PISTOIA. Commento
breve. È interessante leggere la risposta – sia pure filtrata attraverso la
lettura di un redattore – che don Diego Pancaldo, di fatto
Segretario/Presidente della Fondazione Maria Assunta in cielo onlus,
rende all’architetto Principato e alla lettera, da lui inviata alla fondazione,
che noi di Quarrata/news avevamo pubblicato per intero fino da sabato
sera scorso, con un assoluto anticipo su tutti.
Dichiara don Pancaldo attraverso Il Tirreno: «Per quanto riguarda
tutte le insinuazioni riferite alla gestione toccherà prima o poi alla magistratura
chiarire se e quante siano state le eventuali “distrazioni” di fondi. Stupisce
però che pur a fronte di tali gravi insinuazioni e presunti ammanchi, l’Aias
nazionale e le sue diramazioni locali continuino ad avere tanto interesse per questa
Fondazione. La realtà è che, al contrario, essa è solida e trasparente. Il
fermo del cantiere determinato dall’arrivo del commissario Aias nazionale e tutti
gli eventi successivi, drammatici e dolorosi, non hanno fatto che confermare
che l’interesse perseguito era del tutto diverso rispetto a quello dell’assistenza
ai disabili».
Per quanto riguarda l’aspetto delle eventuali «“distrazioni” di fondi»,
come scrive Pancaldo, c’è da augurarsi davvero che se ne occupi, una volta per tutte,
la magistratura; e anzi, se davvero questa viene intravista, dal Segretario
della Maria Assunta, come una ipotetica via di soluzione della vicenda,
al fine – per seguire la metafora a lui così cara – di smascherare i lupi
(Aias) della terra e di valorizzare gli agnelli (Apr-Bardelli etc.), c’è
da chiedersi, senza mezzi termini, come mai, finora, non siano state in prima
persona la Fondazione Maria Assunta in cielo stessa e l’Apr-Bardelli ad
aver promosso, fra tutto il macello delle cause in corso, anche un’azione
legale che riguardasse eventuali denigrazioni, calunnie e/o diffamazioni. Così,
tanto per farla finita.
Perché dal di fuori resta molto difficile credere alla ripetizione di
frasi, come quelle di don Pancaldo, quando, dinanzi alla minaccia dell’intervento
del magistrato, chi si sente, ormai da anni, perseguitato (don Diego e
Bardelli), non si rivolge mai all’arbitro giusto per chiedere vera e definitiva
giustizia in nome di una propria indiscutibile onestà.
E a proposito di questo stesso tema dei flussi di denaro di cui si parla,
consigliamo ai nostri lettori di cominciare a rivedersi questo post: Aias,
flussi di milioni verso Tvl? (vedi).
e.b. blogger
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[Martedì 6 marzo
2012 - © Quarrata/news 2011]
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