domenica 14 ottobre 2012

IL FOTOGRAFO E LA POETESSA


di Luigi Scardigli

Presso ‘Lo Spazio’ una galleria quasi domestica di Alda Merini

PISTOIA. La storia di Alda Merini (vedi) parla già, e parecchio, da sola. E Enzo Eric Toccacieli, storico fotografo dei poeti più illustri, come non avrebbe potuto immortalare anche lei, la beat generation più scomposta e meno fotografabile di chiunque altro, con problemi bipolari, quelli che la hanno perseguitata, ma anche, forse, illuminata, come è successo ad alcuni tra i suoi più illustri predecessori?

Qualche scatto, della incompresa in gioventù, ma goduta e studiata, nella piena maturazione storica – la sua, probabilmente, non avvenne mai, per sua e nostra, di lettori, fortuna – poetessa meneghina, saranno visitabili presso la libreria Lo Spazio, in via dell’Ospizio, a Pistoia, dove oggi, nel pomeriggio, alla presenza dell’immortalatore ufficiale, si è svolta l’inaugurazione della mostra.
Che resterà a disposizione dei visitatori fino al prossimo 10 novembre, che si troveranno di fronte ad una minimalissima sequenza di attimi, più che di storia, una galleria tutto sommato goffa che non fa che sollevare, ulteriormente, la potenza metrica della poetessa, una preveggente del dolore e della morte, una pazza indispensabile a questa genìa di saggi.
«È una galleria quasi domestica rispetto al mare di altri scatti che ho di lei – racconta Enzo Eric Tocaccieli, presente all’inaugurazione –, ma è quello che mi è stato chiesto ed è quello che ho dato. Ricordo, perfettamente, i momenti nei quali ebbi la fortuna di avvicinarmi a questa sregolata genialità: per un po’, riuscì ad impressionarmi. Poi siamo diventati amici, nel rispetto delle sue irregolarità, che ho amato profondamente».

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 14 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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