di Roberto Bartoli
Qualche spunto per cercare di favorire
il dibattito politico
PISTOIA. A maggio nella Provincia di Pistoia si terranno 15 rinnovi
di amministrazione. Un appuntamento fondamentale per dare una svolta anche qui
da noi, quella svolta che Matteo Renzi sta dando a livello nazionale. A questo
fine sarebbe opportuno adottare provvedimenti coraggiosi, non solo nelle
amministrazioni che stanno andando ad elezione, ma anche a Pistoia, dove l’immobilismo
e l’incapacità di segnare una discontinuità rispetto al passato stanno creando
ulteriori problemi nella fase più difficile del nostro territorio.
Ecco alcune proposte concrete:
1) Diminuire la pressione fiscale,
iniziando dal lavoro, dalle imprese e dalle famiglie con redditi medio-bassi:
nei prossimi bilanci diminuire l’aliquota Irpef anche di un solo punto;
2) Diminuire la spesa con riforme
strutturali: riassetto dei servizi programmando nel senso di meno gestione e
più controllo e quindi impegno a diminuire progressivamente il personale. No a
licenziamenti, sì a programmazione strategica
3) Crescere: creazione di un tavolo
operativo (e non di chiacchiere) tra amministrazione e categorie per realizzare
una profonda sburocratizzazione delle amministrazioni; realizzazione di bandi
di gara per tutte le attività che vedono coinvolto il pubblico; forte
investimento nelle nuove tecnologie
4) Breda: apertura definitiva al ruolo
dei privati, assumendo garanzia della permanenza di Ansaldobreda a Pistoia e di
piani industriali seri e lungimiranti. Nuova Pignone insegna!
5) Pistoia provincia del verde. Il
futuro di Pistoia si gioca sul verde. Non solo vivaismo, ma anche montagna,
energie alternative, raccolta differenziata, smart city. Organizzare un grande
evento l’anno in cui tutta la provincia divenga una provincia verde, un evento
che duri molti giorni e che abbia risonanza mondiale.
6) La montagna vive di montagna.
Rivalutare la montagna con agevolazioni fiscali e urbanistiche e con il
federalismo locale, per cui i territori dicono la loro sui provvedimenti più
importanti delle amministrazioni.
7) Realizzare la raccolta differenziata
8) Stop al consumo di territorio, e
quindi piani urbanistici a volumi zero per recuperare e riqualificare
9) Potenziare l’unione dei Comuni in
tutta la provincia, non solo montagna, ma anche Valdinievole e Piana
10) Creare tre coordinamenti di comuni
per la montagna, la piana e la Valdinievole per programmare in forma
coordinata: urbanistica, trasporti, tutti i servizi essenziali ai cittadini
(acqua, gas, energia etc.)
11) Settore socio-sanitario, comuni
amici dei cittadino: diffusione capillare sul territorio di centri unici per i
servizi al cittadino, dove lavoreranno fianco a fianco l’assistente sociale, l’operatore
del centro per l’impiego, l’infermiera, l’operatore sociale della cooperativa,
il responsabile della pratica amministrativa. Vi sarà lo spazio per ambulatori
di medicina generale e di pediatria, per i volontari di associazioni, nonché
servizi di consulenza psicologica e legale.
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[Giovedì 9 gennaio 2014 | 12:46 - © Quarrata/news]
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