giovedì 18 luglio 2013

EXODUS


di LUIGI SCARDIGLI

Sabato alle 20 scatta l’ora X – Tutti i pazienti del Ceppo verranno trasferiti – Un convoglio che terrà impegnate circa 1.500 persone dell’area sanitaria e oltre 50 mezzi con un nugolo di poliziotti e vigili urbani

PISTOIA. «Raccomandiamo alla popolazione la massima collaborazione: sabato sera, a partire dalle 20, inizierà il trasferimento di tutti i pazienti (170 circa – n.d.r.) ospitati nel vecchio ospedale del Ceppo per il nuovo Sant’Jacopo. La città sarà quasi del tutto presidiata. Oltre a non ingolfare il percorso per il trasferimento – da viale Matteotti e dalla vecchia sala mortuaria verso lo Stadio, per arrivare alla Superstrada risalendo da via Clemente IX – la cittadinanza, nella notte tra sabato e domenica, è soprattutto invitata a ricorrere alle cure del pronto soccorso solo in casi veramente critici. Proprio per questo, nella notte tra sabato e domenica, gli ospedali di Pescia e San Marcello godranno della presenza massiccia di personale medico e infermieristico». Firmato, Asl 3.
È la sintesi del bollettino sanitario che stamani, nella sala delle conferenze, hanno in buona sostanza diramato i relatori presenti.
«In queste ultime settimane – ha detto il Direttore Sanitario Lucia Turco – abbiamo cercato di ridurre al minimo il numero dei degenti del Ceppo in modo da rendere il meno complicato e lungo possibile il trasferimento nel nuovo ospedale: dei 360 posti letto infatti, entro sabato alle 20, quando inizieranno i lavori di trasloco, i pazienti non dovrebbero superare le 170 unità, un numero, questo, che crediamo possa essere accomodato nel Sant’Jacopo entro le 12 di domenica».
«Abbiamo concentrato le operazioni nell’arco di una notte – ha aggiunto Piero Paolini, Direttore del Dipartimento di urgenza ed emergenza – perché l’esperienza ci insegna che meno ci si espone temporalmente ai rischi e più è probabile che questi non si verifichino: sarà un lavorone, ma confidiamo nella professionalità di tutti gli addetti sanitari e di polizia impegnati e nell’impagabile abnegazione di tutti i volontari, 523 anime, senza le quali, questo trasferimento, non si sarebbe mai potuto effettuare».
«Per ridurre al minimo la possibilità di errore – dice Roberto Abati, Direttore Generale – doteremo ogni paziente di un braccialetto colorato: giallo, rosso, verde e azzurro, corrispondente all’area sanitaria di appartenenza e dello stesso identico colore saranno fustellati i corridoi dei reparti del Sant’Jacopo».
Nel Ceppo, comunque, fino a lunedì prossimo, 22 luglio, resteranno in funzione alcune unità, soprattutto quella del Pronto Soccorso: qualcuno potrebbe non essere a conoscenza del trasferimento al Campo di Volo e presentarsi, per un’urgenza, ancora al vecchio punto.
«Parlo, orgogliosamente, a nome dei 523 volontari che assicureranno questa operazione – racconta Alessandro Vannucchi, della Misericordia –. Ci siamo preparati al meglio giorno e notte, anche in condizioni climatiche proibitive. Mi preme, nella circostanza, ringraziare anche le aziende Conad, Caffè New York e Acqua Silva, che ci forniranno, gratuitamente, i kit necessari per la ristorazione della notte di sabato».
Ad assistere alle operazioni, sabato notte, ci saranno anche, facile supporlo, supervisors degli ospedali fratelli di questa operazione: Prato, Lucca e Massa, gli altri tre ospedali che tra settembre prossimo e il novembre del 2014 apriranno i battenti ai pazienti del rispettivo territorio.
Rimandiamo commenti e critiche ad altra data: sabato notte la vita di 170 persone, tra le quali 7 in terapia intensiva, è strettamente legata alla felice riuscita del trasferimento.
Da domenica pomeriggio, comunque, ci ritroverete sul fronte.

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[Giovedì 18 luglio 2013 | 19:13 - © Quarrata/news]

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