mercoledì 24 luglio 2013

REGIONE TOSCANA. VARIANTE AL PIT, LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIANFRANCO VENTURI


Parco agricolo della Piana e qualificazione dell’aeroporto di Firenze


FIRENZE. Sperando di far cosa gradita, inoltro la relazione del presidente della Commissione ambiente e territorio, Gianfranco Venturi (Pd), svolta questa mattina in aula per introdurre la discussione sull’approvazione della Variante al Pit.
Cordiali Saluti 
Ciro Becchimanzi
Uff. Stampa Gruppo PD

 Proposte di deliberazione n. 105 e n. 334 – testo unificato

Adozione dell’integrazione al piano di indirizzo territoriale (PIT) per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze secondo le procedure previste dall’articolo 17 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio)

RELAZIONE PER L’AULA DEL PRESIDENTE
DELLA SESTA COMMISSIONE
GIANFRANCO VENTURI

Con il presente provvedimento si conclude un lungo iter iniziato il 26 luglio del 2010, data della deliberazione n. 705 con cui la Giunta regionale ha avviato il procedimento per “l’integrazione del Piano di Indirizzo Territoriale al fine di definire gli indirizzi e le prescrizioni regionali in riferimento all’attuazione del Parco della Piana fiorentina, quale elemento ordinatore, e alla qualificazione dell’aeroporto di Firenze-Peretola”.
La prima relazione del responsabile del procedimento, del 14 febbraio 2011, dà conto del percorso effettuato fino alla presentazione in Consiglio regionale della prima proposta di deliberazione, la n. 105, concernente l’integrazione al PIT, così come la prima relazione del garante della comunicazione .
La prima proposta, la Pdd n. 105, è stata assegnata alle commissioni competenti, Sesta e Settima, nel febbraio 2011.
Le commissioni si sono riunite 11 volte effettuando numerose audizioni con tutti i soggetti interessati.
È appunto anche a seguito dell’istruttoria effettuata dalle commissioni, oltre che dell’approfondimento con ENAC sulle caratteristiche funzionali della qualificazione aeroportuale, che la Giunta regionale ha provveduto ad integrare la prima proposta con la pdd 334, assegnata alle commissioni competenti nel marzo 2013.
La nuova Pdd 334:

·         individua ulteriori impegni della Regione ad integrazione del progetto Parco Agricolo della Piana;
·         ridefinisce le salvaguardie relative al Parco agricolo della Piana a seguito degli approfondimenti effettuati con gli Enti Locali interessati;
·         include nelle valutazioni le nuove ipotesi di orientamento della pista per la qualificazione aeroportuale contenute nel documento presentato da ENAC che viene acquisito nel quadro conoscitivo della presente integrazione del PIT, con le conseguenti prescrizioni.
Le modifiche e integrazioni della pdd 334 rispetto alla pdd 105 riguardano in sintesi:
- una più articolata declinazione della disciplina di salvaguardia riferita al Parco agricolo della Piana e l’individuazione di aree “complementari”;
-           l’integrazione al Documento di Master Plan del Sistema aeroportuale toscano” e alla relativa Disciplina con l’individuazione degli obiettivi di sviluppo correlato degli aeroporti di Pisa e Firenze;
-           Le integrazioni alla Disciplina di Master Plan medesimo con riferimento a:
·         le possibili soluzioni di pista (prolungamento pista attuale o pista parallela-convergente) e le relative prescrizioni per il progetto di qualificazione aeroportuale, comprensive delle prescrizioni per il progetto e gli interventi a cura e spese del proponente, ivi compresa la redazione della VIS;
·         la definizione della composizione e delle funzioni del Comitato di garanzia;
·         la previsione del Dibattito pubblico sui progetti di qualificazione aeroportuale;
Ulteriori integrazioni riguardano:
-          gli adeguamenti delle cartografie di piano, consistenti in alcune revisioni minori dei confini e l’introduzione delle aree “complementari” e “funzionali” al Parco;
-          le integrazioni ai documenti di valutazione;
-          le integrazioni al Quadro Conoscitivo con il Documento presentato da ENAC e con la nota su “Le ricadute economiche del consolidamento dell’offerta aeroportuale della Toscana” di IRPET;
-          l’ integrazione al Rapporto del garante della comunicazione per il Pit recante i risultati delle ulteriori attività di informazione e partecipazione espletate.
In particolare Il Documento di piano del PIT è integrato con l’individuazione di un insieme di azioni per l’attuazione del Parco agricolo della piana e per migliorare la sostenibilità del sistema territoriale afferente al Parco, oggetto di sette specifici allegati programmatici che riguardano
1.        La “Promozione delle attività agricole e di forestazione legate alle esigenze di mitigazione ambientale, riqualificazione e valorizzazione del Parco della Piana”;
2.      Gli “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana con particolare riferimento a interventi di piantumazione per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la fruibilità dei percorsi che collegano le aree urbane al parco”;
3.      Gli “Investimenti per le aree umide e per la rete ecologica nel Parco agricolo della Piana”;
4.      Gli “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana per una migliore fruizione del parco archeologico di Gonfienti”;
5.      Le “Azioni di risanamento e miglioramento della qualità dell’aria, volte a ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera”;
6.      Le “Azioni per la promozione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica”;   
7.      Gli “Interventi di miglioramento della mobilità collettiva nell’area anche al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico”:
In questa fase anche le salvaguardie del progetto Parco agricolo della Piana, i relativi articoli della Disciplina generale del PIT sono stati ridefiniti a seguito degli approfondimenti sia nelle commissioni che con gli enti locali coinvolti.
  • Relativamente alla qualificazione aeroportuale la Valutazione Ambientale Strategica prende in esame sia l’evoluzione dello scenario in assenza della integrazione proposta sia la sua evoluzioni alla luce delle previsioni del Parco agricolo della Piana e della qualificazione dell’aeroporto.
Al riguardo sono state esaminate tre areali di fattibilità:
•                  Quello relativo al prolungamento della pista attuale;
•                  Quello relativo all’ipotesi di pista parallela convergente che prende come riferimento l’ipotesi di pista 12/30 di ENAC;
•                  E quello relativo all’ipotesi di pista obliqua che prende come riferimento l’ipotesi di pista 9/27 di ENAC che a seguito della stessa valutazione è risultato eccessivamente impattante.
Nel Documento di piano del Masterplan è stata inserita l’indicazione delle fasi procedurali necessarie all’approvazione del nuovo Piano di Sviluppo aeroportuale dell’aeroporto fiorentino e prevede quali elementi prescrittivi:
•                  l’utilizzo della pista di atterraggio in modo da garantire la massima tutela degli insediamenti dall’inquinamento acustico ed atmosferico con un utilizzo esclusivamente monodirezionale, senza sorvolo di Firenze, fatte salve situazioni di emergenza;
•                  l’esclusione della pista di rullaggio in funzione sia della monodirezionalità della pista, sia del controllo delle emissioni inquinanti.

La disciplina di Master Plan contiene inoltre gli impegni da realizzare a carico e spese del proponente ed in particolare per:
– la rinaturalizzazione delle aree aeroportuali non più necessarie da destinare a Parco agricolo della Piana, anche con interventi di piantumazione;
– la salvaguardia della biodiversità e delle specie animali e vegetali;
– la compensazione a seguito di interferenze con siti di importanza naturalistica regionale;
– l’adeguamento del reticolo idraulico;
– l’adeguamento e ricucitura della viabilità interferita;
– la mitigazione e compensazione per l’inquinamento atmosferico e acustico;
– il recupero delle parti dei Boschi della Piana interessate dal progetto per la pista parallela convergente, procedendo alla loro rilocalizzazione in area idonea;
– il recupero dei volumi di esondazione sottratti ai territori interessati dalla qualificazione aeroportuale;
– la redazione della Valutazione di Impatto Sanitario del progetto della qualificazione aeroportuale.
Sull’insieme di questi materiali, Le commissioni Sesta e Settima hanno effettuato, anche alla luce della nuova pdd 344, numerose audizioni e consultazioni (6 sedute con varie audizioni più 2 giornate di consultazioni).
Vorrei in questa sede ringraziare i Commissari per un lavoro positivo che assieme abbiamo svolto e con loro vorrei ringraziare tutti gli Uffici che hanno collaborato con i nostri lavori dando prova di disponibilità e competenza.
Su richiesta delle commissioni, gli uffici della Giunta hanno provveduto ad unificare in un unico testo le due proposte.
Sono stati richiesti approfondimenti ad ARPAT sulle valutazioni riguardo al rumore aeroportuale, documentazione che è stata inserita come appendice nel rapporto ambientale insieme a rappresentazioni delle curve isofone su una base cartografica più aggiornata (2010).
Oltre alla correzione di errori materiali e altre modifiche di precisazione, in commissione sono stati approvati due emendamenti, entrambi relativi agli allegati programmatici per l’attuazione del Parco agricolo della piana.
In particolare, un emendamento è riferito all’allegato programmatico “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana per una migliore fruizione del parco archeologico di Gonfienti”. Con il quale , in relazione all’obiettivo di sistemazione e valorizzazione dell’area archeologica, si prevede che le aree di proprietà dell’Interporto non interessate da edificazione mantengano la destinazione d’uso a verde fino a quando non sarà definito il progetto di valorizzazione dell’area archeologica.
L’altro emendamento è relativo all’allegato programmatico concernente il miglioramento della mobilità collettiva nell’area interessata dall’integrazione al PIT, con il quale si prevede che, entro il 2013, la Regione e i Comuni interessati debbano valutare le modalità per la redazione dello studio di fattibilità del collegamento verso Campi e da qui fino a Prato, previi gli opportuni raccordi con le amministrazioni comunali interessate.
Se tutto questo è stato positivo, non vogliamo tacere che la presente proposta di integrazione del PIT ha incontrato soprattutto negli Enti Locali della Piana, nelle Amministrazioni Provinciali interessate ed in alcuni Comitati, consistenti opposizioni che non potevano non trovare riscontro anche nelle posizioni che alcuni commissari hanno poi assunto in sede di conclusione dei nostri lavori.
Si tratta di posizioni motivate da ragioni molteplici che vanno da una non condivisione della scelta stessa volta al potenziamento dell’aeroporto di Peretola, alla preoccupazione che tale scelta possa compromettere il futuro del Parco Agricolo della Piana ed infine alla richiesta di poter avere maggiori dati in ordine ai costi complessivi dell’opera ed all’impatto che l’accresciuto traffico aereo verrebbe ad avere sulle popolazioni della piana.
Si tratta di preoccupazioni presenti anche nel parere che ci è pervenuto da parte del Consiglio delle Autonomie Locali della Toscana che, pur dando parere positivo ha specificato una serie di condizioni al riguardo.
Abbiamo interloquito con tutte queste diverse opinioni, partendo dalla convinzione che il potenziamento dell’aeroporto, così come la valorizzazione del Parco fossero obiettivi irrinunciabili da tenere uniti e verso i quali tendere, con la dovuta attenzione alla salute ed alla qualità della vita delle popolazioni che in vario modo sono coinvolte in questa vicenda.
In molti casi le risposte si sono trovate studiando più attentamente i voluminosi documenti messi a disposizione, anche chiedendo ulteriori integrazioni.
In altri casi si trattava di questioni che pur legittime andavano oltre gli ambiti propri dello strumento in discussione, mentre in altri casi ancora si trattava di questioni che non potevano trovare soluzione in questa fase ma che solo con la concreta adozione dell’integrazione proposta sarebbe stato possibile creare le condizioni per un maggiore approfondimento prima della definitiva approvazione dell’atto.
È per rispondere a questa duplice esigenza che abbiamo proposto in commissione la risoluzione n. 205, rispetto alla quale sono nel frattempo maturate anche alcune precisazioni raccolte nella proposta di emendamento alla stessa firmata dai commissari di maggioranza della sesta e settima commissione e che è aperta comunque anche ad ulteriori sottoscrizioni che dovessero aggiungersi in Aula.
Con questa risoluzione si Impegna la Giunta regionale “a richiedere al soggetto proponente l’opera di presentare con ogni possibile urgenza, nella fase immediatamente successiva al voto sull’adozione, un preliminare di Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA), che consenta di accertare, prima dell’approvazione definitiva, sia i costi complessivi di massima necessari per la realizzazione dell’opera, comprensivi dei costi per l’adeguamento del sistema territoriale interessato, che dell’adeguamento delle diverse funzioni aeroportuali ai livelli di traffico previsti a seguito dell’apertura della nuova pista. Tale preliminare di Piano di Sviluppo Aeroportuale dovrà essere dotato di un piano economico/finanziario che ne dimostri la sostenibilità da parte del soggetto proponente. Il soggetto proponente dovrà inoltre fornire approfondimenti che esaminino in modo più compiuto le ricadute dell’impatto acustico ed ambientale sulla base del traffico previsto, delle rotte decollo/atterraggio prevalenti e del tipo di aeromobili che utilizzeranno la nuova pista.
Mi pare che questo documento, non a caso condiviso anche da quanti in commissione non si sono riconosciuti nel voto positivo finale sul provvedimento, possa costituire un valido motivo anche per quanti non ritengono oggi maturo un loro voto positivo sul provvedimento, affinché consentendo l’adozione di questa variante, già da troppo tempo oggetto di discussione, sia reso con ciò possibile un approfondimento delle questioni sollevate per poter esprimere a ragion veduta e con maggiori elementi un voto pienamente convinto in sede di approvazione finale.
Come è noto, il voto nelle commissioni congiunte, sesta e settima, ha visto 6 voti a favore, 2 contrari e 6 astensioni. Per i regolamenti che presiedono ai nostri lavori, anche se i rapporti numerici nelle commissioni non rispettano fedelmente quelli presenti in aula, l’esito del voto comporta il parere contrario delle commissioni medesime.
Spetta ora all’Aula esprimersi in merito agli atti proposti ed alle argomentazioni sollevate decidendo sulla adozione del testo unificato alla vostra attenzione.

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[Mercoledì 24 luglio 2013 | 16:08 - © Quarrata/news]

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