di FELICE DE MATTEIS
L’ultima mossa di Più Toscana che si
avvicina ad Alfano e al nuovo centrodestra
FIRENZE. Il nuovo “centrodestra” del democristiano Angelino (nomen
omen!) Alfano, la nuova discarica politica per uomini inerti che annusano l’imminente
fine del loro percorso politico, ha ingaggiato, oltre all’ex cavallaio Roberto Benedetti
(vedi),
ex camerata e Vicepresidente del Consiglio Regionale, anche il duo ex Lega Nord,
poi Più Toscana, Lazzeri/Gambetta
Vianna, che solamente poche settimane or sono, avendo bevuto l’acqua
inquinata della Brana – credendo fosse quella del Dio Po –,
si sono beccati una gastroenterite da urlo e, riconoscenti
a Dio (quello vero), si sono “agganciati” alla Federazione dei Cristiano
Popolari. Anche se uno del duo, orgogliosamente, aveva dichiarato alla stampa
locale che lui dal giorno del Sacro Battesimo, non aveva più rimesso piede in una
Chiesa. Misterium fidei?
Comunque resta il fatto che la campagna
acquisti dei “trombabili” prossimi venturi alle future competizioni elettorali,
siano esse fatte con il Mattarellum, sia col Porcellum sia con un
prevedibile Troiaium, perché sicuramente questo avverrà, sta procedendo:
e la cosa ci duole il giusto e ci ricorda il Giusti, il nostro toscano poeta
monsummanino, che, anticipando tempi e mode, ebbe a dichiarare: “buon per me se
la mia Vita intera meriterà di guadagnare un sasso con sopra scritto: non cambiò
bandiera!”.
Il lettore, cortese e disponibile,
vorrà scusare questa sequela di battute, forse anche poco simpatiche, ma la
domanda che sta alla base di tutto è: ma a chi abbiamo dato le chiavi del
nostro vivere civile e la risoluzione, per lo meno, di alcuni nostri problemi?
Ma questa gente, da dove viene, dove vuole andare? Fino a quando pensa di poter
giocare, per i loro sregolati interessi, con la pazienza dei cittadini?
Le competenze professionali – vedi
Sanità Toscana –, il generoso impegno dei professionisti dei vari settori
della vita civile, assieme agli altrettanti validi impegni delle persone “normali”
che si arrabattano quotidianamente per portare nelle loro famiglie, ancora per
poco formate da madri e padri e presto da genitore 1 e genitore
2, la sudata pagnotta, non meriterebbero rappresentanti più degni?
Di una cosa sono certo: questa gente
non è agente segreto del compianto Mao Tse-tung che nel 1938 affermava
che “Il potere nasce dalla canna del fucile”.
Sono più propenso a pensare che questa
gente, versipelle, stia semplicemente seguendo l’indicazione di un – personalmente – antipatico De Gaulle, che diceva: “Il potere
non si prende, si raccatta”.
Come gli accattoni…?
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 19 novembre 2013 | 16:38 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.