di Alessandro Romiti
AGLIANA. Mercoledì 24 si è presentata al mio
citofono una signora di Montale per segnalare un grave illecito verificatosi
nel molto “legalitario” Comune di Agliana. Essa aveva in mano – a testimonianza della correttezza del
fatto – una ricevuta del servizio affissioni, appositamente verificato dallo
scrivente e registrato con delle immagini inequivocabili.
Il 10 ottobre,
un’associazione ambientalista ha promosso una molto eloquente campagna
informativa (acclusa scheda) avente per oggetto la criticità sanitaria
registrata sul territorio dei Comuni di Montale e Agliana, già denunciata con
dati statistici della stessa Asl 3 e tenutasi in pubblica assemblea condotta
dalla Provincia di Pistoia del 29.5.2010.
Da tale documentazione
emerge che nei due Comuni pistoiesi sono stati registrati un aumento di ben 152
anonimi cittadini, purtroppo deceduti per malattia e molto probabilmente
riconducibili al noto e più contestato inquinamento del territorio. Tali
calcoli sono stati elaborati statisticamente in un’osservazione di circa 20
anni, periodo nel quale gli “eventi luttuosi attesi” erano 1.250, mentre oggi, purtroppo,
sono stati registrati ben 1.402 casi.
La campagna
trovava dunque piena giustificazione e comprensione nella necessità di proporre
alla cittadinanza le evidenze scientificamente dedotte dall’autorità pubblica sanitaria
e ha trovato purtroppo drammatica conferma lo scorso 15 gennaio, in séguito alla
posizione di richiesta di moratoria (e implicita denuncia) sull’inceneritore di
Montale, resa unanimemente dal competente Ordine dei Medici di Pistoia.
La stessa Sindaca
Ciampolini non ha avuto difficoltà a esordire con un comunicato stampa del
19/8/2010 nel quale aveva, seppur parzialmente, condiviso la drammatica
circostanza contestata, rassicurando – per quanto possibile, considerata la
lunga latenza delle malattie – la cittadinanza ignara.
Per venire a
noi, oggi risulta dimostrato che il servizio affissioni ha mancato di rispettare
l’intero periodo d’esposizione dei manifesti, provvedendo a ricoprirli senza
attendere il termine previsto dal contratto predisposto dal servizio e che
impegnava all’affissione per un periodo d’esatti 15 giorni, decorrenti dal 13 e
con scadenza il 27 ottobre.
La rapida
ricognizione è stata purtroppo positiva, confermando la violazione: la foto con
il manifesto oggetto di contestazione (0191) è successiva al momento dell’affissione
in un apposito spazio d’impianto delle pubblicità ubicato nella prossimità di
via F.lli Bandiera, dove – e
questo è tuttora facilmente verificabile da chiunque – lo scorso 23 pomeriggio
è stato riscontrato un nuovo manifesto verde che ricopriva quello impegnato
dall’Amministrazione (8803).
Questo è il vero
volto dell’Amministrazione di centrosinistra aglianese, che – nonostante le reiterate violazioni (e
presto, state sicuri, ci sarà un post
dedicato) – si proclama
promotrice di legittimità e democraticità, declamando la partecipazione dei
cittadini alla gestione dei beni pubblici. Ma la salute, è davvero il primo dei
beni da tutelare per la Sindaca Ciampolini?
Si attendono
risposte e scuse.
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 26
ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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