SERRAVALLE-CASALGUIDI. In riferimento all’articolo apparso sugli organi di stampa,
dove si elogia e si enfatizza l’applicazione del codice etico, ci siamo posti
alcune domande.
Avete mai spiegato come mai si è
sentito la necessita di un codice etico, o la motivazione che vi ha portato a
sottoscriverlo? Lo vogliamo ricordare noi.
Nel maggio 2012, vi fu la richiesta di
spiegazioni da parte di un consigliere di Minoranza del nostro gruppo di
Serravalle Futura, che nel contesto del periodo elettorale richiedeva a quale
titolo gli amministratori, consigliere e assessori, avessero partecipato alle
gite turistiche organizzate dalla Pistoiambiente, la quale era ed è tutt’oggi
una società che ha interessi economici nel nostro comune.
Riteniamo che la gravità di tale
comportamento si sia aggrava dopo che si è appreso che alcuni consiglieri del Cda
della stessa società che aveva organizzato le gite venivano arrestati, per l’inchiesta
untouchables.
L’ Articolo 7
L’amministratore non può accettare per
sé, congiunti, familiari o affini, regali eccedenti il valore usuale dei doni,
di circa 100 euro, scambiati in occasione di ricorrenze o festività da
impiegati negli uffici, nei servizi, nelle società e nelle altre organizzazioni
partecipate, controllate dal comune, ovvero da concessionari dell’ente o da
gestori di pubblici servizi da esso affidati, da privati che hanno rapporti di
natura contrattuale con l’amministrazione (appaltatori, fornitori, etc.), o che
hanno domandato od ottenuto licenze e concessioni da essa nell’ambito di
procedimenti nei quali abbia svolto una funzione decisionale di istruttoria,
non accetta alcun tipo di vantaggio o altra utilità che sia indirettamente
riconducibile a prestazioni erogate da detti uffici, servizi e organizzazioni.
Sulla base di questo articolo
richiediamo a quale titolo sindaco e consiglieri e assessori che hanno
partecipato a tali gite possono permettersi di sfoggiare la sottoscrizione del
codice etico e che con questo atto abbiano risolto tutto, quanto hanno usufruito
personalmente di questi viaggi, sia loro che consorti e compagna, in
contraddizione a quanto vogliono sostenere, ci sembra della vera ipocrisia.
Lo stesso Mochi in un articolo apparso
sui giornali come lui stesso dichiara, negli anni scorsi è stato ospite in
terra olandese per alcune battute di caccia. Non solo confermava di esserci
andato ma negli interessi dei cittadini dichiarava «Non ho rimpianti e neppure
mi sento in colpa per aver partecipato ad alcune gite e a qualche battuta di
caccia, in quanto il tutto deve essere ricompreso in un contesto di rapporti e
di relazioni amichevoli finalizzate a produrre investimenti e ricadute positive
per il nostro territorio».
I cittadini nel frattempo hanno
ereditato, una discarica con tutti i sui problemi e disagi che ha creato, e un
complesso turistico in fase di realizzazione che va a deturpare in maniera
gravosa il paesaggio e l’equilibrio ambientale ecc., e quante altre cose che
non sono mai emerse.
I nostri nomi non si trovano nel sito
del comune, perché abbiamo deciso di non aderire a questo codice etico, fatto
con lo scopo di lavarsi le colpe del passato e far finta che adesso siano più
diligenti e bravi. Ricordiamo che vi sono già delle norme di legge che
prevedono e impongo già questi modi di comportamento, e in oltre vi è una legge
che impone al comune di rendere pubblici i redditi degli amministratori.
Per tanto senza rispetto per i
cittadini, gli amministratori possono fare qualsiasi cosa impunemente e con
questi palliativi pensare di aver chiuso la pratica.
Se si dimettono i consiglieri e il
sindaco che ha partecipato a tali gite allora sarà nostro dovere aderire a
questo codice etico nel rispetto dei cittadini, ma non a queste regole sarebbe
come prenderli in giro.
Si è enfatizzato molto sugli importi
del consigliere o le proprietà, carissimi il patrimonio di una persona è fatto
anche da altri parametri, auto, beni, titoli ecc. Anche in questo caso come uso
e costume si vuol fare vedere alla gente ciò che si vuole.
Gruppo Serravalle Futura
Federico Gorbi, Gianni Manigrasso, Ermanno Bolognini
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[Giovedì 11 aprile 2013 | 12:14 - © Quarrata/news]
Prima fanno le malefatte dicendo che non lo sono poi stabiliscono che le stesse azioni da quel giorno in poi diventano vietate.. roba da matti...
RispondiEliminaMi domando come non fanno i cittadini di serravalle a non sputargli in faccia... ah gia dimenticavo che il grado di cultura , intellettivo e la capacità di capire e farsi domande nella maggioranza dei cittadini è come quella del Bonobo ...