di Luigi
Scardigli
Incontro con Lorenzo Paudice e Andrea
Zucchini su una recente decisione della Cassazione nella saletta della libreria
“Leggo e scrivo”
PISTOIA. È la prima volta e ha tutta l’aria di poter creare un
precedente.
Nell’ottobre scorso la Cassazione, dopo i due precedenti
livelli di giudizio, ha deciso di far risarcire una madre (e questo è pacifico),
ma anche sua figlia (qui sta l’originalità), la terza, nata (nel 1996) con
sindrome down, per una disabilità che le autorità sanitarie (loro dovranno
saldare i conti) non furono capaci di individuare e che, se tempestivamente diagnosticata,
sarebbe stata evitata dalla pratica dell’interruzione della maternità che la
madre avrebbe certamente deciso di adottare.
L’incontro per discutere sull’opportunità di risarcire si è consumato oggi
pomeriggio, presso la saletta della libreria Leggo e scrivo, in viale Pacinotti, a Pistoia, alla presenza di due
relatori: Lorenzo Paudice e Andrea Zucchini, che si sono appassionatamente
attorcigliati attorno a questa decisione, che non ha precedenti e che hanno
voluto sottoscrivere sotto un ordine del giorno che lascia intendere l’interesse
della questione, Nascere: un danno risarcibile?
L’oggetto dell’interesse della decisione ruota attorno alla
scelta dei magistrati che hanno deciso di risarcire e monetizzare una vita
disabile alla diretta interessata: se sua madre fosse stata messa al corrente
della disabilità della figlia, non l’avrebbe portata alla nascita e per questo inconveniente, la Cassazione ha sancito
che alla figlia indesiderata l’équipe sanitaria, rea di non averne previsto la
disabilità, dovrà risarcire una vita di handicap.
Non vorrei che nessuno traesse conclusioni affrettate su una
questione così delicata, nemmeno io.
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[Sabato 27 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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