venerdì 17 gennaio 2014

LA PIETRA: «ASSICURAZIONI E CARROZZERIE, LA CURA ANTITRUFFA NON PUÒ ESSERE PEGGIORE DELLA MALATTIA»


Con le previsioni attuali si prefigura una crisi ancor più grave del settore e un peggioramento della qualità delle riparazioni auto

PISTOIA. Approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno di iniziativa del Consigliere La Pietra a difesa degli artigiani carrozzieri che impegna la Giunta provinciale “ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Governo e del Parlamento affinché modifichino il decreto legge in sede di conversione”.

Il decreto legge “Destinazione Italia” delega alle assicurazioni il completo controllo del mercato della riparazione dei veicoli incidentati, in parole povere sarà la compagnia di assicurazione, che deve pagare il danno, a decidere dove verrà eseguita la riparazione.
Le carrozzerie dovranno stipulare apposite convenzioni con le compagnie, con la possibilità di dover lavorare sottocosto, mettendo, da una parte, a rischio la qualità della riparazione e, dall’altra, penalizzando la stragrande maggioranza delle aziende del settore che generalmente sono piccole, a conduzione familiare, e quindi impossibilitate a stipulare convenzioni con le compagnie di assicurazione, senza contare il fatto che tutto ciò è in palese contrasto con il concetto e le regole di libero mercato.
Inoltre in risposta a coloro che sostengono che il decreto può aiutare a diminuire le truffe nel settore, dobbiamo rispondere che la cura non può essere peggiore della malattia e non possiamo penalizzare migliaia di piccole aziende per tutelare gli interessi delle compagnie. Voglio ricordare che le polizze, dagli novanta ad oggi, sono aumentate del 245% a fronte dei risarcimenti che invece sono calati del 40%.
«Se da una parte la politica deve prendersi carico di questi problemi in maniera consapevole, usando il buon senso e lasciando da una parte le divisioni partitiche, e in questo caso abbiamo dimostrato di poterlo fare, dall’altra, è il caso di chiedere – sostiene La Pietra – alle associazioni di categoria un impegno maggiore nel far sì che l’iscrizione all’associazione possa diventare un valore aggiunto per le aziende, una specie di marchio di qualità. Su questo dovremmo aprire una seria riflessione».
[comunicato pdl]
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[Venerdì 17 gennaio 2014 | 19:45 - © Quarrata/news]

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