domenica 15 settembre 2013

TAGLIO AI PICCOLI OSPEDALI. DUE INTERVENTI CHIAVE, DEL SINDACO DI ZERI E DI LUISA SOLDATI


di FELICE DE MATTEIS

GRANDE SUCCESSO di pubblico, di interventi e di proposte, durante l’assemblea – grazie alla Zeno Colò anche in diretta streaming – promossa dal blog Quarrata/news. Bianchini invita a commentare liberamente la serata e, se permettete, lo faccio. Comune denominatore negli interventi: una Regione che non rappresenta il suo territorio ma, al contrario, del suo territorio è nemica. Perché gli sta togliendo tutto, dalla Sanità vigliaccamente contrabbandata come potenziata ma di fatto sottratta ai cittadini, fino ai servizi altrettanto essenziali, quali viabilità, poste e quant’altro.

CHIEDIAMO SCUSA,
SIGNOR PRESIDENTE!

Quarrata/news si scusa con il Presidente della Baccarini, Stefano Gaggini, per non averlo ancora ringraziato di quanto ha fatto per l’incontro-assemblea di venerdì 13 settembre.
Gaggini, con grande gentilezza, non solo ha concesso la sala del tutto gratuitamente, ma ha contribuito, con il proprio tempo e lavoro, a posizionare tavoli e sedie perché tutto fosse pronto per la manifestazione.
Pubblico ringraziamento da parte di Quarrata/news!
Senza fare torto a nessuno degli intervenuti, ma per ovvia brevità di spazio, due commenti mi hanno particolarmente colpito: quelli di Luisa Soldati, esponente di Rifondazione Comunista e già Vicesindaco di San Marcello nella passata amministrazione, e quello di Enrico Pedrini, Sindaco di Zeri, estremo lembo della nostra Regione dove ciascuno degli abitanti, secondo un detto popolare, “mangia il proprio pane e veste del suo pelo”. Comincio da Luisa Soldati che, piacevolmente non mi stupisce per la riconosciuta franchezza del suo parlare, quanto perché nel suo intervento riconosce che “la maggiore istituzione sono le persone” e rafforza il concetto dicendo che “la popolazione è la prima istituzione”.
Esatto, proprio questa espressione mi induce a credere che, finalmente, il concetto tipicamente marxista del “tutto nello stato e niente al di fuori dello stato”, cavallo di battaglia non solo del comunismo ma più generalmente del bolscevismo, sia stato riposto in soffitta dalla Storia e rispolverato dai figliocci degeneri alla Enrico Rossi, per i quali “tutto nella Regione e niente fuori dalla Regione”; gli uomini, i loro bisogni e le loro aspirazioni non contano e vengono dopo. Con una differenza sostanziale che è quella che mentre nello Stato di ispirazione comunista alla base vi era una Idea (poi dimostratasi perdente), in questo caso, in questa Regione ed in questo Paese (che dovrebbe essere una Nazione), alla base di certe scelte non stanno le idee ma solo un progetto mercantile ed economicistico che non porta rispetto a nessuno se non alle tasche di troppi boiardi che nemmeno hanno il coraggio di presentarsi al proprio elettorato, pur sfruttando alla grande i privilegi monetari che la delega conferitagli dal popolo produce loro. Vero, Venturi?
Dunque, Luisa Soldati pone l’uomo al centro dello Stato che attraverso la coesione ed il senso di comune appartenenza fra esseri umani di uno stesso territorio, si fa esso stesso Stato. Luisa Soldati ha scoperto l’attualismo ed il neoidealismo, un tempo definiti di destra o meglio ancora, fascisti. La Luisa mi conosce e comprenderà perché io sia rimasto così gradevolmente colpito dalle sue espressioni che, in toto, condivido.
Fra i molti politici, rappresentanti di Comitati e convenuti vari, Enrico Egidio Pedrini, con la sua avvolgente affabulazione e qualche parolaccia (che il Bianchini a me sempre toglie quando le scrivo, forse perché non sono mai stato un… Senatore) ha monopolizzato l’attenzione dei presenti con ragionamenti logici e stringenti, raggiungendo le vette del consenso allorché ha affermato che “questo è uno Stato nemico” e che la nomina dei 42 saggi altro non è che un colpo di stato elaborato dall’attuale Presidente della Repubblica.
Il Sindaco di Zeri è un politico di lungo corso, rivendica orgogliosamente di essere ancora un democristiano, rispolvera la Rerum Novarum, spruzza un po’ di antifascismo che non guasta mai, ma si guarda bene dal dire che almeno un pochina (ma pochina, eh!) di colpa, la Balena Bianca in tutto questo sconquasso ce l’ha o ce la ha avuta.
Niente, neppure un piccolo accenno di scusa, solo l’esaltazione delle Parrocchie e dei Sacerdoti, un tempo terminali (!) dell’istruzione, nei loro oratori, per i figli di famiglie meno abbienti e accanto a condivisibilissime, apprezzate ed applaudite proposte, mette di riflesso a nudo la pochezza dei nostri Sindaci che si aggrappano all’Imu per coprire il loro pareggio di bilancio (perché non si aggrappano ai Bim o al Danti?) mentre lui l’Imu non l’ha neppure messa perché, a suo parere, e non solo suo, questa gabella puzza di incostituzionalità.
Il Sindaco di Zeri, ci sa fare, anche se evita di dirci che è stato eletto con la Margherita nel collegio II della Liguria, al Senato dal 2001 al 2006 e quindi, di fatto, di essere uno di quel capace Cavallo di Troia, penetrato nel Pci/Pds/Pd per succhiarne il sangue, svuotarlo ed arrivare all’attuale Pd che i creduloni chiamano Partito Democratico, i vispi, invece, Partito Democristiano. Se qualcuno nutre dei dubbi si vada a vedere le cariche provinciali e, salvo rari casi, quelle comunali.
Resta il fatto innegabile che le proposte avanzate, non ultima, se trova proseliti fra i suoi colleghi, quella di rendere la Fascia Tricolore di Sindaco al Prefetto, hanno colpito per la serietà e il vigore con le quali sono state illustrate ai presenti. Questo Sindaco, che è anche persona visivamente simpatica e diretta nel parlare, oltre che educato verso la Padrona di Casa, il Sindaco Cormio, che si nega e non offre bella immagine del territorio che dovrebbe rappresentare, è stato anche deputato per l’Italia dei Valori nella Circoscrizione II del Piemonte.
Anche Vannino Chiti è emigrato prontamente in Piemonte, ma il Sindaco Pedrini che ha, giustamente, stigmatizzato le nomine parlamentari da parte delle Segreterie dei Partiti e non attraverso la preferenza diretta, ci dovrebbe rendere edotti della sua nomina in Piemonte. Che ci azzecca, avrebbe detto il fondatore dell’ I.D.V., quel Di Pietro che con il suo giustizialismo ha decapitato la Prima e corrotta Repubblica (sempre a guida Dc, On. Pedrini) per contribuire a ricrearne un’altra ancor più corrotta ed infame?
So di essere polemico ma non così sciocco da non comprendere che l’assemblea della Baccarini di venerdì 13 potrebbe essere un passo importante e propedeutico ad una maggiore e più completa presa di coscienza dei nostri diritti come dei nostri doveri, sui nostri territori.
So anche, se conosco un po’ Bianchini, che queste brevi note raggiungeranno “perfidamente” per posta certificata il Sindaco di Zeri (al pari dell’invito alla Sindaco Cormio all’Assemblea).
So di essere a rischio di risposta. Correrò il rischio.

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[Domenica 15 settembre 2013 | 20:17 - © Quarrata/news]

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