mercoledì 31 ottobre 2012

RIORDINO PROVINCE. PREOCCUPAZIONI E SODDISFAZIONE NEI COMMENTI DEI PARTITI


PISTOIA. Ecco i primi commenti a caldo sul riassorbimento di Pistoia e Prato nell’Area Metropolitana fiorentina.

DOPO MILLE ANNI PRATO RISCHIA DI PERDERE IL COMUNE

PRATO. Le manovre del Governatore Enrico Rossi e di altri stanno cercando di dare un colpo mortale alla nostra autonomia comunale.
Con la città metropolitana si tolgono anche molte funzioni tipiche del Comune e si perde di sicuro la programmazione urbanistica, sviluppo economico, mobilità, viabilità e altro. Ora è il momento di capire chi difende la nostra città e chi è pronto a svenderla per un piatto di lenticchie.
Giovanni Bambagioni
Segretario Provinciale Udc

NUOVE PROVINCE, VENTURI E BINI (PD): «DECISIONE DA VALUTARE MEGLIO, MA INTANTO SPIRITO GIUSTO SU AREE VASTE»

FIRENZE. «Una decisione che valuteremo meglio nei prossimi giorni; tuttavia possiamo dire fin da adesso che la direzione intrapresa dal governo, quella cioè di riconoscere e agevolare i sistemi istituzionali di area vasta, incontrano lo spirito e la filosofia di fondo con cui si era mosso nel suo complesso il territorio pistoiese e le sue istituzioni; un risultato che consente di non disperdere ma di valorizzare un lavoro comune svolto negli anni. Anche come Partito Democratico, avevamo auspicato una soluzione che facesse perno su questo tipo di strategia istituzionale, l’idea cioè di condividere e accettare sì nuovi parametri, ma senza “impiccarsi” ad essi, valorizzando l’affinità e la contiguità di posizioni non solo geografiche. Nel caso dell’area Pistoia-Prato-Firenze, queste esigenze appaiono accolte anche dal governo nazionale con le sue decisioni odierne e ciò riteniamo positivo. Si tratta di un punto di approdo importante da quale ripartire per sviluppare un sistema istituzionale locale più moderno e rispondente alle necessità dei nostri territori».
Così i consiglieri regionali del Pd, Gianfranco Venturi e Caterina Bini, commentano l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto sulle nuove Province.
Ciro Becchimanzi
ufficio stampa e comunicazione gruppo PD
Consiglio Regionale dellaToscana

POPOLO DELLA LIBERTÀ. «PISTOIA DIVENTERÀ CENERENTOLA DELLA CITTÀ METROPOLITANA TRADITE LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DEL TERRITORIO»

Appello ai parlamentari affinché modifichino il decreto – Dichiarazioni del coordinatore provinciale del Pdl di Pistoia Alberto Lapenna

PISTOIA. «La decisione del Governo che vede Pistoia inserita nella città metropolitana assieme a Firenze e Prato tradisce le esigenze e le aspettative e rischia di far diventare il nostro territorio la Cenerentola della città metropolitana, con Firenze a far la parte del leone. Le due ipotesi che avrebbero in diversa misura risposto alle esigenze del territorio – fusione con Prato e una parte della provincia di Firenze, o in seconda battuta fusione con Lucca – non sono state prese in considerazione, relegando così Pistoia in una immeritata posizione periferica. Rivolgo un appello ai nostri parlamentari affinché in sede di conversione del decreto lo modifichino e facciano sentire la loro voce in difesa di Pistoia».

UDC SEGRETERIA PROVINCIALE

PISTOIA. La notizia dell’annessione di Prato e Pistoia nell’area metropolitana di Firenze non ci lascia soddisfatti.
Un conto era ipotizzare diverse possibilità per i territori delle nuove province, altro è pensare che Pistoia e il suo territorio vengano ricompresi nell’area metropolitana che equivale a dire che tutto il potere decisionale è assegnato al comune di Firenze, mentre gli altri comuni sono semplici satelliti che non hanno nessuna autonomia amministrativa.
Il Governo, quando ha voluto, ha applicato deroghe, come nel caso di Arezzo. Non riusciamo a comprendere perché Pistoia (e Prato) non possano godere dello stesso trattamento riservato ad Arezzo che non ha certo una dignità maggiore della nostra.
L’Udc di Pistoia agirà in tutte le sedi, attraverso i propri parlamentari, per modificare in Aula quanto proposto dal Governo.
Federico Gorbi
Segretario Provinciale Udc
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[Mercoledì 31 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. In tutta onestà non mi è chiaro (anche perchè non ho letto il dl) se certe reazioni locali sono determinate da visioni strategiche o da maldipancia campanilistico-poltronistici.

    Mi piacerebbe capire se e cosa, questo disegno governativo di riscrittura istituzionale, porta di nuovo - in concreto - per i cittadini. Magari fra un po' di tempo lo capiremo e potremo quindi valutare meglio luci e ombre.

    Per il momento lasciatemelo dire: l'intervista del sindaco Cenni al cesso, non mi è sembrato un capolavoro di alta politica ...

    Se lui è così arrabbiato da rinunciare pure alla dignità istituzionale, cosa dovrebbero dire quelli che non hanno lavoro, o che lo stanno perdendo; cosa dovrebbero dire le persone malate costrette a pagare ticket e rimborsi sempre più cari; cosa dovrebbero dire i pendolari che da lunedì avranno meno treni ma abbonamenti più cari del 20%.

    Già, che dovrebbero dire?

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