di Alessandro Romiti
MONTALE. Inaugurato stamattina il nuovo centro d’assistenza
della Asl 3 che, con la disponibilità di nuovi ambulatori, provvederà a offrire
ai cittadini un’assistenza integrata continuativa, sull’arco di tempo di 10 ore
giornaliere.
Alla cerimonia d’inaugurazione,
benedetta dal parroco don Firindelli, era presente l’assessore Giada Lunghi, il
dott. Luigi Rossi, direttore della “Società della Salute”, e la comunità dei medici
generici che operano sul territorio, oltre al personale sanitario impiegato al
presidio delle funzioni d’assistenza medica.
La cittadinanza
montalese sarà avvantaggiata, perché l’assistenza verrà appunto gestita in modo
integrato da tre figure centrali: medico, infermiere e assistente sociale.
Questo grazie alla predisposizione di nuovi ambulatori e nuove strumentazioni
diagnostiche, oltre che all’implementazione delle connessioni telematiche
offerte dalla rete aziendale di Asl.
Il sistema, si
chiama “integrato” per la concentrazione nel medesimo plesso di medici generici
(applicati a rotazione per la copertura del servizio) che potranno operare nei
nuovi ambulatori per le prime diagnosi strumentali; questi saranno una risorsa
di grande apprezzamento per coloro che sono afflitti da patologie croniche
quale il diabete, l’ipertensione o – per quanto sembri di minor rilevanza –
anche per le funzioni del delicato servizio d’assistenza alle problematiche,
garantito dai Servizi Sociali. Queste ultime, avranno davvero connessione
diretta con i medici di famiglia e potranno quindi sprigionare un’effettiva
sinergia utile al conseguimento del miglior servizio, erogabile nel minor
tempo.
Abbiamo fatto
alcune domande al dott. Rossi.
– Dopo aver tanto parlato di “Società
della Salute”, potrebbe spiegarci se e come tale istituto è stato utile a
consentire l’attivazione della nuova struttura?
La “Società
della Salute” serve per l’integrazione socio-sanitaria che va dalla
“non-autosufficienza” alla gestione della generalità d’accordi e convenzioni
stipulate con terzi. Un’attività “socio-sanitaria” senza il medico di medicina
generale non è possibile, proprio per la copertura che il medico assicura sul
territorio: sarà la sinergia con l’assistenza sociale che permetterà una più
efficacie comprensione e distinzione di un caso “sanitario” da un altro e più
complesso caso “socio sanitario”. La nuova struttura permetterà – grazie alla
“Sds” il trattamento di casi diversi che, a seconda della loro natura potranno
essere coperti da “assistenza domiciliare integrata” risultando ciò un aspetto
di maggiore adeguatezza dell’intervento.
– Il nuovo centro sanitario è utile anche
all’erogazione dei servizi di prenotazione di esami clinici del Cup. Ma l’evasione
delle richieste d’esami clinici, sono forse ancora afflitte da lunghe liste di
attesa?
Le liste d’attesa
sono “sofferte” non solo dai pazienti, ma anche dall’Asl. Il fatto di poter
disporre dei medici front-desk ci
permetterà di assumere anche delle azioni di controllo per qualificare le
tipologie d’esame “urgenti”, da quelle che potranno essere procrastinate,
consentendo così l’attuazione di una più corretta formazione della lista d’attesa,
utile alla raggiungimento del miglior effetto terapeutico.
– Cosa può dirci del “digital device”
lamentato dai medici generici con l’introduzione delle procedure telematiche d’invio
delle “certificazione Inps” delle malattie dei dipendenti? È stato risolto e
superato?
Mentre abbiamo
tenuto questa cerimonia, lo stesso dott. Giustini ha spedito un certificato
medico di malattia all’Inps. La rete telematica di Asl 3 è fra le più
efficienti dell’intera regione e consentirà sicuramente il miglior sviluppo per
l’ottimizzazione dei servizi forniti con tale tecnologia.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Nelle foto: due momenti dell’inaugurazione.
[Mercoledì 17 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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