giovedì 2 gennaio 2014

OMOFOBIA: «LA PROPOSTA DI LEGGE SCALFAROTTO RISULTA INUTILE, NON URGENTE E NON NECESSARIA»


‘La Manif Pour Tous’ contro la posizione assunta da Alessandro Giovannelli segretario comunale Pd «Sarà una legge antidemocratica con conseguenze antidemocratiche»

PISTOIA. Il circolo territoriale di Pistoia de “La Manif Pour Tous” condanna ogni offesa e ogni tipo di violenza che possano essere arrecati ai danni di persone omosessuali o transessuali. Questo concetto è espresso chiaramente nello statuto dell’associazione ed è stato ribadito più volte nel corso della “Veglia per la libertà di opinione” contro l’approvazione definitiva della proposta di legge “Scalfarotto”, che si è tenuta in piazza Duomo a Pistoia, lo scorso sabato 21 dicembre.
Per questo motivo risulta sorprendente la recente presa di posizione del segretario comunale del Pd Giovannelli sulle tematiche che la Veglia stessa ha voluto portare all’attenzione del pubblico.

La nostra legislazione, fin dall’enunciato costituzionale (art. 3, richiamato dallo stesso segretario), proclama la piena dignità e uguaglianza di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso e di altre condizioni personali o sociali.
Infatti il diritto vigente già si preoccupa di tutelare contro ogni ingiusta discriminazione qualsiasi persona, anche prevedendo eventualmente le opportune aggravanti, come i “motivi abietti”, che si possono applicare ai casi di cosiddetta “omofobia”.
Non esiste quindi affatto, come afferma il segretario, un «vuoto» normativo «che deve essere colmato in maniera rapidissima». Il numero assoluto di casi di omofobia realmente riscontrati, seppur deprecabili e degni di condanna, e desumibile da dati ufficiali e consultabili, non configura affatto una situazione né di emergenza né di priorità per il Paese. Quindi la proposta di legge Scalfarotto risulta inutile, non urgente e non necessaria.
Quali sono allora i reali intenti che sottostanno alla presentazione di questo disegno di legge? È sufficiente leggere il comunicato dello stesso segretario per capirlo, nel momento in cui tenta di giustificare il ddl adducendo «che il nostro Paese è in posizione imbarazzante nella classifica europea del riconoscimento dei diritti civili LGBT».
Quali siano questi presunti diritti è noto a tutti: quanto affermato da Giovannelli ha quindi il pregio di rendere palese che il fine ultimo di questa normativa è in realtà quello di fare da apripista all’approvazione di unioni civili gay, matrimonio gay, adozioni da parte di coppie dello stesso sesso, fecondazione eterologa per coppie gay anche per mezzo di uteri in affitto.
La dichiarazione è del resto perfettamente in linea con quanto fatto intendere dallo stesso Scalfarotto e non fa che confermare una strategia e un’agenda politiche ben consolidate e già testate con successo in altri paesi europei.
Questo è in effetti ciò che abbiamo pubblicamente denunciato in piazza e rappresenta uno dei motivi che ci vede contro questa legge.
Giovannelli arriva ad affermare che con la nostra manifestazione abbiamo incitato «alla discriminazione». Ciò è palesemente falso, come può testimoniare chiunque fosse in piazza del Duomo e chiunque abbia avuto la bontà di parlare con noi e ascoltare le nostre ragioni. A meno che il segretario non ritenga discriminatorio affermare ad esempio, come abbiamo fatto e continuiamo a fare, che un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà (anziché di un “genitore 1” e un “genitore 2” dello stesso sesso).
La «Pistoia largamente maggioritaria» di cui poi egli parla, in realtà, non è affatto a conoscenza né della legge in oggetto, né delle sue reali implicazioni, come abbiamo chiaramente appurato parlando con la gente durante la nostra manifestazione. Questo ddl mette seriamente in pericolo la libertà di espressione (art. 21 della Costituzione), istituendo un reato indefinito (contro l’art. 25 della Costituzione) in cui potrà ricadere, secondo la discrezionalità del singolo magistrato, qualsiasi opinione difforme dall’agenda politica strutturata secondo la teoria “gender” che si va insinuando nel nostro ordinamento giuridico e sociale. Sarà per questo che i nostri parlamentari si stanno affannando in sedute notturne e in “sordina” per la sua approvazione?
Paradossalmente, proprio il caloroso appello di Giovannelli ai parlamentari e a tutto il mondo politico a che questa legge finalmente venga approvata dimostra l’intenzione liberticida di mettere a tacere posizioni come quella di argomentare pacificamente in favore della famiglia naturale, rendendola passibile di denuncia per omofobia. Non poteva essere fornita una migliore dimostrazione delle conseguenze antidemocratiche della legge, una volta che venisse approvata.
La Manif pour tous Pistoia
Responsabile Maria Teresa Parrino
Portavoce Cecilia Tavanti  
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[Giovedì 2 gennaio 2014 | 16:50 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. quando si dice .... contraddizioni. Nel PD, alla ricerca di un' identità dopo che si sono fuse a freddo diversità valoriali non conciliabili, in attesa di una sperata - mai realizzata - sintesi, il Giovannelli dipana la matassa indicando la strada. Ben lungi da me pensare che i temi etici siano gli unici su cui imbastire il confronto politico, laicamente mi urge però un chiarimento: è la linea anche del responsabile del Movimento per la Vita pistoiese e degli altri amici che dicono di sé essere credenti e che insistono a dire che il PD è la loro casa? E essere "cattolici adulti" (bruttissima definizione) significa essere indifferenti alle varie opzioni? .... tanto per capire, perché, credetemi, nonostante gli sforzi, proprio non ci arrivo

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  2. E' l'eterno dilemma che assilla ogni cristiano "posso io servire due padroni?" o servo il Signore o servo mammona (intendendendo con il termine mammona tutto quello che è contrario al Magistero della Chiesa Cattolica, come ci sta insegnando quotidianamente Papa Francesco)

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