venerdì 5 aprile 2013

NUOVO OSPEDALE E NUOVA VIABILITÀ. I 5 STELLE: «NOT IN OUR NAME»


E presentano un esposto alla Procura della Repubblica – «Non possiamo limitarci ad osservare senza denunciare quanto sta accadendo»

PISTOIA. Dal Movimento 5 Stelle riceviamo il seguente intervento sull’esposto relativo alla nuova viabilità nella zona dell’ospedale del campo di volo, e una copia dell’esposto stesso depositato giovedì 28 marzo e scaricabile da qui.

C’era una volta il “campo di volo”.
E c’era una volta la “superstrada”, percorrendo la quale, giunti all’altezza dei bianchi capannoni delle Officine San Giorgio Breda, si scorgeva verso sud un immenso mare verde, il campo di volo, appunto, che pareva non aver fine ed esser preludio e promessa solenne di qualcosa di prezioso e magico, di tutto ciò che a perdita d’occhio si stendeva verso Mezzogiorno, senza soluzioni di continuità.

Pare strano, ma quella lama d’asfalto che divideva la città da questa esterna intonsa cintura verde non sembrava più di tanto intrusiva: una cesura fisica e figurata tra la realtà presente e la speranza per il futuro, è vero, muro mal valicabile tra l’abitato urbano e gli assolati spazi aperti, ma l’utilità riconosciutale e la sua quota altimetrica che, a spanne, coincideva con il piano di campagna, rendevano la presenza di quest’opera più che accettabile, più che giustificabile dalle necessità comuni.
Forse, nei sogni di qualcuno c’erano ponti pedonali e ciclabili che avrebbero congiunto l’oggi con il domani. Invece, tutto questo è stato ieri e adesso non è più: adesso è tutto cambiato, o sta mutando giorno dopo giorno sotto i nostri occhi increduli. Si sta consumando un vergognoso misfatto, uccidendo l’anelito ad uno sviluppo “con senso” verso sud, a quel cammino verso il sole che, fuor di metafora, avrebbe potuto collegare cuore ed estremità di un unico organismo, rappresentare un sostenibile ed indubbio progresso per la nostra piccola comunità, facendo del nuovo ospedale un vero presidio “della” e “nella” città e non “oltre” la città, come sta invece accadendo.
Così non è stato. In onore non si sa bene di chi o di che cosa, anzi, per la speculazione di pochi privati alla faccia di molti, il sonno della ragione sta generando l’ennesimo mostro. In dispregio di strumenti urbanistici, di progetti esecutivi approvati, di accordi di programma sottoscritti, senza aspettare o disattendendo vincolanti o importanti pareri, quali quelli dell’Anas o del Genio Civile, senza produrre un corretto e completo piano dei costi, senza rispettare i limiti sulla rumorosità consentita per aree ospedaliere, infrangendo leggi sul deposito di materiali inerti, prevedendo sconsideratamente montagne di terra al posto del progettato parco a beneficio di degenti e visitatori, costruendo infrastrutture ad impatto ambientale devastante, obbligando i cittadini a raggiungere l’ospedale transitando in un cunicolo sotterraneo, infierendo un colpo mortale al paesaggio ed allo sky-line della città, infischiandosene allegramente di consultare la cittadinanza ignara prima di procedere in quello che sarà presumibilmente ricordato come il più grande ed inutile scempio compiuto nel nostro territorio, il più stupido abuso pubblico nella nostra città, i nostri amministratori si sono permessi, arrogati (termine non a caso vicino ad “arroganza”) il diritto di rialzare di molti metri il livello del tracciato della superstrada, creando infine un sistema di viabilità complesso ed intrusivo degno di Genova o di Los Angeles.
Non servirà a niente, ma noi – il MoVimento 5 Stelle di Pistoia – non ci stiamo. Non possiamo limitarci ad osservare senza denunciare quanto sta accadendo. Già ad ottobre dello scorso anno abbiamo consegnato un esposto alla Procura della Repubblica, all’Arpat, al Corpo Forestale ed alla P.M. Poco si è mosso, per adesso, com’era prevedibile, ma non ci arrendiamo: qualche giorno fa abbiamo bissato, con un altro esposto presentato nelle stesse sedi. Non servirà, forse, a fermare l’idiozia e la cecità di chi dovrebbe avere invece sguardo lungo e cervello fino, ma almeno abbiamo la coscienza a posto, sappiamo che stiamo facendo quanto è nelle nostre possibilità. Non servirà, forse, a fermare quest’opera assurda ed a tornare a considerare il progetto originale – approvato –, che prevedeva un tracciato stradale enormemente meno intrusivo posto al piano di campagna, privo di infrastrutture onerose ed improbabili e che ancora avrebbe permesso alla città una corretta e responsabile espansione verso il sole e verso il futuro, un’espansione a misura d’uomo nella quale i cittadini avrebbero potuto raggiungere l’ospedale e, a seguire, gli estremi quartieri periferici, camminando in un parco e non sottoterra come topi.
Non servirà, forse, a rendere la città migliore, ma, si spera, almeno a far pagare i colpevoli per i loro errori e le loro malefatte.
Giacomo Del Bino
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 5 aprile 2013 | 12:16 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.