PISTOIA. Qualcuno, in questi
giorni, può essersi chiesto il perché del silenzio di questo blog sulla visita
di Susanna Camusso alla Breda di Pistoia.
Con la premessa che personalmente stimo molto la sindacalista della
Cgil, una delle prime voci difformi e in contrasto con il Governo Monti nel
momento stesso in cui il Pd gli si prostrava come il sacerdote quando viene
unto e consacrato dal Signore, sempre personalmente non credo che a questo
Governo, di questi Signori, una raccomandazione della Susanna – blanda o
incazzata che dir si voglia – faccia effetto più di una puntura di zanzara
sulla pelle del culo di un elefante.
Questo Governo non ha alcun altro interesse che arrivare a dama e non
dopo aver svolto il suo mandato (anomalo, incostituzionale, forzato e contrario
a qualsiasi regola di rispetto legalitario della democrazia: chi lo ha mai
scelto, Monti, se non l’uomo di Budapest,
col beneplacito di tutti i partiti traditori dell’elettorato che avrebbero
dovuto seguire la via legale delle elezioni?); non dopo aver svolto il suo
mandato, dicevo, ma dopo aver fatto un casino della malora in tutti i settori
con quelle miriadi di mezze misure che hanno fatto di questa legislatura
nefanda, un vero e proprio coitus interruptus
della vita della Seconda Repubblica sul letto di morte.
Non credo che la Camusso sarà ascoltata, perché a nessuno dei ‘banchieri’
che ci governano sta minimamente a cuore la ripresa dell’occupazione e del
lavoro. E ce lo mostrano ogni giorno.
A loro interessa far sera,
prendere gli stipendi e – se li riinvitano – tornare al tavolo imbandito della
Terza Repubblica per fare un’altra bella scorpacciata.
Ecco perché il silenzio del blog.
E non parliamo poi dell’idea peregrinissina del Comitato di Pistoia per
Bersani: chiedergli impegni. Sono sbagliati momento (elettorale) e persona.
Gigi prese già in giro la Breda in campagna elettorale per il Comune,
quando lo avvicinò Bertinelli, figuriamoci cosa si metterà a fare ora che ha da
pensare al percorso delle sue
primarie, per le quali è partito dal distributore-officina di suo padre.
Anche Giuseppe Bottazzi, se non mi sbaglio, faceva il meccanico.
Sì, proprio Peppone di don Camillo…
e.b. blogger
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[Lunedì 29 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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