«Tale lodevole iniziativa avrebbe avuto
molto più pregio e accoglienza se fosse andata in sostegno delle liste già
attive abbattendone di fatto i tempi lunghissimi di attesa o attingendo alle
fasce più deboli»
PISTOIA. La comunicazione che abbiamo fatto oggi in Consiglio
Comunale ha riguardato l’articolo apparso martedì 29 ottobre su Il Tirreno,
relativo all’iniziativa promossa dalla sezione pistoiese della Lilt, che darà
alle dipendenti comunali la possibilità di sottoporsi ad un esame di ecografia
preventiva al seno nei locali comunali.
Al di là delle buone intenzioni che
hanno determinato la nascita di questo progetto che vede la collaborazione dell’associazione
Lilt e dell’assessorato, in questa occasione riteniamo di dover dare
chiarimenti tecnici su quello che verrà presto avviato.
Ogni anno in Italia vengono
diagnosticati circa 48000 nuovi casi di tumore, la maggior parte dei quali in
donne sopra i 40 anni.
Quello che viene presentato come un’iniziativa
eccelsa non ha di per sé alcun fondamento medico in quanto, sopra i 40 anni, l’ecografia
senza una mammografia di supporto ha una scarsa valenza diagnostica.
La prevenzione è sì fondamentale, perché
individuare un tumore ancora molto piccolo aumenta notevolmente la possibilità
di curarlo in modo definitivo, ma è importante scegliere lo strumento più
adatto e in questo caso la sola ecografia probabilmente non lo è: questo perché,
a seconda della fascia d’età, l’esame più efficace cambia a causa della densità
del tessuto in esame, perché la densità del seno di una donna di 20 anni non è
comparabile a quello di una di 40 o d’età più avanzata. Ricordiamo che gli
esami diagnostici già citati, in caso di necessità, andrebbero ulteriormente
approfonditi con esami istologici quali l’agoaspirato.
Detto questo, quindi, visto dal punto
preventivo, la cosa può avere senso solo per le dipendenti al di sotto dei 40
anni e sopra i 40 anni l’ecografia non è sostitutiva ma solo complementare alla
mammografia e di certo non permette di tranquillizzare la paziente.
Per tutti questi motivi ci chiediamo
quale allora sia lo scopo di questa iniziativa, se non quello di mera
pubblicità in ambo i versi.
Riteniamo invece che tale iniziativa da
parte del Comune si ponga su un piano discriminatorio nei confronti di tutte le
donne che al momento non hanno la possibilità economica di sottoporsi a tali
esami preventivi o verso quelle donne che per simili esami attendono già da
svariati mesi.
Concludendo riteniamo che tale lodevole
iniziativa avrebbe avuto molto più pregio e accoglienza se fosse andata in
sostegno delle liste già attive abbattendone di fatto i tempi lunghissimi di
attesa o attingendo alle fasce più deboli e disagiate sul piano economico e
sociale e comunque andando a programmare un’informazione capillare verso quella
fascia di popolazione (generalmente quella economicamente più svantaggiata che
di conseguenza si presenta, in molti casi, anche la meno scolarizzata) che al
momento ne è inconsapevolmente priva.
Ovviamente auspichiamo che tale
iniziativa in futuro non si limiti alle sole dipendenti comunali ma sia estesa
al maggior numero possibile di donne.
Maurizio Giorgi
Consigliere Capogruppo
MoVimento 5 Stelle Pistoia
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[Lunedì 4 novembre 2013 | 18:14 - © Quarrata/news]
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