di LUIGI SCARDIGLI
Il consigliere comunale Sforzi ribatte alle scelte e ai
metodi del Sindaco – Cosa ci sarebbe,
allora, sotto quella scelta così infelice di Bertinelli & C.?
PISTOIA. «Siamo profondamente contrari, perché appartiene al nostro
dna, al consumo di suolo e siamo contrari, per scelta storica, alle demagogie:
la raccolta porta a porta non può più aspettare, ma l’area ex Pallavicini non è
certo il sito migliore dove costruire il centro rifiuti».
La sostanza della conferenza stampa
indetta dal consigliere comunale di Sel, Massimiliano Sforzi, e tenuta nella
tarda mattinata di oggi presso la libreria Lo
Spazio di Pistoia è questa.
«Esiste già un’area virtualmente attrezzata per la
costruzione di questo impianto: sono i cantieri comunali, 40.000 metri quadrati
dove non occorre far molto altro per l’edificazione del centro di raccolta,
perché è un’area predisposta, che non necessita di espropri, varianti, spese
aggiuntive e soprattutto attese; siamo già in ritardo, un’ulteriore dilazione potrebbe
risultare, con le norme della Comunità Europea, particolarmente pericolosa. Per
non parlare delle spese, che ricadrebbero, inevitabilmente, sulle tasche dei
pistoiesi, con fardelli e dazi edulcorati da sigle incomprensibili».
Non solo il sito dell’area ex
Pallavicini, inoltre, convince pochissimo Sel e il suo consigliere comunale.
«E poi – aggiunge Massimiliano Sforzi –,
in democrazia e per giunta in una democrazia di centro-sinistra, il confronto
con la popolazione deve avere la precedenza sulle scelte, che, in quanto tali,
come sempre succede, finiranno inevitabilmente per non accontentare qualcuno,
ma occorre necessariamente passare dal confronto con la gente prima di decidere
e pontificare e non dopo. Anche perché, se la scelta dovesse confermare le
scellerate premesse di individuare l’area ex Pallavicini come sito ideale per
la costruzione dell’impianto dei rifiuti, i costi oscillerebbero attorno ai 2
milioni di euro: non sono questi i tempi per permetterci tali lussi e sprechi.
I cantieri comunali sono lì, già pronti».
Chiediamo se a queste alternative
esista anche una terza via.
«Sì certo, il Dano – aggiunge e conclude Massimiliano Sforzi –. Lì addirittura, con un’eventuale bonifica, si otterrebbero
persino finanziamenti dalla Comunità Europea, con un beneficio triplice: il
centro smaltimento rifiuti in una zona a bassissima densità abitativa, nessuna
variante e la certezza che buona parte dei costi vengano ripianati dall’oculatezza
ambientale che guida l’Europa».
Più passa il tempo insomma e più cresce
il sospetto che dietro l’apparente insensata scelta dell’area ex Pallavicini si
nasconda un problema al momento inesploso, ma che potrebbe deflagrare.
Ed anche – forse – con un bel botto e
un grande boato…
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
La foto di Sforzi è di Luigi Scardigli.
[Giovedì 7 novembre 2013 | 16:07 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.