martedì 4 ottobre 2011

IDV. «MAZZANTI A QUARRATA? NO, GRAZIE!»

di Luigi Scardigli



Anche a disobbedire ci si può trovar gusto.
O coerenza, potrebbero obiettare quelli dell’Idv, che, dopo aver conclamato pubblicamente la loro fuoriuscita dalla maggioranza pistoiese di Comune e Provincia, si apprestano ora a fare altrettanto con gli ex amici di Quarrata (chiamarli compagni parrebbe sacrilego…), che sembrano aver già scritto il nome del candidato del centro-sinistra che proverà a succedere al decennio della Gori.
Pare essere quello di Marco Mazzanti, attuale ‘seconda battuta’ della prima cittadina, nonché assessore ai lavori pubblici, ecologia e ambiente, verde pubblico e arredo urbano.
In democrazia, regime profondamente malato e che non sembra essere certo sulla via della guarigione, esistono regole tacite, dunque non scritte, che almeno le apparenze, anche se spesso fumose, riescono a salvarle.
E scrivere nel fogliettino ripiegato in quattro il nome e il cognome dell’attuale vicesindaco che dovrà fronteggiarsi con il suo prode avversario affinché Quarrata prosegua il proprio cammino, e farlo digerire a tutte le componenti politiche, animano e scuotono l’ovest politico, siamo onesti, al di là dei requisiti, della bontà e dell’onestà di Mazzanti: sotto il profilo democratico è un profondo non-senso, che i vertici dell’Italia dei valori digerirebbero ancor peggio di quello che è toccato loro fare con il cartellino rosso sventolato a muso duro dall’acerrima Fratoni sul viso tumefatto del giovane Parronchi.
Un Renzi, a Quarrata, forse non c’è; dunque, il centro-sinistra dovrà sforzarsi davvero parecchio per riuscire a ricucire uno strappo lacerante con l’elettorato e a presentarsi ai nastri di partenza della sfida dell’urna con un candidato credibile.
Scegliere l’ombra dell’attuale decennale primo cittadino per vincere l’antagonismo di destra, al di là di ogni ragionevole dubbio, a noi di questo blog pare un po’ forzato; figuriamoci a quelli dell’Idv, che sembrano essere profondamente intenzionati a recidere, in maniera netta e precisa, i rami del passato, provando a dirottare le nuove risorse politiche e sociali verso una stagione da lista civica.
Siamo solo all’inizio e il distico, al momento, si muove su semplici supposizioni, ma ci sono tutti i presupposti per pensare e mettere in conto che dall’arena del mobile, di sangue, ne scorrerà parecchio.
Almeno è questa l’aria che spira.

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[Martedì 4 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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