Con l’arrivo del freddo non serve
coprirsi troppo e per non ammalarsi è meglio evitare i luoghi affollati – I consigli di geriatra e pediatra
PISTOIA. Nelle prossime ore le temperature dovrebbero diminuire e
dall’estate si passerà all’autunno. Con il brusco cambiamento climatico i
sanitari temono per la salute dei bambini e degli anziani fragili ma,
attenzione, raccomandano i medici, non ci si ammala per il freddo. Lo sostiene,
per esempio, il direttore del dipartimento materno infantile della Ausl3 dottor
Rino Agostiniani che invita le mamme a vestire i propri figli in funzione delle
temperature e degli ambienti che frequentano ed ad usare il buon senso.
“La
salute inizia da un adeguato abbigliamento ed è un errore pensare che
vestendoli troppo di evitino le infezioni virali. Semmai – spiega Agostiniani – i bambini d’inverno si ammalano di più perché trascorrono
molto tempo in ambienti chiusi, a contatto con altri bambini e di conseguenza
sono più esposti alle infezioni e ai virus e allora – dice il medico – nel tempo
libero è molto meglio portarli a fare delle passeggiato all’aperto, anche se è
molto freddo, piuttosto che nei centri commerciali”. Un’altra raccomandazione
riguarda le temperature domestiche. “In casa se sono superiori a diciotto,
venti gradi diventano molto dannose per la salute dei nostri figli e la
nostra”.
Altri consigli sono dispensati per gli
anziani. La dottoressa Elisabetta Tonon, della unità operativa di Geriatria,
spiega che proprio per la loro condizione di “fragilità” (cioè se di età molto
avanzata ed affetti da più patologie croniche) gli anziani sono al pari degli
individui in età infantile, maggiormente predisposti a contrarre affezioni a
patogenesi infettiva (virale o batterica) a maggior prevalenza nel periodo
invernale, con conseguenze potenzialmente anche molto gravi.
La dottoressa Tonon sottolinea che con
l’abbassamento delle temperature aumenta il rischio di ammalarsi perché negli
ambienti chiusi maggiore è la possibilità di contagio. Per gli anziani, quindi,
la raccomandazione è quella di evitare luoghi affollati ed il contatto con
altri familiari (inclusi i bambini) che hanno già contratto un’infezione. Da
mantenere, invece, l’abitudine ad uscire di casa per una passeggiata (anche
breve), magari scegliendo le ore centrali della giornata, quando le temperature
sono meno rigide e migliore è l’illuminazione naturale. Infine la geriatra
suggerisce di evitare assolutamente di trascorrere molte ore del giorno in
ambienti poco illuminati (che lo sono ancor meno se il cielo è nuvoloso) e con
pochi stimoli in quanto questo favorisce lo sviluppo di alterazioni del ritmo
sonno-veglia e può peggiorare il tono dell’umore. È consigliabile, inoltre,
mantenere un’alimentazione sana, ricca cioè di frutta e verdura, magari
approfittando della disponibilità di agrumi, ricchi di acqua e vitamine ad
azione antiossidante e favorente le difese immunitarie.
Daniela Ponticelli
Ufficio Stampa Ausl 3 – [comunicato]
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[Venerdì 26 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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