di FELICE DE MATTEIS
GRANDE SUCCESSO di pubblico, di interventi e di proposte, durante l’assemblea
– grazie alla Zeno Colò anche in diretta streaming – promossa dal blog Quarrata/news.
Bianchini invita a commentare liberamente la serata e, se permettete, lo faccio.
Comune denominatore negli interventi: una Regione che non rappresenta il suo
territorio ma, al contrario, del suo territorio è nemica. Perché gli sta
togliendo tutto, dalla Sanità vigliaccamente contrabbandata come potenziata ma
di fatto sottratta ai cittadini, fino ai servizi altrettanto essenziali, quali
viabilità, poste e quant’altro.
CHIEDIAMO SCUSA,
SIGNOR PRESIDENTE!
Quarrata/news si
scusa con il Presidente della Baccarini, Stefano Gaggini, per non averlo
ancora ringraziato di quanto ha fatto per l’incontro-assemblea di venerdì 13 settembre.
Gaggini,
con grande gentilezza, non solo ha concesso la sala del tutto gratuitamente,
ma ha contribuito, con il proprio tempo e lavoro, a posizionare tavoli e
sedie perché tutto fosse pronto per la manifestazione.
Pubblico
ringraziamento da parte di Quarrata/news!
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Senza fare torto a nessuno degli
intervenuti, ma per ovvia brevità di spazio, due commenti mi hanno
particolarmente colpito: quelli di Luisa Soldati, esponente di Rifondazione
Comunista e già Vicesindaco di San Marcello nella passata amministrazione, e
quello di Enrico Pedrini, Sindaco di Zeri, estremo lembo della nostra Regione
dove ciascuno degli abitanti, secondo un detto popolare, “mangia il proprio
pane e veste del suo pelo”. Comincio da Luisa Soldati che, piacevolmente non mi
stupisce per la riconosciuta franchezza del suo parlare, quanto perché nel suo
intervento riconosce che “la maggiore istituzione sono le persone” e rafforza
il concetto dicendo che “la popolazione è la prima istituzione”.
Esatto, proprio questa espressione mi
induce a credere che, finalmente, il concetto tipicamente marxista del “tutto
nello stato e niente al di fuori dello stato”, cavallo di battaglia non solo del comunismo ma più generalmente
del bolscevismo, sia stato riposto in soffitta dalla Storia e
rispolverato dai figliocci degeneri alla Enrico Rossi, per i quali “tutto nella
Regione e niente fuori dalla Regione”; gli uomini, i loro bisogni e le loro
aspirazioni non contano e vengono dopo. Con una differenza sostanziale che è
quella che mentre nello Stato di ispirazione comunista alla base vi era una
Idea (poi dimostratasi perdente), in questo caso, in questa Regione ed in
questo Paese (che dovrebbe essere una Nazione), alla base di certe scelte non
stanno le idee ma solo un progetto mercantile ed economicistico che non porta
rispetto a nessuno se non alle tasche di troppi boiardi che nemmeno hanno il
coraggio di presentarsi al proprio elettorato, pur sfruttando alla grande i
privilegi monetari che la delega conferitagli dal popolo produce loro. Vero, Venturi?
Dunque, Luisa Soldati pone l’uomo al
centro dello Stato che attraverso la coesione ed il senso di comune
appartenenza fra esseri umani di uno stesso territorio, si fa esso stesso Stato.
Luisa Soldati ha scoperto l’attualismo ed il neoidealismo, un tempo definiti di
destra o meglio ancora, fascisti. La Luisa mi conosce e comprenderà perché io
sia rimasto così gradevolmente colpito dalle sue espressioni che, in toto,
condivido.
Fra i molti politici, rappresentanti di
Comitati e convenuti vari, Enrico Egidio Pedrini, con la sua avvolgente
affabulazione e qualche parolaccia (che il Bianchini a me sempre toglie quando
le scrivo, forse perché non sono mai stato un… Senatore) ha monopolizzato l’attenzione
dei presenti con ragionamenti logici e stringenti, raggiungendo le vette del
consenso allorché ha affermato che “questo è uno Stato nemico” e che la nomina
dei 42 saggi altro non è che un colpo di stato elaborato dall’attuale
Presidente della Repubblica.
Il Sindaco di Zeri è un politico di
lungo corso, rivendica orgogliosamente di essere ancora un democristiano, rispolvera
la Rerum Novarum, spruzza un po’ di antifascismo che non guasta mai, ma
si guarda bene dal dire che almeno un pochina (ma pochina, eh!) di colpa, la
Balena Bianca in tutto questo sconquasso ce l’ha o ce la ha avuta.
Niente, neppure un piccolo accenno di
scusa, solo l’esaltazione delle Parrocchie e dei Sacerdoti, un tempo terminali
(!) dell’istruzione, nei loro oratori, per i figli di famiglie meno abbienti e
accanto a condivisibilissime, apprezzate ed applaudite proposte, mette di
riflesso a nudo la pochezza dei nostri Sindaci che si aggrappano all’Imu per
coprire il loro pareggio di bilancio (perché non si aggrappano ai Bim o al
Danti?) mentre lui l’Imu non l’ha neppure messa perché, a suo parere, e non
solo suo, questa gabella puzza di incostituzionalità.
Il Sindaco di Zeri, ci sa fare, anche
se evita di dirci che è stato eletto con la Margherita nel collegio II della
Liguria, al Senato dal 2001 al 2006 e quindi, di fatto, di essere uno di quel
capace Cavallo di Troia, penetrato nel Pci/Pds/Pd per succhiarne il sangue, svuotarlo
ed arrivare all’attuale Pd che i creduloni chiamano Partito Democratico, i
vispi, invece, Partito Democristiano. Se qualcuno nutre dei dubbi si vada a
vedere le cariche provinciali e, salvo rari casi, quelle comunali.
Resta il fatto innegabile che le
proposte avanzate, non ultima, se trova proseliti fra i suoi colleghi, quella
di rendere la Fascia Tricolore di Sindaco al Prefetto, hanno colpito per la
serietà e il vigore con le quali sono state illustrate ai presenti. Questo
Sindaco, che è anche persona visivamente simpatica e diretta nel parlare, oltre
che educato verso la Padrona di Casa, il Sindaco Cormio, che si nega e non
offre bella immagine del territorio che dovrebbe rappresentare, è stato anche
deputato per l’Italia dei Valori nella Circoscrizione II del Piemonte.
Anche Vannino Chiti è emigrato
prontamente in Piemonte, ma il Sindaco Pedrini che ha, giustamente, stigmatizzato
le nomine parlamentari da parte delle Segreterie dei Partiti e non attraverso
la preferenza diretta, ci dovrebbe rendere edotti della sua nomina in Piemonte.
Che ci azzecca, avrebbe detto il fondatore dell’ I.D.V., quel Di Pietro che con
il suo giustizialismo ha decapitato la Prima e corrotta Repubblica (sempre a
guida Dc, On. Pedrini) per contribuire a ricrearne un’altra ancor più corrotta
ed infame?
So di essere polemico ma non così
sciocco da non comprendere che l’assemblea della Baccarini di venerdì 13
potrebbe essere un passo importante e propedeutico ad una maggiore e più
completa presa di coscienza dei nostri diritti come dei nostri doveri, sui
nostri territori.
So anche, se conosco un po’ Bianchini, che
queste brevi note raggiungeranno “perfidamente” per posta certificata il
Sindaco di Zeri (al pari dell’invito alla Sindaco Cormio all’Assemblea).
So di essere a rischio di risposta.
Correrò il rischio.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 15 settembre 2013 | 20:17 - © Quarrata/news]
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