sabato 27 ottobre 2012

LA DEFUNTA COMUNITÀ MONTANA E IL CONSORZIO DI BONIFICA MEDIA VALLE DEL SERCHIO

Ovvero quando il cittadino è un suddito e deve solo pagare

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Diamo voce a una protesta inoltràtaci da Fabiano Fini, che lamenta l’invasività di tasse e balzelli a suo parere (ma così sembra anche stando a certi pronunciamenti) non dovuti:

Ogni anno, regolarmente o quasi, vengono recapitati gli avvisi di pagamento del contributo consortile. E come ogni anno, regolarmente o quasi, mi inquieto, e non poco.
Durante la mia permanenza in Comunità Montana (consigliere di minoranza) ho ripetutamente evidenziato la non corrispondenza del comportamento del Consorzio di Bonifica con la normativa vigente (vedi).

In primis la dimostrazione di un beneficio diretto ed immediato degli immobili riconducibile all’attività di bonifica svolta dal Consorzio. Cito una sentenza della Commissione Tributaria Regionale: “…il presupposto impositivo dei contributi pretesi dai consorzi di bonifica per le opere eseguite è costituito non solo dall’inclusione di una data proprietà in un perimetro consortile, ma anche dall’effettiva erogazione di un servizio che procuri un vantaggio specifico e diretto alla proprietà, e quindi al contribuente. Secondo tale impostazione, se la dimostrazione di tale vantaggio non viene fornita dall’ente impositore, i contributi non sono dovuti… Orbene, se è fuor di dubbio che la suddetta Comunità Montana svolga funzioni di consorzio di bonifica, e se è altrettanto indubbio, alla stregua della giurisprudenza della Corte di Cassazione e dell’indirizzo espresso dalla Corte Costituzionale, che i contributi spettanti ai consorzi di bonifica ed imposti ai proprietari, per le spese di esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere di bonifica e di miglioramento fondiario, rientrano nella categoria generale dei tributi, ciò non equivale a ritenere che si tratti di un tributo rientrante nella categoria delle imposte: sì da essere svincolato dal presupposto del beneficio diretto per colui al quale è imposto, e da ricondursi invece ad un dovere di solidarietà politica di partecipazione alla spesa pubblica. Al contrario, tutta la normativa relativa alle modalità di costituzione dei consorzi di bonifica, alla loro struttura, ad alle finalità di interesse pubblico che perseguono, mostra che i contributi ad essi dovuti si fondano sul presupposto del beneficio ritratto dal servizio erogato, ed hanno quindi natura di tributi correlati ad una prestazione e ad un risultato della prestazione: il che va dimostrato da parte dell’ente. In tal senso, si è ripetutamente pronunciata la Corte di Cassazione, con le sentenze n. 8957 e n. 8960 del 1996”.
È stato inoltre più volte e chiaramente evidenziato che non è sufficiente l’inserimento di un immobile in un dato perimetro consortile per giustificare un beneficio, ma questo deve essere dimostrato dall’Ente impositore.
L’avviso di pagamento inviato ai contribuenti da Equitalia non evidenzia, per ciascun immobile soggetto a contribuzione, il beneficio diretto e specifico. Questo, come il suo calcolo ed altre informazioni per il contribuente, dovrebbe essere chiaramente indicato sull’avviso di pagamento. Al povero contribuente è fatto solo sapere che: i benefici derivanti dalle opere di bonifica, i parametri per la quantificazione dei medesimi e che la determinazione per ciascun immobile dell’indice di contribuenza sono stati deliberati dal Consiglio della Comunità Montana Media Valle del Serchio. Grazie tante!
La fu Comunità Montana Appennino Pistoiese aveva un assessore con delega alla bonifica ed un dipendente comandato presso il Consorzio di Bonifica Media Valle del Serchio (che si faceva carico della sua retribuzione), la matricola nr. 2, con funzione, tra l’altro, di rappresentare le istanze e le criticità del nostro territorio. Non entro nel merito dei risultati, che siano stati buoni o meno buoni in questo frangente non ci interessa. È invece rilevante la motivazione per cui la matricola nr. 2 è stata rispedita al mittente (che ora avrà in carico la sua retribuzione): la Comunità Montana Appennino Pistoiese non si è trasformata in Unione dei Comuni (Delibera di Giunta n. 37 del 5 luglio 2012: … RICHIAMATA la nota da parte dell’Unione dei Comuni media Valle del Serchio prot. 8264/2.1.1 del 27 giugno 2012 acquisita al protocollo generale dell’ente nella stessa data al numero 4382/2.1 con la quale, a seguito della mancata trasformazione di questo Ente in Unione dei Comuni, viene precisato che la gestione ordinaria delle attività sarà garantita facendovi fronte con il proprio staff tecnico impegnandosi a dare continuità ai servizi ed alle attività avviate sul territorio…).
Di conseguenza nessun controllo sulla destinazione della contribuzione proveniente dalla Montagna Pistoiese e delle altre risorse pubbliche, trasferite al consorzio, finalizzate ad interventi di bonifica. Pensa a tutto lo staff dell’Unione dei Comuni Media Valle del Serchio, nei confronti del quale ho stima e fiducia, ma gli interessi della Montagna Pistoiese sarebbero stati maggiormente tutelati se avessimo mantenuto una parvenza di potere decisionale.
Infine approfitto dell’ospitalità sul blog per porre un quesito sempre relativo ai Consorzi di Bonifica, anche se presuppongo che difficilmente riceverò una risposta.
Prima che scoppiasse l’affare «S.G.» presentai in Comunità Montana, a firma anche di Giuseppe Montagna, una mozione per l’abolizione dei Consorzi di Bonifica. La reazione degli esponenti Pdl non fu certo favorevole, benché fosse conforme con la posizione del partito, sia a livello regionale che nazionale.
La motivazione addotta fu che, improvvisamente, imprevedibilmente e incoerentemente con quanto affermato in precedenza, i Consorzi di Bonifica erano divenuti una risorsa irrinunciabile. Nonostante la forte opposizione la mozione approdò in Consiglio, ma non fu mai votata, il che comportò la mia uscita dal gruppo, ma questa è un’altra storia.
Sarebbe troppo chiedere ai responsabili del Pdl, una volta per tutte e con estrema chiarezza, come si colloca il partito nei confronti dei consorzi di bonifica?
Sono consapevole che chiedo molto, una posizione pro farebbe ulteriormente irritare ciò che resta dell’elettorato che da poco ha provveduto al pagamento del contributo consortile (30 settembre), mentre un’enunciazione contro causerebbe la formulazione di altri quesiti, forse imbarazzanti, tipo: a chi, come e perché, il Consorzio di Bonifica era molto utile.
San Marcello, 27 ottobre 2012.
Fabiano Fini
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[Sabato 27 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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