SAN MARCELLO-MONTAGNA. Diamo voce a una protesta inoltràtaci da Fabiano
Fini, che lamenta l’invasività di tasse e balzelli a suo parere (ma così sembra
anche stando a certi pronunciamenti) non dovuti:
Ogni anno, regolarmente o quasi, vengono recapitati gli avvisi di
pagamento del contributo consortile. E come ogni anno, regolarmente o quasi, mi
inquieto, e non poco.
Durante la mia permanenza in Comunità Montana (consigliere di minoranza)
ho ripetutamente evidenziato la non corrispondenza del comportamento del
Consorzio di Bonifica con la normativa vigente (vedi).
In primis la dimostrazione di un beneficio diretto ed immediato degli
immobili riconducibile all’attività di bonifica svolta dal Consorzio. Cito una
sentenza della Commissione Tributaria Regionale: “…il presupposto impositivo
dei contributi pretesi dai consorzi di bonifica per le opere eseguite è
costituito non solo dall’inclusione di una data proprietà in un perimetro
consortile, ma anche dall’effettiva erogazione di un servizio che procuri un
vantaggio specifico e diretto alla proprietà, e quindi al contribuente. Secondo
tale impostazione, se la dimostrazione di tale vantaggio non viene fornita dall’ente
impositore, i contributi non sono dovuti… Orbene, se è fuor di dubbio che la
suddetta Comunità Montana svolga funzioni di consorzio di bonifica, e se è
altrettanto indubbio, alla stregua della giurisprudenza della Corte di
Cassazione e dell’indirizzo espresso dalla Corte Costituzionale, che i
contributi spettanti ai consorzi di bonifica ed imposti ai proprietari, per le
spese di esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere di bonifica e di
miglioramento fondiario, rientrano nella categoria generale dei tributi, ciò
non equivale a ritenere che si tratti di un tributo rientrante nella categoria
delle imposte: sì da essere svincolato dal presupposto del beneficio diretto
per colui al quale è imposto, e da ricondursi invece ad un dovere di solidarietà
politica di partecipazione alla spesa pubblica. Al contrario, tutta la
normativa relativa alle modalità di costituzione dei consorzi di bonifica, alla
loro struttura, ad alle finalità di interesse pubblico che perseguono, mostra
che i contributi ad essi dovuti si fondano sul presupposto del beneficio
ritratto dal servizio erogato, ed hanno quindi natura di tributi correlati ad
una prestazione e ad un risultato della prestazione: il che va dimostrato da
parte dell’ente. In tal senso, si è ripetutamente pronunciata la Corte di
Cassazione, con le sentenze n. 8957 e n. 8960 del 1996”.
È stato inoltre più volte e chiaramente evidenziato che non è
sufficiente l’inserimento di un immobile in un dato perimetro consortile per
giustificare un beneficio, ma questo deve essere dimostrato dall’Ente
impositore.
L’avviso di pagamento inviato ai contribuenti da Equitalia non
evidenzia, per ciascun immobile soggetto a contribuzione, il beneficio diretto
e specifico. Questo, come il suo calcolo ed altre informazioni per il
contribuente, dovrebbe essere chiaramente indicato sull’avviso di pagamento. Al
povero contribuente è fatto solo sapere che: i benefici derivanti
dalle opere di bonifica, i parametri per la quantificazione dei medesimi e che
la determinazione per ciascun immobile dell’indice di contribuenza sono stati
deliberati dal Consiglio della Comunità Montana Media Valle del Serchio. Grazie
tante!
La fu Comunità Montana Appennino Pistoiese aveva un assessore con delega
alla bonifica ed un dipendente comandato presso il Consorzio di Bonifica Media
Valle del Serchio (che si faceva carico della sua retribuzione), la matricola
nr. 2, con funzione, tra l’altro, di rappresentare le istanze e le criticità
del nostro territorio. Non entro nel merito dei risultati, che siano stati
buoni o meno buoni in questo frangente non ci interessa. È invece rilevante la
motivazione per cui la matricola nr. 2 è stata rispedita al mittente (che ora
avrà in carico la sua retribuzione): la Comunità Montana Appennino Pistoiese
non si è trasformata in Unione dei Comuni (Delibera
di Giunta n. 37 del 5 luglio 2012: … RICHIAMATA la nota da parte dell’Unione
dei Comuni media Valle del Serchio prot. 8264/2.1.1 del 27 giugno 2012
acquisita al protocollo generale dell’ente nella stessa data al numero 4382/2.1
con la quale, a seguito della mancata trasformazione di questo Ente in Unione
dei Comuni, viene precisato che la gestione ordinaria delle attività sarà
garantita facendovi fronte con il proprio staff tecnico impegnandosi a dare
continuità ai servizi ed alle attività avviate sul territorio…).
Di conseguenza nessun controllo sulla destinazione della contribuzione
proveniente dalla Montagna Pistoiese e delle altre risorse pubbliche,
trasferite al consorzio, finalizzate ad interventi di bonifica. Pensa a tutto
lo staff dell’Unione dei Comuni Media Valle del Serchio, nei confronti del
quale ho stima e fiducia, ma gli interessi della Montagna Pistoiese sarebbero
stati maggiormente tutelati se avessimo mantenuto una parvenza di potere
decisionale.
Infine approfitto dell’ospitalità sul blog per porre un quesito sempre
relativo ai Consorzi di Bonifica, anche se presuppongo che difficilmente
riceverò una risposta.
Prima che scoppiasse l’affare «S.G.» presentai in Comunità Montana, a
firma anche di Giuseppe Montagna, una mozione per l’abolizione dei Consorzi di
Bonifica. La reazione degli esponenti Pdl non fu certo favorevole, benché fosse
conforme con la posizione del partito, sia a livello regionale che nazionale.
La motivazione addotta fu che, improvvisamente, imprevedibilmente e
incoerentemente con quanto affermato in precedenza, i Consorzi di Bonifica
erano divenuti una risorsa irrinunciabile. Nonostante la forte opposizione la
mozione approdò in Consiglio, ma non fu mai votata, il che comportò la mia uscita
dal gruppo, ma questa è un’altra storia.
Sarebbe troppo chiedere ai responsabili del Pdl, una volta per tutte e
con estrema chiarezza, come si colloca il partito nei confronti dei consorzi di
bonifica?
Sono consapevole che chiedo molto, una posizione pro farebbe
ulteriormente irritare ciò che resta dell’elettorato che da poco ha provveduto
al pagamento del contributo consortile (30 settembre), mentre un’enunciazione contro
causerebbe la formulazione di altri quesiti, forse imbarazzanti, tipo: a
chi, come e perché, il Consorzio di Bonifica era molto utile.
San Marcello, 27 ottobre 2012.
Fabiano Fini
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[Sabato 27 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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