SAN MARCELLO-MONTAGNA. Siamo fermamente convinti che i promotori del
Comunone-Fusione-Dynamone dovrebbero leggere con attenzione questo articolo
scritto e pubblicato, proprio oggi, da Mauro Banchini, sanmarcellino doc, su Toscana
Notizie (vedi).
Com’è chiaramente comprensibile,
non avendo le amministrazioni della Montagna Pistoiese proceduto all’Unione dei
Comuni, ora non possono partecipare alla ripartizione del grosso, checché ne
dicano i fautori della fusion…
Q/n
FIRENZE. Più di 4 milioni (per la precisione 4.122.777, 08
euro) vengono ripartiti fra gli enti montani della Toscana in attuazione del
programma annuale (2012) del Piano di indirizzo per le montagne toscane: la
delibera, proposta direttamente dal presidente Enrico Rossi, è stata
approvata nella Giunta Regionale di questo pomeriggio.
Adesso gli enti hanno un mese di
tempo (la scadenza è fissata al 30 novembre) per presentare in Regione progetti
finalizzati al concreto utilizzo di questi denari: fra i possibili settori di
investimento, la protezione dell’ecosistema montano (tutela risorse idriche,
prevenzione rischio idrogeologico, incentivi alle rinnovabili …), la
valorizzazione delle risorse montane (zootecnia, filiera del legno, piccole
manutenzioni, sentieristica …) la sostenibilità (certificazioni prodotti tipici
…), la qualità della vita (comunicazioni avanzate, condizioni socio-sanitarie,
istruzione …).
3 milioni e 266 mila euro per 18
Unioni di Comuni
Una quota ampiamente
maggioritaria (il 79%: ben 3 milioni e 266 mila euro circa) è ripartita fra le
Unioni di Comuni derivanti dall’estinzione delle Comunità Montane o aventi
altra natura ma con almeno il 30% del territorio classificato montano. Altri
700 mila euro sono ripartiti fra i Comuni classificati “montani” ma che non
fanno parte di una Unione di Comuni.
Nel dettaglio, sono 18 (17 nate
dall’estinzione di Comunità Montane e una – Fiesole/Vaglia con almeno il 30%
del territorio classificato come “montano”) le Unioni di Comuni fra cui è
ripartita la somma più consistente (3.266.356,17 euro): Alta Val di Cecina
187.568; Amiata Grossetana 215.292; Amiata Val d’Orcia 165.320; Casentino
212.896; Colline del Fiora 251.916; Colline Metallifere 198.521; Garfagnana
187.910; Lunigiana 354.941; Media Valle del Serchio 121.166; Mugello 440.169;
Pratomagno 71.536; Valdarno e Valdisieve 213.581; Val di Bisenzio 91.388;
Valdichiana Senese 90.703; Val di Merse 99.602; Valtiberina Toscana 210.500;
Versilia 108.159; Fiesole-Vaglia 45.180.
La cifra è ripartita in base ai
criteri stabiliti dal più generale “Piano d’indirizzo per le montagne toscane”:
il 60% sulle caratteristiche demo-morfologiche dell’Unione di Comuni; il 30%
sul reddito pro-capite e sul coefficiente di disagio; il 10% su una quota fissa
per ciascuna Unione.
Per ottenere questi soldi le
Unioni di Comuni dovranno presentare alla Regione, in modo tassativo entro il
30 novembre 2012, proposte progettuali coerenti con il Piano di indirizzo per
le montagne toscane. Qualche esempio. infrastrutture di mobilità sostenibile
(fra cui ciclovie ed ippovie), strade rurali, didattica scolastica e
telemedicina, videoconferenze e telecentri, attività turistiche e artigianali,
commerciali, culturali e scolastiche, progetti per l’istruzione ma anche per la
manutenzione e difesa del suolo, politiche per i rifiuti … E’ consentita la
presentazione, per ogni Unione, di un progetto di riserva (da finanziare in
caso di disponibilità nelle risorse)
700 mila euro per 48 Comuni
montani
I restanti 700 mila euro verranno
ripartiti fra 48 Comuni montani non inclusi in Unioni di Comuni ma con
territorio classificato come ”interamente o parzialmente montano”. Questi, in
ordine strettamente alfabetico, i Comuni: Arezzo, Bagni di Lucca, Bibbiena,
Buti, Calci, Calenzano, Capannori, Capolona, Capraia Isola, Carrara,
Castelnuovo Garfagnana, Castelnuovo di Val di Cecina, Castiglion Fiorentino,
Cavriglia, Civitella Paganico, Cortona, Figline Val d’Arno, Gaiole in Chianti,
Greve in Chianti, Lucca, Marciana Marina, Marliana, Massa, Montalcino, Montale,
Monte Argentario, Montemurlo, Montignoso, Pescaglia, Pescia, Pieve Santo
Stefano, Pistoia, Pontremoli, Porto Azzurro, Piteglio, Pratovecchio, Radda in
Chianti, Rio Marina, Roccastrada, Sasseta, Sambuca Pistoiese, San Marcello
Pistoiese, Scansano, Sesto Fiorentino, Subbiano, Vagli sotto, Villa Basilica,
Volterra.
Anche in questo caso ciascun
Comune montano deve presentare progetti entro il prossimo 30 novembre: per ogni
proposta progettuale il finanziamento regionale assegnato sarà pari a un
massimo del 90% dell’investimento totale per un importo comunque non superiore
a 50 mila euro. Ciascun Comune potrà presentare a finanziamento solo una
proposta prioritaria e una di riserva. E anche per la ripartizione di questi
700 mila euro vale, sui progetti da presentare alla Regione, la coerenza con le
strategie e i macro-obiettivi contenuti nel Piano di indirizzo per le montagne
toscane: accessibilità territoriale, comunicazioni tecnologicamente
qualificate, parità di condizioni socio-sanitarie, offerta di servizi, istruzione
e politiche formative, tutela delle biodiversità montane.
Da notare che fra questi 48
Comuni ne sono compresi 6 (Marliana, Montale, Pescia, Piteglio, Sambuca
Pistoiese, San Marcello Pistoiese) già inclusi nella Comunità Montana
“Appennino Pistoiese”: un ente oggi in fase di estinzione, e commissariato, per
mancata trasformazione in una Unione di Comuni. Esclusi, invece, i Comuni di
Abetone e Cutigliano perché già beneficiari di un contributo regionale deciso
con la legge Finanziaria 2011.
156 mila euro per la Provincia di
Livorno
La restante parte di quota (circa
156 mila euro) viene assegnata alla Provincia di Livorno come “ente subentrante
all’estinta Unione di Comuni dell’Arcipelago Toscano”.
Gli interventi
finanziati nel 2011
La delibera riporta anche una
descrizione sintetica degli interventi finanziati lo scorso anno quando la
Regione Toscana distribuì agli enti montani 4 milioni di euro. A beneficiare
furono 19 fra Comunità Montane e Unioni di Comuni montani (con una quota pari a
3 milioni e 760 mila euro) nonché (con i restanti 290 mila euro) un gruppo di
Comuni montani non inclusi nei citati organismi sovracomunali. I progetti
ammessi furono, in tutto, 76 di cui 17 su trasporti/viabilità, 14 per servizi
scolastici/culturali, 12 per turismo/commercio, 10 su presidio/difesa ambiente,
8 in attività istituzionali, 5 in agricoltura, 3 in tecnologie informatiche, 3
in servizi sociosanitari, 2 nel settore energetico, 1 nell’idrico e 1 in
attività produttive. Da sottolineare l’effetto moltiplicatore di questi
investimenti: a fronte di una cifra regionale di 3,760 milioni di euro sono
stati attivati finanziamenti (pubblici e privati) pari a oltre 26 milioni di
euro con un effetto moltiplicatore di quasi 1 a 7.
I restanti 290 mila euro, lo
scorso anno, furono destinati a progetti in aree montane presentati da otto
Comuni: Arezzo, Buti, Calenzano, Capannori, Cavriglia, Greve in Chianti, Massa,
Sassetta. L’effetto moltiplicatore, qui, è stato di circa 1,4: l’investimento
complessivo si è infatti attestato a circa 417 mila euro.
[Mauro Banchini]
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[Martedì 30 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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