese. Quando ciò dovesse accadere, s’intende. In tal caso
non avremmo difficoltà a riconoscergli di essere – o di essere divenuto – civicamente parte di “una
sintesi di alto livello…” (basta!).
Perché i milioni di euro che la
Fondazione distribuisce annualmente non possono restare vincolati alla
discrezionalità di un gruppetto che condiziona una politica (di mero potere) localistica,
barbona e questuante.
Né la Fondazione può essere il luogo da
cui fuggire quando “ci si deve mettere la faccia” (come nel caso dell’ultima
riunione sul bidone dei dieci milioni di Fresh). Si vota: a favore o
contro. Il 21 ottobre, invece, tredici uomini l’hanno fatto. Cinque
erano assenti e fra questi qualche furbastro/furbastra che Gao Zu avrà
certamente individuato come membro “stranamente “ assente. È roba da cattocomunisti,
ma sicuramente il Prof. se la sarà legata al dito…
Fra i sei membri che nella votazione
del 21 ottobre sono “smammati” (per non votare?), rileviamo, senza
assolutamente stupirci, l’allungo (= fuga) di don Carlesi, rappresentante della
Curia Pistoiese. Qualcosa significherà, ma dirlo potrebbe costarci qualche
querela e con la Magistratura libera che abbiamo…
Ci rammarica nell’allungo (= fuga),
quello dell’On. Roberto Barontini che rappresenta nel consiglio dei 24 del
Consiglio Generale, le associazioni del volontariato.
Ex deputato del Pri, con un vitalizio mensile
da €. 2.037,86, è stato uno stimatissimo medico di famiglia che anticipava le
sue visite ambulatoriali per poter seguire i suoi pazienti, esercitare la sua
professione e pure seguire la sua passione politica; e che, andato in pensione,
ha lasciato di sé un più che gradito ricordo.
Anche lui, “smammato”. Perché? Per
avere in futuro una “benevolentia” per l’Istituto Storico della Resistenza? Per
raggiungere l’obiettivo di iscrivere tutti i pistoiesi alla Maratona del
Partigiano? Per farsi sponsorizzare una targa in San Lorenzo dove dei
poveri disgraziati a caccia di vettovaglie, poveracci del popolo, incapparono
nella ‘legale sanzione’ prevista in quegli orrendi momenti di guerra?
On. Barontini, immagini la messe di
proiettili occorrenti se, vigendo ancora il codice militare di guerra,
dovessimo fucilare tutti i ladri di questa repubblica!
La sonnacchiosa Pistoia, dove circolano
con il sorriso stampato in faccia personaggi che hanno frequentato le patrie
galere con l’accusa – onestamente ancora da definire in ultimo grado di
giudizio – di essersi appropriati di pubblici denari e di avere dato e/o preso
mazzette, è la classica città disposta a subire tutto e tutto accettare, in
cambio di qualche pubblica medaglietta.
Una città proprio – lasciateci dire – degna di
Vanni Fucci.
P.S. – Ho
“buttato giù” queste noterelle prima dello Scandalo Cancellieri, del figlio che
per un paio di anni di servizio si becca una liquidazione da vari milioni di
euro e del poco apprezzabile interessamento della ministra a favore di una
famiglia di gentleman della finanza e del mattone quali i Ligresti, suoi amici.
Cosa vogliamo mai attenderci da questa
repubblica (rigorosamente minuscola)?
La Fondazione, il Paci, i suoi
ossequiosi sodali, divengono scolaretti davanti a questi accadimenti.
D’altronde, bisognerà pure cominciare e
sperare, sperare, sperare…
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Mercoledì 6 novembre 2013 | 11:07 - © Quarrata/news]
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