Ma prima
anche la Comunità Montana…
SAN
MARCELLO-MONTAGNA. Le Società della Salute – parto magnifico dei
reggitori della Regione Toscana che le accreditò come panacea per risolvere le
tante problematiche del Sociale– sono in via di dismissione.
Tra queste
ovviamente anche l’ultima nata: quella di Pistoia affidata, dopo interni
travagli, alle cure del neo direttore Luigi Rossi. Una nomina che era riuscita a
destare molte speranze fondate sul fatto che la precedente gestione affidata –
quale gestore di riferimento – al Comune di Pistoia dai Comuni extra
Valdinievole e da quelli della montagna aveva “fatto fico” nel senso che negli
ultimi mesi dell’anno si era trovata ad aver impegnato somme superiori a quelle
messe a disposizione particolarmente per l’assistenza ai disabili.
Tanto che per
salvare la faccia si addivenne ad un valzer di sostituzioni improvvise di
assistenti sociali. Un fenomeno praticato alla grande anche dagli Istituti
bancari quando – volendo tirare i remi in barca – non trovano modo migliore che
sostituire i responsabili di agenzia o di filiale.
E così l’attuale
governante la Regione Toscana – al pari peraltro dei suoi precedenti colleghi Governatori
– ha pensato bene di gettare dalla finestra l’acqua della tinozza con il
bambino dentro.
In questo ha
ricopiato comportamenti ripetutamente osservati che, in Toscana, hanno portato
ad affidare alle ormai disciolte Comunità Montane la gestione delle foreste; a
sfornare contrastanti leggi in continuazione che hanno ridotto ad ectoplasma
quel radicato turismo che per oltre un secolo era riuscito a diffondere il
benessere nelle città e nelle più suggestive località toscane ed, in primis,
sulla montagna pistoiese; ad attivare disastrate decisioni riguardanti la
riduzione dei trasporti con autobus pubblici e della ferrovia Porrettana.
Le somme che ora
non sono più disponibili sono state spese per dar vita a carrozzoni come le
Associazioni Intercomunali vissute lo spazio di un mattino ma servite per
elevare a dirigenti regionali oscuri impiegati muniti di tessera.
Né meglio hanno
fatto i dirigenti locali che – preoccupati di conservare poltrone e prebende –
hanno sperperato somme cospicue in attività inutili come la non avvenuta
reindustrializzazione della ex Sedi di Campotizzoro mentre i responsabili della
Comunità Montana Appennino Pistoiese hanno dormito sogni d’oro senza accorgersi
(o volersi accorgere?) dei paurosi ammanchi.
Ora molti di questi
personaggi hanno la sicumera di accreditarsi come salvatori della patria e si
propongono nuovamente come gestori del Comune unico targato Dynamo. E, forse,
tra lobby e trasversali interessati sostegni c’è davvero il rischio di vederli
a cavallo.
Ma, purtroppo, a
Pistoia ed in montagna sono pochi coloro che osano gridare che il Re ( con la
sua corte di principi, duchi, marchesi, conti, baroni e vassalli vari)…
Il Grillo Parlante
Il Re cosa…? È senza pantaloni o addirittura a
culo nudo?
Lo abbiamo detto noi di Q/n e in tutte le
salse. Ma che vuoi, Grillo? Per l’Orlandini noi siamo dei poveri peones
che non capiamo nulla: solo dei poveracci da polemichette (vedi).
E forse è vero perché noi, dei quattrini scomparsi alla Comunità Montana, non
ce ne siamo messi in tasca nemmen l’ombra.
Ma può anche darsi che nessuno ci guardi solo perché
non siamo di quelli con la tessera in tasca – nemmeno della loggia.
Salute alla Montagna intera – speriamo! – con queste
premesse…
Q/n
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[Venerdì 26 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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