domenica 21 luglio 2013

IVANO, MASETTO MUTOLO E L’AFFARE UNISER


di FELICE DE MATTEIS

Chissà che all’improvviso non si debba gridare al miracolo come le monache …

PISTOIA. Alcuni amici, lettori del blog, mi domandano il motivo del prolungato silenzio sulle iniziative della “meritoria” Fondazione Caripit non presieduta ma “di” Papa/Papà/Io/Noi/Lui etc., il Chiar.mo Prof. Ivano Paci.
Rispondo con una modesta considerazione: e cioè che Papa/Papà, che io conosco e so “donde viene” e che mi conosce e sa “donde vengo”, forse sta mettendo in atto la tecnica del silenzio non potendo con me atteggiarsi come con la sua corte di livreati e famigli che lo sopportano, a lui si inchinano e di questa new entry borghese parlano e sparlano – però alle spalle. Come si faceva un tempo in parrocchia.

Addirittura, pensate, si potrebbe arrivare a chiedere udienza (ma sarà vero?) a questo Signore vantando vicinanza di “panca” in chiesa. Tradotto significa: vorrei parlare con il Sig. Presidente Paci; gli dica che sono la signora (in questo caso) tal dei tali e che Lui dovrebbe conoscermi perché a Messa io sono una panca dietro di Lui.
Terminato questo piccolo siparietto “gossiparo”, posso solo dire che non possedendo grossi precedenti scolastici, soprattutto in matematica, mi sto ancora scervellando a comprendere il meccanismo attraverso il quale è stato determinato – da parte della Fondazione/Immobiliare Caripit, e del Comune – l’acquisto di un bene, l’attuale “capannone” sede del polo universitario Uniser, un tempo di proprietà comunale, cioè nostra, delle nostre tasche, a un prezzo che mi lascia perplesso – anzi mi fa gelare il sangue.
Poiché l’argomento è estremamente delicato, sia per i soldi che sono girati – milioni di euro – sia, soprattutto, per il metodo di calcolo, chiedo la cortesia a chi ci segue, di avere ancora un po’ di pazienza.
E chiedo ai miei amici, che a scuola erano bravi soprattutto in calcolo matematico, di darmi una mano!
Il Comune e la Fondazione ce l’hanno un ufficio stampa? Potrebbero addirittura loro darci lumi e chiarire subito il tutto, se il simpatico Ivano non facesse il Masetto mutolo da Lamporecchio con le monache (magari, se ha problemi, chieda lumi a qualche cattedratico suo amico, che però ha fatto lettere e non l’avviamento commerciale…).
Se come ritengo, ma è solo un’ipotesi, al momento, il bene pubblico è stato venduto per quattro lenticchie alla Fondazione/Immobiliare, presenterò fogli e calcoli perché, senza niente voler anticipare, o la Fondazione/Immobiliare ha fatto un “affarone” sulle spalle dei contribuenti pistoiesi e quindi una pura e semplice speculazione, oppure il Comune ha fatto un “affarone” a danno della Fondazione/Immobiliare Caripit che sempre soldi pubblici muove e distribuisce.
Esiste anche una terza ipotesi: che tutto sia limpido e regolare, insomma che l’ex Sindaco Berti e Papa/Papà abbiano fatto un’operazione di reciproco interesse nel superiore interesse della cittadinanza.
Certo, si aprirebbe davvero un bel… panorama!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Domenica 21 luglio 2013 | 10:02 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Da, un tempo, giovane lettore del settimanale satirico IL TRAVASO mi ritorna alla mente l'assillante domanda che la " Vedova scaltra" rivolgeva all'Onnipotente ; "Signore fai che le tasse calino e poi chiamami pure in Cielo accanto a quell'anima benedetta!".

    Parafrasandola oggi suonerebbe così " "Signore fai che Ivano Paci risponda su questa ed altre intricate faccende della Fondazione Cassa di Risparmio e poi chiamami pure in Cielo accanto a quell'anima benedetta!".

    Nota- IL TRAVASO non è più in edicola e non so se la Vedova sia ancora in vita, ma, secondo quanto accade o accadrà, penso di sì..

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