di Edoardo Bianchini
PISTOIA. Eccolo qui, il Corriere Fiorentino, fresco, in
edizione digitale.
Ne parla, di Pistoia – come ho scritto stanotte nell’ultimo post –, a pagina 15, un frizzante ‘racconto’ del collega Simone
Innocenti.
Per motivi di irriproducibilità non
posso togliervi il piacere di andarvene in internet a spulciare la cosa a video
– pagando 1 € 1, come ho fatto io –; o di correre all’edicola per acquistare la
copia cartacea. Certo è che Innocenti apre nuovi spiragli sulla vicenda degli Untouchables:
osservazioni che, in una lettura corsiva, potrebbero anche sfuggire a un primo
esame sommario.
A me quel breve, ma ricco servizio ha
suscitato la stessa impressione di un campo di fiori dinanzi a un alveare: un
gran viavai di pensieri, che si rincorrono, uno dietro l’altro, su una vicenda
che, finora, vede implicati solo dirigenti e imprenditori; un unico politico,
ancora dentro, Riccomi; e nessun altro politico “in corso legale” nei tempi in
cui la commissione dei fatti, che sono sui tavoli dei censori della Procura,
era pratica, per così dire, quotidiana e usuale, se non scontata e perfino –
sembra – banale.
Poi, all’improvviso, come nell’episodio
dantesco di Paolo e Francesca, anche a me si scolora il viso quando leggo due note
che il collega modula in perfetto dosaggio tra il suo narrato e il virgolettato.
Ve le riporto perché non posso parlare
sul nulla, proprio io che, della filologia, ho fatto, per 40 anni e passa, il mio
mestiere:
1. Bertinelli
spiega che era sua intenzione spostare Evangelisti dall’incarico ma poi non se
ne fece nulla, aggiungendo peraltro che «precisai all’assessore (quello
intercettato al telefono con Riccomi, ndr) che non avevo buoni rapporti
col Riccomi e che il rapporto si sarebbe interrotto qualora avessi avuto l’impressione
che seguisse direttive politiche diverse dalle mie».
2. L’ex
sindaco Renzo Berti, per dieci anni primo cittadino, spiega invece in Procura
che «nell’amministrazione Evangelisti non era ben visto perché percepiva molte
somme per gli incentivi di progettazione» ma che le segnalazioni sull’operato
del tecnico arrivarono a «ottobre del 2011».
La frase di Bertinelli è illuminante, se ripassata a dovere: «il rapporto si sarebbe interrotto
qualora avessi avuto l’impressione che seguisse direttive politiche diverse
dalle mie». Dunque, sia pure indirettamente, è oltre che impossibile,
inammissibile presupporre che chiunque giri e graviti intorno a un pianeta (la
politica, quella locale, quella pistoiese), non ne segua, giocoforza, le
necessarie e conseguenti leggi di gravità: o altrimenti tutto si interrompe
perché non si seguono le direttive politiche dei politici. Chiaro?
Difficile, perciò, credere alla purezza
e al candore assoluto di chi, con quella gente e quei dirigenti, ha avuto a che
fare per anni e anni – o i politici-amministratori pistoiesi erano affetti da
demenza senile?
La frase di Berti è illuminante, se se ne colgono due note dissonanti di solare evidenza:
la prima è che Evangelisti era malvisto, ma nessuno – bontà o dabbenaggine della
Giunta Berti? – ha pensato di levarselo dai piedi (e i politici che ci stanno a
fare? A guardare chi si arricchisce con il percepimento di «molte somme per gli incentivi di progettazione»? È questo che i cittadini delegano ai loro ‘democratici
rappresentanti’? Un’assoluta e quasi ebete inerzia?); la seconda è che dall’«ottobre
del 2011» fino al momento in cui Bertinelli fu Sindaco (8 mesi dopo), non
sembra – o almeno non risulta, a meno che non mi sbagli – che la Giunta Berti
abbia fatto niente per seguire e tracciare (e magari riferire a chi di dovere) «le segnalazioni sull’operato del tecnico» Evangelisti, come scrive Innocenti.
Continuo con la metafora filologica per
concludere che, su questa vicenda dei Pistoia Tales, bisognerà pure che
qualcuno si prenda, una buona volta, la briga di ristabilire completamente il
testo con assoluta e acrìbica scientificità.
Per farne una bella edizione critica
nazionale.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 27 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Ho letto l'articolo (acquistando il giornale in edicola) e resto curioso di sapere se l'assessore (scritto senza apostrofo. Dunque di sesso maschile?) di cui si parla all'inizio (quello che al telefono dice - al socialista Franco Riccomi, poi arrestato - che lui è "lì", cioè fa l'assessore, "per eseguire il tuo programma", cioè quello di Riccomi) è della Giunta precedente o di quella attuale.
RispondiEliminaC'è poi - a essere interessante - la notizia sulla "tavolata" alla festa del Pd in Santomato.
Vorrei lanciare una sottoscrizione a favore del giornalista del Corriere della Sera fiorentino dott. Simone Innocenti affinché il Presidente della Repubblica gli conferisca il commendatorato al merito della Repubblica per i suoi meriti acquisti sul campo ... della informazione.
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