lunedì 1 ottobre 2012

MONTI-BIS? SCENARI DA ‘SETTIMO SIGILLO’


di Luigi Scardigli

«Mi auguro di lasciare un Paese meno rassegnato e più rasserenato».
Sono queste le parole con le quali l’attuale Presidente del Consiglio ha virtualmente lasciato capire che, salvo strapponi alla regola, lui, terminato il proprio mandato a forza, alle prossime elezioni non correrà per tornare a sedersi sulla poltrona più prestigiosa d’Italia. E se non l’avesse pronunciate lui, ve lo giuro, mi sarei sentito preso profondamente per i fondelli a dare un’occhiata a questo Paese.

Fini, Casini e Montezemolo, però – che sembrano voler resuscitare la Democrazia Cristiana prendendo le (eque) distanze dal Pd e dal Pdl – affermano a chiare lettere che solo Monti-bis potrebbe portare a termine l’opera iniziata dal suo predecessore, ossia Monti, che se non ricordo male, appena insediatosi, venne accolto da un tripudio collettivo nazionale trasversale, tanto soprattutto da sinistra che dalla destra liberale.
La battaglia per il Quirinale, però, si farebbe elettrizzante, siamo onesti: pensate ad uno spoglio elettorale con Renzi il rottamatore a sinistra, Monti al centro e Berlusconi a destra, acclamato dal proprio popolo perché dopo di lui e senza di lui non saprebbero che fare, cosa dire e cosa soprattutto pensare di poter fare e dire.
Monti e Berlusconi si farebbero un vicendevole tifo spietato, con il patrocinio degli sconfitti alle Primarie del centrosinistra, che tra orgoglio represso e timori che il giovane rampante fiorentino faccia sul serio, si schiererebbero apertamente con l’ancien régime.
La sinistra extraparlamentare, i centri sociali, gli amici di don Santoro delle Piagge, i seguaci di padre Alex Zanotelli chiederanno lumi alle loro divinità, decidendo, il sabato prima del voto, di partire alla volta della Val di Susa, di Santiago de Compostela o di andare a fare una partita a scopa, briscola e tresette con qualche pensionato; i grandi evasori fiscali aspetteranno di sapere, il lunedì del voto attorno alle 14, come avranno reagito le borse e poi, ma molto dipenderà dallo spread, prima della chiusura dei seggi accorreranno trafelati alle urne per decidere; gli affiliati alla Mafia, alla Camorra, alla ’Ndrangheta e alla Sacra Corona Unita se ne fotteranno completamente e trascorreranno, tutti i clan rivali insieme, una domenica di armistizio e divertimento; i fascisti si iscriveranno in massa a Casa Pound, mentre la stragrande maggioranza degli elettori si dimenticherà di andare a votare perché Blatter e Platini, d’imperio, avranno deciso di confidare nell’ausilio elettronico almeno nei derby e nelle partite di cartellone e quella domenica, se non sbaglio, il caso ha voluto che si debbano disputare Milan-Inter, Juventus-Toro, Roma-Lazio e Samp-Genoa e come se non bastasse anche le dichiarazioni, spontanee e mandate in mondovisione, di Valentino Rossi, che ammetterà di essere innamorato, ma di Max Biaggi.
Quella sera l’ingresso alle discoteche sarà gratuito e saranno distribuiti, a tutti quelli della noche, decine e decine di ecstasy.
La profezia Maya del 12 dicembre non si avvererà, ma a partire da quella notte aumenteranno a dismisura i suicidi, per fortuna!

A peste, fame et bello, libera nos, Domine, o Signore, liberaci dalla peste, dalla fame e dalla guerra…
e.b. blogger
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[Lunedì 1° ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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