mercoledì 17 ottobre 2012

I 5 STELLE IN PROCURA PER I CUMULI DI TERRA DEL NUOVO OSPEDALE


«Ad un comune cittadino verrebbe intimato l’obbligo di immediata rimozione, oltre che doverne rispondere penalmente»

PISTOIA. I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno denunciato la situazione anomala che si è creata nell’area dei lavori del nuovo ospedale.
Ecco il testo della denuncia:

Alla Procura della Repubblica
Piazza del Duomo - 51100 Pistoia
Al Corpo Forestale - Comando Provinciale Pistoia
Via del Carmine, 8 - 51100 Pistoia
Al Dipartimento di Pistoia Arpat
Via Baroni, 18 - 51100 Pistoia
Al Comando di polizia municipale di Pistoia - Servizio Vigilanza Edilizia
via dei Macelli c/o Ufficio Tecnico Comune di Pistoia - 51100 Pistoia

Oggetto: Denuncia in merito all’area del cantiere del Nuovo Ospedale San Jacopo, Ex Campo di Volo, Pistoia.

Il Movimento 5 Stelle di Pistoia, tramite i suoi consiglieri,

 DENUNCIA
i fatti qui di seguito riportati:

In molti, come noi, si saranno chiesti perché sono apparse estese montagne di terra depositata anche nelle aree destinate a parco territoriale al di fuori del cantiere.
È noto che la terra proviene dagli scavi dell’ospedale ed in gran parte da quelli dell’area ex-Breda, come ci è stato confermato da un dirigente tecnico dall’amministrazione comunale.
L’art. 103 dell’adottato regolamento urbanistico (R.U.) indica al punto 3 che sono vietate: “la realizzazione di nuova viabilità meccanizzata non prevista dal Ru, apertura di cave, l’installazione di depositi di alcun genere non collegati all’attività del parco.”, quindi attenendosi a tale norma i depositi di terra non dovrebbero esserci.
Ad un comune cittadino verrebbe intimato l’obbligo di immediata rimozione, oltre che doverne rispondere penalmente. Viene spontaneo chiederci come mai il Comune, che è il redattore di tale norma, è il primo a non rispettarla!
È altrettanto noto che la terra lì depositata servirà alla società A.T.I. (associazione temporanea di imprese costituita da Vescovi e Rosi) per la realizzazione della futura sopraelevazione della strada regionale (superstrada) connessa alla viabilità del nuovo ospedale.
Altrettanto evidente è l’attività di frantumazione messa in atto all’interno del cantiere: per la quantità trattata, non può essere assimilata a opera di riciclaggio, ma ad una vera e propria attività di cava e trasformazione.
Va da sé che le quantità depositate comportano un impatto negativo sull’ambiente, quantomeno un esteso mescolamento ed amalgama del materiale escavato con il terreno vegetale del parco territoriale in progetto dal R.U.
È evidente che i depositi non sono stati pensati nel rispetto e tutela del sito, delle acque superficiali, della flora, della fauna, degli habitat e delle aree medesime, contrariamente a quanto stabilito dal D. lgs 152/2006, artt. 183, 184, 184 bis, 185 - in particolare dall’art. 186 primo comma, punto f. - e successive varianti e integrazioni.
Sempre per la citata normativa, è ammesso il deposito del materiale escavato per il periodo massimo di un anno. Il superamento dei tempi consentiti e le non conformi modalità di stoccaggio, le indefinite previsioni di impiego, la mancata realizzazione delle necessarie opere atte ad accoglierlo, rendono il medesimo un rifiuto speciale.
Risulta interessante sapere perché il Comune si è prestato a concedere il parco territoriale in uso a chi ha depositato il materiale.
Pistoia, 16/10/2012           
I sottoscritti:
Del Bino Giacomo
Di Maina Paola
Giorgi Maurizio
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 17 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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