di Marco Ferrari
Vannino Chiti ‘dà buca’ e solo in 13 consiglieri
su 25 – Un termometro dell’interesse dei politici per la Montagna – Altri interventi prima della triste chiusura delle 13
CUTIGLIANO. Si è svolto, nella sala polivalente del Rondò Priscilla, il
secondo dei tre round Provinciali dedicati alle problematiche della Montagna. La
speranza è quella di non finire a tappeto.
Si inizia alle ore 10:30; il termine è
fissato nel tardo pomeriggio alle 17:30. Qualcosa di buono deve per forza
uscire.
Sette ore di lavoro ininterrotto, con
il Gonfalone e simbolo della Provincia a far bella mostra di sé dietro il
tavolo istituzionale. Le premesse ci sono tutte: dobbiamo essere ottimisti e
propositivi. Vengono espletate velocemente le formalità burocratiche relative dell’insediamento
della seduta. All’appello risultano presenti però 13 consiglieri su 25, la metà
più uno, il minimo per far risultare valida la seduta.
La presenza istituzionale locale è
garantita dai Sindaci dei 4 comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e San
Marcello. Per la regione è presente il consigliere di maggioranza Gianfranco
Venturi. Assente invece il Senatore Vannino Chiti, la cui presenza era
inizialmente prevista: perché?
Apre la seduta, in qualità di
Presidente del Consiglio, il sig. Silvano Calistri, informando che la
Presidente della Provincia, dott.ssa Federica Fratoni, arriverà in ritardo,
causa altri impegni istituzionali in Regione, legati al riordino delle
provincie. Informa anche, che la chiusura dei lavori sarà anticipata alle ore
13:00. Evidentemente la cosa interessa davvero tanto – specie ai politici.
Scarsa l’affluenza dei cittadini
privati o in rappresentanza delle associazioni, chiaro ed inequivocabile
sintomo della disaffezione della gente alla politica, altro che condizioni
metereologiche avverse! Il consiglio che si apre, nonostante le premesse, in
sottotono: e l’ottimismo iniziale è purtroppo già finito.
Il primo intervento è di Giulio
Baldassarri, coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti di Pistoia. Si augura
che il vasto niente con in cima l’Abetone non diventi una vasta
giungla, con, aggiungiamo noi, ‘in cima il niente’.
La mancata Unione dei Comuni e lo
scandalo della Comunità Montana sono le altre due tematiche portate all’attenzione
del consiglio. Proprio sulla questione della Comunità Montana e del suo
clamoroso ammanco si è incentrato il secondo intervento: quello di Graziella
Cimeli, portavoce del Comitato di cui riportiamo il testo integrale nel post
precedente (vedi).
È il turno poi di Paolo Brunetti, dell’associazione
Viva la Porrettana Viva. Il tema trattato è quello della situazione
della omonima linea ferroviaria, dei finanziamenti dati dalla Regione Toscana,
ricevuti dalla Provincia di Pistoia, finiti nel calderone del trasporto
pubblico locale e utilizzati per finanziare il trasporto effettuato dal Copit
in sostituzione dei treni. Come dire un altro capolavoro ingegneristico della
politica amministrativa locale.
Maurizio Niccoli della proloco San
Mommè, ha posto l’accento su una problematica più generale, legata all’inconsistenza
dei partiti che sottostanno alla volontà dei Presidenti: Regionali, Provinciali
o dei Sindaci di turno. Va aggiunto che quassù in Montagna, quantomeno in
alcune realtà comunali, è forse l’opposto e sono i partiti della piana che
dettano linea ed assessori ai sindaci. Sono seguiti gli interventi di Giamapolo
Pagliai di Casa Marconi, di Rolando Galli, Presidente della Società Funivie
Abetone, di Samuele Pesce di Legambiente e di altri, tutti peraltro
meritevoli d’attenzione. Tutti, in fondo, vanificati da una politica che non
ascolta e – stando ai fatti – non ha mai ascoltato nessuno.
Comunque, la maggioranza degli interventi,
oltre a sottolineare tematiche specifiche, quali il già menzionato problema
legato alla Comunità Montana, quello dei trasporti e della viabilità, hanno
evidenziato l’inadeguatezza della classe politica.
Sorprendente la risposta dei pesi
massimi politici Venturi e Fratoni, nel frattempo arrivata, e di altri
pesi-piuma, tutti arroccati sulla stessa linea: «in
fondo qualcuno ci ha votato».
Verissimo! È colpa di noi cittadini che
votiamo, ma loro che fanno di tutto per essere votati sbandierando programmi
mirabolanti, non si sentono neppure un po’ in imbarazzo…?
Brutto. Davvero Brutto.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 27 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Per non sentire più una risposta del genere bisogna necessariamente andare a votare e, turandosi il naso, votare al di fuori degli schemi o meglio nessuno dei candidati dei partiti
RispondiEliminache ci hanno sin ad oggi sgovernato.
Preciso, "sgovernato" è un eufemismo!
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