martedì 9 ottobre 2012

COMUNITÀ MONTANA. CHE FINE HA FATTO IL COMITATO?

di Edoardo Bianchini

Nel generale silenzio Graziella Cimeli annuncia: «Ora ci rivolgeremo al Presidente della Repubblica» Un piano per scuotere la politica e le coscienze

SAN MARCELLO-MONTAGNA. La gente della Montagna si sta chiedendo che fine abbia fatto il Comitato Recupero Ammanco in Comunità Montana, espressione di oltre 1.500 cittadini che pretendono la verità.
Effettivamente il quesito è intrigante e quindi ci siamo rivolti alla fonte, cioè alla portavoce del Comitato, Graziella Cimeli.

Allora questo Comitato, come si vocifera, si è afflosciato?

Niente affatto, anzi, siamo più attenti di prima. Vorrei ricordare che abbiamo esperito, fino ad ora, tutte le possibilità che potevamo: dalla richiesta della relazione-Eller, negàtaci sia dall’ex Presidente della Comunità Montana – dopo che ce l’aveva ufficialmente concessa –, sia dal Commissario Fratoni, con pretestuose ed strumentali considerazioni. Tramite il Blog, che ringrazio per il supporto sempre offerto, l’abbiamo propagandata fra la gente ed abbiamo ottenuto uno scopo essenziale: abbiamo contribuito a fare risvegliare le tante coscienze sopite che si sono sentite raggirate e tradite. Le sembra poco?

In certi casi, però, parlano i fatti e ci sembra, al momento, che i fatti non confortino la sua convinzione…

Abbiamo, per le finalità che il Comitato fin dalla sua nascita si era proposto, raccolto più di 1.500 firme in tutti i Comuni della Montagna e le abbiamo inviate alla Procura della Repubblica per manifestare sostegno e stimolo all’azione dei giudici…

Non ci sembra, però, con grossi risultati.

È vero, ci aspettavamo di più e di meglio. È evidente che la cortesia non abita in Procura, perché avevamo chiesto di consegnare le firme direttamente al Procuratore e non abbiamo ricevuto neppure un minimo e doveroso cenno di riscontro alla nostra richiesta. Siamo stati costretti ad inviare il tutto per posta e per conoscenza anche alla Procura Generale della Repubblica di Genova, competente su Pistoia.
E qui, mi faccia dire, sono e siamo tutti molto perplessi perché o esce fuori “roba grossa” e allora il tempo trascorso – quasi venti mesi – trova una sua giustificazione o, al contrario, se si dovesse arrivare al reo confesso e a qualche altro “straccetto”, volando sopra i politici che sono i primi responsabili di questo disastro, allora potremmo veramente pensare male, molto male. Mi sono spiegata?

Chiarissima. Ma adesso cosa intendete fare?

Sapevamo che il Consiglio Provinciale del 6 ottobre sarebbe stato una farsa così come sappiamo che il Comunone/Dynamone è solo fumo negli occhi per far vedere che i politici “stanno facendo”. Un po’ come chiamare i piromani per spegnere gli incendi, insomma! Mi chiedete cosa vogliamo fare ed io rispondo che poiché i politici non si giustificano e non parlano e la Magistratura “si tace”, invieremo al Presidente della Repubblica, che è anche Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, una lettera nella quale, ripercorrendo questa ignobile vicenda, chiederemo un suo diretto interessamento e intervento sul problema.

E in concreto…?

Posso anticipare che siamo già in contatto con la Segreteria del Presidente per vedere di poter consegnare firme e cronistoria della vicenda direttamente a Roma. E una volta consegnato il tutto, invieremo copia della lettera a tutti i deputati eletti in Toscana. Noi non ci fidiamo molto di questi signori deputati, ma li sfideremo per vedere cosa faranno o non faranno. Sanno bene che le elezioni si stanno avvicinando…

Certo è buffo e triste che mezza Italia sia in subbuglio e su tutti i giornali e le Tv per le ruberie del Lazio allegro e di altre Regioni, mentre sull’ammanco della Comunità Montana (quanti dice Eller? 20-30 milioni di euro…? Bella cifra, no?) sia calata una vera e propria ‘cortina di ferro’ di silenzio.
E poi si dice che la nostra è una bella provincia in cui si vive bene…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 9 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. Graziella: cercate di coinvolgere qualche nome grosso dell'informazione nazionale.

    Non abbiate paura di "scomodare": Milena Gabanelli, ad esempio, o Riccardo Jacona - ma anche Stella e Rizzo del Corrierone - sono certo che una breve ma succosa sintesi sull'intera vicenda (non mandate, in un primo momento, cose troppo lunghe se no si spaventano) la gradiscono molto. E magari si interessano ...

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