di LUIGI SCARDIGLI
Dicono di conoscere solo una bandiera, il tricolore, e una
sola legge, la Costituzione
PISTOIA. Ha terminato il proprio intervento inneggiando all’Italia e
chiedendo a Dio la benedizione, con tanto di segno della croce.
Danilo Calvani, 52 anni, ciociaro,
agronomo specializzato nella coltivazione di girasoli, sposato e padre di
quattro figli, ricorda, slang a parte, Masaniello:
e sentendolo raccontare le proprie ragioni, come strenuo difensore della Costituzione
e stanco di veder il proprio Paese rappresentato da una banda di manigoldi, uno
che in gioventù ha fatto parte della banda der Monnezza.
Probabilmente non è l’uno e nemmeno l’altro,
ma semplicemente uno dei tanti onesti lavoratori che ha tristemente constatato
come il proprio bicchiere della sopportazione sia ormai colmo e che occorra
alleggerirlo un po’, per poter continuare a sopravvivere.
Lo ha spiegato senza parafrasi alcuna
stamani, nella conferenza stampa indetta dal Coordinamento 9 dicembre,
di cui è rappresentante, allestita presso i locali di Villa Cappugi, a Pistoia.
Lo ha spiegato, con un modestissimo, ma
efficace groove oratorio, quello
tanto amato dai forconi, come dai grillini, dai quali, il Coordinamento,
prende equidistanza e disappartenenza, in una sala piena di simpatizzanti,
giornalisti, curiosi e poliziotti: loro però, ci hanno assicurato, erano lì per
prevenire eventuali ritorsioni dei tifosi di Pistoia basket che oggi alle 20:30,
al Palafermi, riceverà gli ospiti della Virtus Bologna – che soggiornano a
Villa Cappugi –, con i quali, amore, non c’è mai stato.
Alessio Bartolomei, che qualcuno indica
come deus ex machina provinciale di
questo spontaneissimo coordinamento, è arrivato strategicamente in ritardo,
suggerendo al Coordinamento un’azione dimostrativa più efficace delle
oceaniche raccolte di piazza, alle quali, sia Alessio, che tanto meno quelli
della sua linea ultramoderata, non hanno mai voluto partecipare: la
disobbedienza fiscale.
Una proposta caduta quasi nel vuoto:
primo, come obbietta Calvani, perché è illegale e «noi ci muoviamo solo rispettando alla lettera i dettami del
lecito», ma soprattutto perché è superflua, visto e considerato che
sono ormai in tanti, non per vicinanza politica, ma per indigenza, a doverla,
loro malgrado, praticare.
«Abbiamo una sola bandiera – ha tuonato Danilo Calvani – ed è
quella del nostro Paese, il tricolore: abbiamo una sola legge, ed è la Costituzione.
Stiamo aspettando, senza essere condizionati e sovvenzionati da nessun partito,
che questo Parlamento abbia il pudore di dimettersi, in blocco: una classe
politica degradata, che ha letteralmente tradito la nostra fiducia. Certo, il
male prodotto da questa banda di disonesti è forse un cancro indebellabile; e siamo tutti responsabili, io per primo, che
per quasi trent’anni ho delegato la mia onestà a questi malfattori. Ma ora è
arrivato il momento di tentare la carta della chemioterapia e per questo abbiamo il diritto come cittadini e il
dovere come genitori di provare a dare alla nostra gente e ai nostri figli una
nuova idea di nazione, politica, amministrazione pubblica e sociale. I
disonesti, gli incapaci, i furbi e tutti i delinquenti ascritti ad ogni ordine
e grado non devono avere alcuna voce in capitolo in questo Paese, così come non
ce l’hanno in nessuno dei Paesi considerati civili».
Parole sante, si potrebbe concludere:
però, onestamente, già sentite e non sfogliando le pagine della storia, ma
riascoltando i recenti proclami di Beppe Grillo, quelli profusi alla vigilia,
durante e dopo la costituzione del Movimento 5 Stelle.
Insomma, che bisogno c’era di questo Coordinamento
9 dicembre?
La sovrapposizione ai grillini è così
marcatamente evidente, che pare troppo scontata per essere vera e soprattutto
che i diretti interessati non se ne avvedano.
La partecipazione pistoiese al Coordinamento
è oggettivamente e onestamente trasversale (giovani, donne di una certa età,
disoccupati, impresari o ex) e per questo i giudizi di quelli che ancora non ne
sono rimasti coinvolti, più che affascinati e convinti, come lo dovrebbero essere
quelli dei rappresentanti dell’informazione, oscillano tra la convinzione che
si tratti di una gigantesca bolla di sapone o quella che, dietro questo pseudo
spontaneismo, si nasconda, con modeste sortite camaleontiche, una fetta del
vecchio potere disarcionato.
Per ora, infatti, manca la parte
essenziale del progetto: le proposte.
Gli idealismi si nutrono di sogni,
questo è vero, ma anche la grande finanza aiuta a sognare.
Peccato, che spesso, si tratti di
incubi!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Sabato 4 gennaio 2014 | 16:52 - © Quarrata/news]
In un comunicato del Coordinamento del 18 dicembre scorso (vedi questo link su questo medesimo blog: http://quarratanews.blogspot.it/2013/12/coordinamento-pistoia-9-dicembre-2013.html) si leggeva «Il Coordinamento Pistoia 9 dicembre 2013 si rivolge direttamente agli studenti invitandoli a non partecipare alla manifestazione a Roma. Questo non tanto per una eventuale strumentalizzazione politica ma per motivi di sicurezza personale (come per tutte le piazze non gestite da noi non possiamo escludere disordini). In sostanza il Coordinamento Pistoia 9 dicembre 2013 si dissocia in via ufficiale dalla iniziativa del Sig. Calvani a Roma pur lasciando a chiunque libera scelta circa la partecipazione».
RispondiEliminaNon so se, in questo caso, si tratti dello stesso Signor Calvani, ma se fosse lo stesso, cosa ha convinto il Comitato di Pistoia a chiamarlo qua a parlare per tutti?
Quali cambiamenti sono intervenuti nel frattempo, tali da riconciliare Pistoia e il Signor Calvani?
Su questo gradirei avere una risposta ufficiale. Grazie.
Edoardo Bianchini
Gentile Signor Bianchini,
EliminaI nostri dubbi circa la manifestazione a Roma erano dovuti a voci che circolavano in rete dopo l'uscita del movimento dei forconi dalla protesta. In seguito abbiamo partecipato alla prima riunione nazionale dei coordinatori svoltasi il 27 Dicembre scorso a Pontinia dove abbiamo avuto modo di chiarire tutti i nostri dubbi con il Sig. Calvani. Corre altresì obbligo di specificare che non si tratta di una riconciliazione con Calvani in quanto ci siamo dissociati dalla sola manifestazione. Inoltre non ci ė chiaro cosa intende con la frase:
"Non so se, in questo caso, si tratti dello stesso Signor Calvani, ma se fosse lo stesso, cosa ha convinto il Comitato di Pistoia a chiamarlo qua a parlare per tutti?"
Ci sembrava doveroso sgomberare il campo da qualunque malinteso o fraintendimento e chi meglio di Danilo Calvani poteva farlo essendo stato uno dei fautori della protesta ?
Il Signor Calvani ha semplicemente espresso concetti approvati nella riunione nazionale a Pontinia. Essendo Danilo Calvani al momento il portavoce nazionale dei coordinamenti ci sembra corretto che i concetti di base concordati a livello nazionale vengano esposti da lui in quanto voce ufficiale.
Vorrei solo precisare che, nonostante da molto tempo guardi con simpatia a tutti i movimenti politici nuovi che si oppongono al conformismo che ha portato l'Italia in questa morta gora, a cominciare dal 5stelle fino al coordinamento del 9dicembre, non sono deus ex macchina proprio di nulla, tantomeno di questo gruppo di giovani e bravi concittadini, molti dei quali non conosco neppure. Tuttavia credo che il 9dicembre sia un movimento reale di cittadini, finalmente indignati e al quale tutti noi dovremmo dire grazie, perché se non altro contribuirà in maniera determinante al rinnovamento morale ed etico di tutto il panorama politico del paese. Tanto dovevo. Alessio Bartolomei
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