di Edoardo Bianchini
A breve un comunicato ufficiale dei
Consiglieri Regionali di Pistoia e Lucca – «La lettera dell’Assessore?
Irricevibile!» – Bettarini: «Ci siamo ritrovati in un ‘gioco dell’oca’ con una
nuova casella: quella dei bischeri» – E i Comuni della Valdinievole si
coalizzano contro il piano-tagli
FIRENZE-PISTOIA. A breve la consigliera regionale Caterina Bini dovrebbe
diffondere un irritato (per non dire peggio) comunicato stampa contro Ceccobao
e il suo intollerabile modo di agire: la questione della soppressione delle
stazioni di Serravalle Pistoiese e di Buggiano sta agitando anime e acque da
qualche giorno, perché sembra fatta apposta per prendere in giro Sindaci e cittadini;
ma poco fa abbiamo raggiunto la Bini per telefono per farci spiegare cosa, di
fatto, è successo nell’impegnativa giornata di ieri in Regione, dato anche che
ieri notte, da Daniele Bettarini, abbiamo saputo che quella specie di accordo,
che era nato in un’ora e mezzo di serrato confronto con Ceccobao, era finito –
testuali parole del Sindaco di Buggiano – in un “gioco dell’oca, ma con una
casella nuova… quella dei bischeri”.
«Le cose sono molto semplici e chiare –
dice Caterina Bini –. Vista la confusione generata dall’Assessore, che ci ha
chiamato a discutere dei tagli, ma senza dirci che i provvedimenti erano già
stati votati una decina di giorni prima in Giunta, dopo aver dato l’allarme,
venerdì mattina, io e Venturi, insieme ai consiglieri di Lucca, Ardelio Pellegrinotti e Marco Remaschi, abbiamo presentato una mozione (peraltro ufficializzata con la
ricevuta al protocollo) con cui chiedevamo alla Giunta di revocare il tutto e
di fare marcia indietro».
È ovvio che questa mossa ha spiazzato
la Presidenza della Regione. E il primo passo è stato quello di chiedere, ai ‘contestatori’
del quartetto, di ritirare la mozione con in cambio una sorta di vaga promessa
di aprire un tavolo di discussione e, contemporaneamente, di congelare le
decisioni di taglio. Ma la richiesta veniva senza alcuna garanzia.
«È stato a questo punto – chiarisce
Bini – che noi abbiamo risposto alla Presidenza che avremmo concesso tempo fino
a martedì (ieri appunto) con l’impegno, da parte nostra, di non diffondere la
mozione medesima e di non farla passare alla stampa. Lo abbiamo fatto –
sottolinea – perché non stavamo assolutamente lavorando per una ricerca di
nostra visibilità, ma solo nell’interesse, ultimo ed unico, della gente che,
con il treno, ci vive e ci lavora, e ha pieno diritto di non vedersi così tanto
penalizzata, specie in una situazione drammatica come quella che stiamo vivendo».
Più che corretti, dunque, i
consiglieri, che chiedevano la sospensione della delibera dei tagli assunta il
1° ottobre; l’apertura di un tavolo di discussione; l’impegno di Ceccobao a
salvaguardare al massimo le stazioni nell’interesse unico dell’utenza.
Qui si innesta la cronaca di ieri. Federica
Fratoni, Daniele Bettarini, Patrizio Mungai e la sua vice Simona Querci,
arrivano in Regione e discutono per oltre un’ora e mezzo con l’Assessore.
Escono, verso le una e trenta, con l’impegno di Ceccobao di formalizzare per
scritto, con una dichiarazione, una seria volontà di rivedere, ridiscutere e
trovare accordi con le amministrazioni interessate dai tagli, direttamente o
indirettamente (Lamporecchio, per citarne una senza ferrovia).
Ma il tempo passa e Ceccobao non si fa
vivo. La febbre cresce.
«Nel tardo pomeriggio – prosegue Bini –, in maniera informale, sono riuscita a
vedere il documento promesso e stilato da Ceccobao. Irricevibile, mi creda.
Incredibili il tono, lo stile i contenuti. Scriva pure che sono più che
arrabbiata, furibonda. Leggo (e mi cadono le braccia) che Ceccobao aveva
scritto che i pistoiesi, durante l’incontro, si erano più o meno dichiarati
tutti favorevoli ai tagli. Le sembra possibile? Leggo – aggiunge –, e la pressione mi
cresce, che il tavolo promesso sarebbe stato aperto (noti bene) “anche
per valutare la possibile salvaguardia delle stazioni”. Cerchi di cogliere
quella parola anche che dice tutto. Un incontro inutile, quindi, quello
di ieri mattina. E una situazione grottesca, ma, in buona sostanza, offensiva
nei nostri confronti e, ancor più, nei confronti dei cittadini-utenti».
La prima immediata reazione del
Consigliere Bini è stato – a quanto ci ha detto – dichiarare su due piedi che
loro (Bini, Venturi, Pellegrinotti e Remaschi) sarebbero andati a diritto, e
con la massima forza e decisione, con la mozione presentata. Fra l’altro
Bettarini, da Buggiano, ci ha confermato che tutti gli 11 Sindaci della Valdinievole
sono compatti e duri su tutta la linea e soprattutto determinati a puntare i
piedi in ogni modo contro il piano-Ceccobao. E obiettivamente siamo convinti
che facciano il loro dovere.
Caterina Bini, intanto, ci assicura che
a breve uscirà il comunicato ufficiale dei ‘dissidenti’. E non sarà morbido.
Non è possibile andare avanti con il
metodo-Ceccobao: prima decido in Giunta e poi lascio credere che le decisioni
non siano state ancora prese e ‘inganno’ tutti in nome… Di che? Della
democrazia?
Ce lo spieghi bene, per favore.
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[Martedì 16 ottobre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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